lunedì 13 aprile 2015

Acufene mandibola

Le disfunzioni dell’articolazione temporo - mandibolare sono caratterizzate, in alcuni casi, dalla presenza di acufeni , disturbi dell’equilibrio e otalgia. Esclusa la causa neurologica, ci siamo concentrati sulla mandibola , e infatti la donna aveva problemi di masticazione e l’allineamento dentale non era corretto. Inoltre, quando serrava i denti, l’ acufene saliva. Dopo l’intervento per ripristinare la funzionalità mandibolare , l’ acufene è scomparso e si sono risolte anche le vertigini. Si possono distinguere acufeni “ soggettivi”, quando non percepibili da un esaminatore, e acufeni “oggettivi“, riconoscibili dall’esaminatore, che possono ricondursi a una causa periferica (in questi casi si parla anche di suoni corporei, come per gli acufeni causati da conflitti vascolo-nervosi).


Gli acufeni che hanno origine da disfunzioni dell’articolazione temporo mandibolare sono in una percentuale di casi variabile tra il e il.

Questa associazione tra le due malattie è possibile per il comune sviluppo embriologico dell’orecchio medio con il sistema trigeminale della mandibola. L’eziopatogenesi degli acufeni resta ancora ignota. Gli acufeni hanno sempre accompagnato l’umanità e costituiscono un problema vecchio quasi quanto la medicina. Ippocrate, che si dice ne fosse affetto, se ne occupò senza.


Alcune caratteristiche dell’ acufene possono più facilmente ipotizzare un ruolo patogenetico importante dell’ATM, e orientare di conseguenza in questo senso la terapia. Anzitutto in questi casi l’ acufene è riferito prevalentemente dallo stresso lato dell’articolazione interessata. Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati fanno uso di cookie necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte. Problemi gravi di udito possono portare a soffrire di acufeni.


Non sempre l’ acufene deriva da una patologia dell’orecchio, ma è il sintomo di qualcosa che non va nell’organismo, quindi la ricerca della causa è indispensabile per la risoluzione del problema.

Soffrire di acufene è un problema molto comune che interessa circa il della popolazione mondiale, e che può essere provocato da svariate cause diverse. Fra queste, vi è il problema del bruxismo , un disturbo che si verifica quando una persona digrigna o tende a serrare i denti involontariamente, e che può verificarsi sia quando si dorme che da svegli. L’ acufene viene anche associato a labirintite, otite media, otosclerosi, ostruzione orecchio esterno da cerume, difetti vascolari come aneurismi (da dilatazioni) o stenosi (da restringimenti), calcificazioni. Il termine acufene deriva dal greco akòuein=ascoltare ed èphainen (pronuncia fenen)=apparire.


Acufene : cose da sapere. Per alcune persone ha un impatto enorme sulla vita quotidiana, provocando stress, ansia, rabbia e disturbi del sonno. Non esiste una cura per il tinnito, ma possiamo aiutarti a gestire i sintomi.


Richiedi un appuntamento. Gli acufeni sono ronzii alle orecchie che si verificano a livello interno, senza che ci sia una vera e propria esposizione a rumori o suoni. A volte il ronzio si fa penetrante e inarrestabile. Le cause possono essere di varia natura e la cura passa per molte vie. L’ acufene è un disturbo che varia molto da persona a persona, quindi terapie diverse hanno effetti diversi a seconda del paziente.


Le terapie dell’ acufene , proprio come le cause del disturbo, sono svariate, e ciò che funziona per un paziente potrebbe non funzionare in tutti i casi. Gli acufeni frequenti dovuti ad esposizione a rumore professionale, incidentale o ricreativo meritano di essere approfonditi per poter effettuare una corretta protezione dell’udito onde evitare danni permanenti. Per gli acufeni cronici è utile indagare se ci sono elementi che possano averli causati e andar agire sulle cause. Alterazioni e problemi dell’articolazione tra mandibola e cranio ,in particolare articolazione temporo- mandibolare o ATM, possono in alcuni casi causare la percezione dell’ acufene o amplificarne l’intensità.


CORRELAZIONE TRA ATM ED ACUFENI. Negli anni novanta alcuni studiosi ben conosciuti preconizzavano esclusivamente bite che posizionassero anteriormente la mandibola.

La mandibola si può spostare come effetto indiretto del bite? In effetti questo riposizionamento anteriore ha sicuramente un effetto benefico per la riduzione di pressioni articolari eccessive altrimenti eccessive. Aprire lentamente la bocca contro una blanda resistenza posta inferiormente sulla mascella.

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