martedì 18 ottobre 2016

Batterio degli ulivi nel salento

Dopo esser stati chiamati ad intervenire per studiare la particolare sintomatologia del disseccamento di alcuni rami degli ulivi , (chiamati anche da alcuni nostri attivisti, cittadini sensibili all’ambiente), dei tecnici preposti giunti sui luoghi vi trovano sugli alberi diversi patogeni, insetti e muffe, ma anche poi un batterio , di questo i. Migliaia di ulivi eradicati o tagliati e ridotti a tronchi morti. Ecco la mappa delle zone colpite. Salento , ulivi uccisi da batterio killer.


Non si sa come e quando questo micidiale parassita sia comparso in Puglia.

Di certo, come porta d’ingresso nel Vecchio Continente ha scelto Gallipoli. Da lì, si è propagato a macchia d’olio, veicolato da insetti della famiglia dei Cicadellidi. Per contrastare il batterio sono approvate da subito drastiche misure di emergenza: abbattimenti degli ulivi , ampio intervento con pesticidi per il controllo dei vettori, con insetticidi su piante ospiti, pulizia accurata dei canali, dei prati e delle zone. Inizialmente non era sicuro che il batterio sia da solo causa della malattia degli ulivi , motivo per cui la malattia è stata chiamata complesso. Inoltre come concausa viene segnalato l’eccessivo sfruttamento agronomico del suolo, il cui humus si è impoverito.


La ricerca sul batterio è stata condotta inoculando il batterio direttamente in alcune varietà di ulivi o usando insetti come vettori. Le piante, ha rivelato l’Efsa, hanno presentato gli stessi sintomi della sindrome del disseccamento rapido degli olivi (CoDiRo) che ha colpito le piante salentine, anche se non tutte le varietà hanno reagito allo stesso modo.

Al momento non esiste alcun rimedio e si teme che il batterio possa attaccare anche le viti. Ulivi ” dove sono state impiantate oltre 2linee genetiche nuove di incrocio, provenienti da numerosi incroci tra varietà italiane. A comprova di questo, da quando è emersa l’emergenza degli ulivi , le analisi condotte dagli stati membri dall’autunno scorso hanno identificato la presenza di Xylella su una ventina di piante di caffè provenienti dalla Costa Rica e dall’Honduras.


Un forte indizio sulla possibile origine del batterio ”. Solo che l’Ue ha posto il divieto di reimpianto. Quindi allo stato attuale se tu espianti degli ulivi non puoi piantarne altri”. L’Unione europea prescrive che in una zona definita infetta debbano essere espiantati gli ulivi malati anche nei casi in cui, pur presentando il batterio della Xilella, sono apparentemente sani.


La Forestale, fortemente impegnata nello studio del CDRO, non ha comunque escluso la possibilità che possa esserci un altro batterio , forse endogeno, alla base delle patologie di alcuni degli ulivi attaccati. Perchè sì, Xylella sembra quasi un nome simpatico di una creatura da compagnia. Chi si è recato nei giorni scorsi nelle aree “rosse”, quelle maggiormente colpite dal fenomeno dell’essiccazione degli ulivi , vi ha trovato alberi in pieno vigore rigenerativo. Una di cui conosci l’esistenza e con cui un giorno o l’altro potresti avere a che fare, ma da cui speri di venire graziato, nonostante il peccato mortale sia dietro l’angolo e la catastrofe vicina.


Ma quanto vieni colpito, non hai scampo. Così hanno sentenziato al ministero, così ha convenuto la Regione Puglia e così hanno definitivamente decretato a Bruxelles, imponendo l’espianto di tutti gli ulivi infetti. E non degli ulivi soltanto.


Ma anche delle piante che potrebbero ospitare il batterio nel raggio di 1metri.

Molto grosso, anche se è difficile quantificarlo. Il Ministro Martina ha detto che sta cercando di fare in modo che gli agricoltori danneggiati ricevano un indenizzo. Nella Piana degli ulivi vanno a terra ulivi i millenari in assenza di sintomi e in pieno stato vegetativo e produttivo.


Sradicarli produce un danno irreparabile all’ecosistema e alla biodiversità, al paesaggio e all’economia locale poiché– fra l’altro – vige il divieto di reimpianto delle varietà autoctone. A minacciarli ecco il batterio killer Xylella fastidiosa e il fotovoltaico. Regione Puglia a decretare che il batterio è la causa della malattia degli ulivi , che ingrigiscono, si raggomitolano su loro stessi in un processo che dura ormai da quasi due anni.


Avvistato insetto killer. La farfalla sudamericana potrebbe distruggere le palme ornamentali finora risparmiate.

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