venerdì 28 ottobre 2016

Nevrosi ossessiva cura

La nevrosi ossessiva. Per avere un’efficace cura anti- ossessiva delle molecole antidepressive, le linee-guida suggeriscono l’utilizzo di dosaggi vicino ai massimi consentiti per ciascuna molecola. Può essere necessario un periodo di tempo che va dalle dieci alle dodici settimane prima di ottenere una risposta clinica positiva. I pazienti, infatti, temono che una cosa possa verificarsi e impiegano ogni briciola delle loro forze interrogandosi su cosa fare per evitare la catastrofe, mantenere il controllo e sfuggire al pericolo.


Nevrosi ossessiva cura

L’approccio alla nevrosi ossessiva è quindi rimasto saldamente ancorato ai concetti metapsicologici della tradizione classica, mentre si è assistito a sempre più sottili quanto utili distinzioni in ambito clinico-diagnostico fra nevrosi ossessiva propriamente detta, manifestazioni ossessive, carattere ossessivo, tratto e stile ossessivo. Nelle sue normali attività mentali egli sente intrufolarsi insistentemente idee e processi di pensiero che non riconosce come propri, che vorrebbe evitare ma non vi riesce. Come riconoscerlo e trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo. Nel decorso della nevrosi possono manifestarsi episodi depressivi. La diagnosi di nevrosi viene posta da uno psichiatra sulla base del colloquio con il paziente e eventualmente, delle risposte ad appositi questionari standardizzati per valutare le condizioni cliniche e lo stato mentale.


I sintomi fobici e ossessivi si trovano spesso associati (ad esempio la paura dello sporco porta a comportamenti compulsivi di lavare eccessivamente le mani, la casa, o riordinare meticolosamente ogni cosa). Nevrosi fobico- ossessiva. Per concludere la nostra trattazione sulla nevrosi ossessiva , e per cogliere i motivi conduttori della sua psicodinamica, bisogna prendere in considerazione questi fattori essenziali: il co mplesso edipico, conflitto nucleare della nevrosi , e la regressione alla fase sadico anale con complicanze del quadro clinico. Innumerevoli Autori, tra i quali lo scrivente, si sono occupati anche su queste pagine di studiare e approfondire la turbe nervosa considerata, che affligge in modo più o meno costante, e sotto svariate forme, gran parte della popolazione mondiale, indipendentemente dai fattori sociali, culturali, religiosi o etnici.


Nevrosi ossessiva cura

Sigmund Freud ammise la difficoltà di curare la “ nevrosi ossessiva ” con il metodo psicoanalitico dopo averlo studiato su un suo paziente, noto negli scritti freudiani come “l’Uomo dei topi” o “l’Uomo dei ratti”, un avvocato il cui vero nome era Ernst Lanzer. Che rispondono altrettanto diversamente ad una cura , nei casi in cui vi si sottopongono. Quali sono allora le specificità di ciascuna struttura?


Nella paranoia, come affermava Lacan, tutto è segno. Ciò individua una prima differenza con la nevrosi ossessiva. Il primo è costituito da chi si sente donna e pertanto desidera essere amato da un uomo. Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e psicosi ossessiva.


Nevrosi ossessiva cura

Il secondo rappresenta invece una fuga nevrotica dalla donna, rientrando a pieno titolo in quadri di nevrosi ossessiva. Il termine nevrosi ossessiva , seppur ufficialmente non più in uso nella nosografia psichiatrica attuale, è tuttora utilizzato tra i professionisti della salute mentale e non. Nella nevrosi ossessiva l’intersoggettività infatti si chiude, la domanda si ripiega su se stessa, s’intrappola nelle proprie antinomie.


Il trattamento delle nevrosi. Nella cura delle nevrosi si utilizzerà la psicoterapia, affiancata dalla somministrazione di farmaci ansiolitici, antidepressivi e, nei casi più gravi, neurolettici. Per la cura occorre rivolgersi ad uno psicologo o ad uno psicoterapeuta e iniziare un percorso di guarigione. Va detto che non è di norma un percorso breve e nemmeno veloce. Spiace osservare che la nevrosi non si può risolvere con la razionalità o con pensieri che la contrastano.


Nevrosi ossessiva cura

La prima forma di nevrosi ‘moderna’ studiata fu l’Isteria che impegnò il noto psichiatra Charcot in Francia, dandone una prima chiara definizione. La cura della nevrosi isterica si basava sulla tecnica dell’ipnosi. Le nevrosi sono caratterizzate da ansia, sentimenti di inadeguatezza e insoddisfazione, e disturbi del comportamento. Il cervello inventa scuse.


Le inventa perché non riesce a capire che è lui stesso la causa di molte “battute di arresto”, di molti momenti di difficoltà nei quali ci troviamo ad abbandonare o lasciar perdere, momenti di irritabilità immotivata, momenti di tristezza. Le nevrosi possono indurre sintomi diversi e vengono quindi definite come nervrosi isterica, fobica, ossessiva o ansiosa. Il disturbo è stato classificato in disturbo ossessivo compulsivo da controllo, da contaminazione, da ordine e simmetria, da superstizione, da ossessioni aggressive, sessuali e religiose.

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