lunedì 24 ottobre 2016

Coma dopo arresto cardiaco

Mio padre giorni fa ha avuto un aritmia maligna con seguente arresto cardiaco :essendo stato parecchi minuti senza ossigeno al cervello gli si è formato un importante edema cerebrale ed è tuttora in coma. Sintomi e sintomi premonitori di un arresto cardiaco. L’insorgenza dell’ arresto cardiaco è spesso istantanea, senza segni clinici o sintomi premonitori. In alcuni casi il paziente può avvertire una sintomatologia riferibile alla condizione clinica che è causa dell’ arresto : palpitazioni, vertigini, dispnea, dolore toracico.


Salve volevo chiedere un parere riguardo una situazione successa in seguito ad un arresto cardiaco con mancanza di ossigeno al cervello di minuti dopo giorni di coma si e svegliato e dopo alcuni giorni ha aperto gli occhi, ascolta I comandi fa la tosse spontaneamente, non deglutisce e non parla dicono che e stabile riguardo questa.

Lo stato di coma non è un problema recente, già Ippocrate ne parla definendo la vittima in coma come un “cadavere in sonno letargico”. In tempi più recenti molti studiosi hanno cercato di fornire definizioni più appropriate e più precise, per quanto ancora oggi, per certi aspetti, il coma risulti essere piuttosto misterioso. Alla tipologia di arresto cardiaco trattabile appartengono quelli causati da aritmie reversibili.


Approfondisci cosa sono e quali sono le conseguenze delle aritmie cardiache. Un esempio di aritmia che conduce ad un arresto cardiaco trattabile è quello procurato da fibrillazione ventricolare. Le cellule cerebrali cominciano a morire già dopo meno di minuti quando l’afflusso dell’ossigeno risulta ridotto se non assente.


I danni in questo caso sarebbero minimi.

Dopo minuti i danni cominciano ad essere estesi e permanenti, creando nella vittima possibili importanti ripercussioni nel futuro. Rischi del trattamento : è una procedura invasiva e potenzialmente pericolosa, perché il catetere attraversa le arterie del corpo e perché viene diffuso, nei vasi sanguigni , un liquido di contrasto. In soggetti ad alto rischio di primo episodio di arresto cardiaco. I portatori di gravi cardiopatie coronariche sono ad alto rischio di ACI. Il medico può prescrivere un tipo di medicinale noto come beta bloccante per ridurre il rischio di ACI.


Un paziente in coma per un grave trauma cranico o altre condizioni lesive (ictus, tumore, anossia, ecc.) è sempre un’incognita, non solo per la difficoltà di capire se supererà la condizione di vita sospesa, ma anche perché non si sa quando e, soprattutto, come lo farà: Schumacher è solo uno degli esempi più noti e recenti. Come manifestazione clinica a sé stante, l’ arresto respiratorio è un evento raro. In talune malattie viene definito insufficienza respiratoria acuta.


Anche questa è una condizione che necessita di una assistenza d’emergenza, in quanto l’insufficienza respiratoria è, di per sé, causa di coma , di lesioni neurologiche, di stato. A noi, umili soccorritori non medici (cosiddetti laici) ma abilitati alla rianimazione cardiopolmonare (massaggio cardiaco e insufflazioni) e all’impiego dei moderni defibrillatori esterni, insegnano che i primi lievi danni cerebrali cominciano dopo minuti e che dopo minuti mediamente è da pensare che il paziente sia perduto se non si. Prevenzione recidiva di arresto cardiaco Figura 1. Schema proposto dall’International Liaison Committee on Resuscitation (ILCOR) che raffigura le diverse fasi e gli obiettivi del trattamento della sindrome post - arresto cardiaco.


ROSC, ripristino della circolazione spontanea. Modificata da Nolan et al. Solo pochi minuti dopo l’anestesia locale, la donna avrebbe cominciato a mostrare i segni di una reazione inattesa.

La paziente avrebbe infatti cominciato a manifestare tremori simili a quelli riscontrabili con una crisi epilettica, arrivando nel giro di poco ad un totale arresto cardiaco. Il risveglio dal coma come inizio di un cammino riabilitativo molto complesso. La Dottoressa Rita Formisano, Primario I. Santa Lucia di Roma, si sofferma sulle cause del coma (incidenti stradali in testa alla casistica), sulle percentuali di recupero di chi ne esce e sulle strutture necessarie.


Dati e informazioni su imprese e persone. Servizio recupero crediti. Due risultati a zero, quindi con elettroencefalogramma piatto, a diverse ore di distanza uno dall’altro determinano l’ arresto dell’attività cerebrale definitivo. A questo punto il coma è irreversibile, a differenza dello stato vegetativo. L’ arresto cardiaco definitivo invece avviene dopo qualche ora o anche dopo alcuni giorni.


Le lesioni cerebrali post arresto cardiaco si mostrano con alterata autoregolazione cerebrovascolare, limitato edema cerebrale, e neuro-degenerazione post ischemica. Arresto cardiaco , manovre di rianimazione. Ne esistono forme: 1. Secondo i medici che hanno seguito il caso, un ragazzo che muore per arresto cardiaco e si risveglia dopo minuti non può che ritenersi fortunato in quanto molte persone, soprattutto coloro che sono state indotte in coma , difficilmente si risvegliano e, cosa ancor più rara, non riportano al danno fisico.

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