lunedì 6 aprile 2015

Calazio operazione

Calazio intervento chirurgico. La procedura chirurgica per la rimozione del calazio si chiama incisione e raschiamento e per chi porta abitualmente le lenti a contatto verranno fatte togliere almeno il giorno prima dell’intervento per cui saranno permessi solo gli occhiali. Può trasformarsi in un nodulo duro alla palpazione.


Il nodulo può svilupparsi alla superficie cutanea ( calazio sovratarsale) o, più spesso, alla superficie posteriore della palpebra ( calazio sottotarsale). La mancata asportazione del calazio , oltre all’inestetismo, comporta la presenza di un focolaio infettivo con le possibili complicazioni ad esso legate.

Se il calazio non si riassorbe con il trattamento non farmacologico, il medico potrebbe prescrivere un’iniezione corticosteroide. In casi estremi il medico potrebbe anche suggerire un trattamento chirurgico d’emergenza. Sia l’iniezione che l’ intervento chirurgico sono trattamenti efficaci, ma da realizzare solo dopo consulto medico.


Contatta subito lo Studio Oculistico del Dottor Davì Giuseppe per informazioni. Spesso però si tende a incidere la palpebra dall’interno anche se la cisti è esterna. Tale accorgimento viene fatto per evitare che si noti una cicatrice dopo l’ operazione.


Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova.

Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa. Sembrerebbe però che la secchezza oculare sia il primo responsabile del calazio. Perciò si consiglia di applicare una benda umida calda per minuti diverse volte al giorno. Trattamento e operazione del calazio. Può essere molto soffice o pieno di fluido.


Complicanze intraoperatorie gravi sono: -L esioni palpebrali (rarissima). Tale tipo di operazione sulla calazio si effettua in poco tempo con anestesia locale ed il paziente può tornare a casa entro la fine della giornata stessa dell’ operazione. Poi se rimarrà ancora il calazio allora potrà fare l’ intervento chirurgico per l’asportazione completa. Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore.


Se di grosse dimensioni, un calazio può anche indurre astigmatismo per compressione sulla cornea. Queste ghiandole sono dotate di un canalino di escrezione, visibile sul bordo della palpebra, che può ostruirsi causando un accumulo di secreto e conseguente formazione del calazio. Nella settimana-giorni successivi all’ operazione di asportazione del calazio , il paziente dovrà applicare sull’occhio un collirio antibiotico e antinfiammatorio allo scopo di ridurre il rischio di infezioni e far rimarginare perfettamente la palpebra.


L’ operazione chirurgica lascia normalmente un’ecchimosi, senza però pregiudicare la funzione visiva. Il recupero è immediato. Anche per il calazio occorre l’ intervento chirurgico poiché nella maggior parte dei pazienti adulti non si risolve spontaneamente, come spesso accade nei bambini.


Importante è tenere pulito il bordo della palpebra così che i dotti delle ghiandole siano liberi.

Nel caso in cui vi sia arrossamento o surriscaldamento della cute bisogna evitare di applicare impacchi caldo-umidi. Nel caso in cui il calazio non regredisca o non scompaia si può parlare con il medico di un intervento chirurgico. L’intervento viene eseguito in anestesia locale, con puntura indolore e dura poco tempo, l’incisione è di circa mm, quindi la cisti viene rimossa e la parte compressa. Il calazio viene curato con pomate a base di steroidi e antibiotici. Viene applicato qualche punto generalmente.


La calazio si manifesta, appunto, con un granuloma, che può riguardare sia la palpebra superiore sia quella inferiore, accompagnato da gonfiore più o meno esteso, arrossamento, fotofobia, secrezione di liquido, infiammazione della congiuntiva e visione annebbiata. Si interviene effettuando una incisione e rimuovendo il calazio , in base alla localizzazione del calazio si interverrà attraverso la palpebra o la congiuntiva. L’orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente.

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