lunedì 3 ottobre 2016

Ritmi cardiaci defibrillabili

I RITMI DEFIBRILLABILI sono caratterizzati da alterazioni del ritmo che si traducono nella assenza della attività di pompa del cuore, per i quali l’unico trattamento efficace è la defibrillazione elettrica. I ritmi defibrillabili sono la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare. Il successo delle manovre mediche applicate a un paziente in arresto cardiaco è correlato in maniera significativa al tipo di ritmo inizialmente rilevato dal defibrillatore (il cosiddetto ritmo di presentazione). RITMI DEFIBRILLABILI FIBRILLAZIONE VENTRICOLARE All’ECG il ritmo cardiaco si presenta rapido e caotico, con frequenza non determinabile per l’assenza di onde P. Controllo della temperatura nell’arresto cardiaco da ritmi non- defibrillabili A cura dell’Area Emergenza-Urgenza Nicola Gasparetto L’ipotermia terapeutica post arresto cardiaco (AC) è motivo di accesa discussione in ambito intensivo negli ultimi anni.


Riconoscimento del ritmo cardiaco. La fibrillazione ventricolare (FV) è il ritmo cardiaco più frequentemente rinvenuto dalle squadre di soccorso, in caso di intervento tempestivo su soggetti colpiti da AC. Il trattamento più efficace e con minori effetti collaterali della TV e della FV ( ritmi defibrillabili ) è lo “shock elettrico”. Il ritmo cardiaco defibrillabile è la fibrillazione ventricolare e la tachicardia ventricolare.


Le aritmie senza polso possono essere classificati in ritmi defibrillabili (fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare senza polso) e ritmi non defibrillabili (l’asistolia e la PEA o dissociazione elettromeccanica). Nella PEA è presente un’attività elettrica non associata a contrazione meccanica. La mancanza di ossigeno al cervello, dovuta all’arresto della funzione del cuore, provoca lesioni inizialmente reversibili che divengono irreversibili dopo -minuti ! CPR per minuti, qualunque sia il ritmo di uscita dalla defibrillazione.


Se dovesse verificarsi tutto ciò, bisogna ripetere il trattamento, adeguandolo alle caratteristiche dei nuovi disturbi insorti. Gli unici ritmi convertibili dal defibrillatore sono FV (fibrillazione ventricolare) e TV (tachicardia ventricolare). Ritmo cardiaco anormale.


Il nodo seno atriale ha il compito di scandire la giusta frequenza di contrazione del cuore (frequenza cardiaca), in maniera tale da garantire un ritmo cardiaco normale. Ci sono altri ritmi cardiaci associati all’arresto cardiaco improvviso che non sono defibrillabili. Nei ritmi non defibrillabili la somministrazione di Adrenalina deve essere effettuata precocemente appena è disponibile un accesso vascolare.


Gli autori analizzano in modo retrospettivo 205ACR preospedalieri, li dividono in base al ritmo d’esordio in defibrillabili e non defibrillabili , e pongono come end-point primario la sopravvivenza ad mese, e come end-point secondari la percentuale di ROSC e l’outcome neurologico ad mese. Questo ritmo è causato da una attività elettrica molto rapida del cuore. Si stima che siano oltre 15.


Come è noto, inoltre, i DAE hanno la probabilità (peraltro davvero remota) di incorrere in un falso positivo o un falso negativo, in altri termini potrebbero verificarsi dei casi di mancato consenso alla defibrillazione di ritmi invece defibrillabili o ancora il consenso alla defibrillazione di ritmi assolutamente non defibrillabili. Quella che potete osservare nel. Il malfunzionamento può essere causato da un ritmo cardiaco anormale o irregolare, disturbo noto come aritmia.


Sarà spiegato come, quando e perché eseguire un ecg, e si indicherà l’approccio all’interpretazione di un tracciato attraverso la valutazione di alcuni parametri, come il ritmo , la frequenza, il QRS e la fase di ripolarizzazione ventricolare. Se invece il cuore non batte o viene rilevato un ritmo non defibrillabileil DAE dirà che non è necessaria la scarica e chiederà di riprendere le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Sebbene la FV sia il ritmo più comune in un arresto cardiaco , non è l’unico. Gli elettrodi rimangono per tutto il processo di rianimazione e fino a quando la vittima viene trattata da soccorritori professionali come il personale paramedico.


Le alterazioni del ritmo sinusale prendono il nome di aritmie. Follow us on Twitter I miei Cinguettii. Il defibrillatore si presenta come una qando di dimensioni variabili, a seconda del modello che si possiede.


Ma sicuramente aumenta il rischio di avere un arresto cardiaco man mano che si invecchia. Negli ospedali varia notevolmente la frequenza con cui la somministrazione di noradrenalina - nell'arresto cardiaco con ritmo non defibrillabile - è ritardata oltre minuti, e i ritardi più frequenti sono correlati a una minore sopravvivenza. Ai fini di un migliore outcome, si enfatizza moltissimo la necessità di ridurre al minimo le interruzioni delle compressioni toraciche (hands-off time), limitandole al tempo necessario per erogare lo shock nei ritmi defibrillabili e al controllo del ritmo ECG, perché seppure brevi, le sospensioni del massaggio possono avere conseguenze.


L’arresto cardiaco è il più importante problema sanitario in Europa.

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