venerdì 24 aprile 2015

Il batterio xylella

Un documentario sulla xylella che incoraggia all’azione, che aiuta a capire e ad agire. Il batterio infettante deriva da un ceppo di X. Lo studio conferma che attualmente non esiste alcuna soluzione per eliminare i batteri nelle colture e considera cruciali le misure messe in atto per controllare gli insetti che la trasmettono. Adesso c’è di più: entrambi gli studi pubblicati provano, muovendo da presupposti diversi, che sull’insetto vettore del batterio si può intervenire in altro modo, più sostenibile e mirato.


Scopriamo insieme in cosa consiste, come ha causato un’epidemia in Puglia e le soluzioni che gli scienziati propongono per debellarlo.

Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti. Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie. Redazione cronaca regionale. Ma soprattutto, aggiungono gli esperti, ora minaccia non solo gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, ma tutta l’Europa. Ne son prova i focolai manifestatisi in Germania e Olanda.


Ma una nuova varietà di pianta, detta Favolosa, resiste alla malattia. Xylella , il batterio aumenta nella provincia. Ciao amici del Bosco, il novembre presenteremo a Roma il documentario LEGNO VIVO.

XYLELLA , OLTRE IL BATTERIO. Un film sugli ulivi, sulle persone e sul. Microbiologia del batterio. Nella pianta ha capacità di movimento dall’alto verso il basso ma anche viceversa.


Le risposte per i cruciverba che iniziano con le lettere X, XY. Tutte le piante malate verranno isolate, eradicate e distrutte. Così come tutte quelle con sintomi sospetti nel raggio di 1metri dal focolaio. Mi è venuta la pelle d’oca quando ho visto un albero dell’uliveto adiacente a Leroy Merlin alla nostra zona commerciale di Mesagne completamente distrutto”.


Ci siamo portati sul posto dove abbiamo constatato la veridicità della notizia inviataci da un nostro lettore. La regione più a rischio di “importare” tale batterio gram-negativo è l’Abruzzo. Nutrendosi da una pianta infetta trasmettono poi il batterio a una pianta sana. Per la prima volta il batterio è stato trovato a Fasano, alla periferia della frazione di Torre Canne, nella Piana degli ulivi monumentali.


Le azioni per “debellare” il batterio e poi “controllarlo” hanno ulteriormente danneggiato un. Tale batterio ha attaccato numerosi uliveti, causando il disseccamento delle piante. L’unica soluzione è l’eradicazione degli ulivi?


La zona cuscinetto ha raggiunto il confine tra il Brindisino e il Barese.

Lo scorso Aprile, la Commissione Europea ha ampliato la lista delle piante ospiti del batterio killer inserendo, tra le altre, Coprosma repens e Elaeagnus angustifolia. Essi denunciano lunedì la mancanza di precauzione delle autorità, giudicando illusoria e delirante voler far credere che siano stati colpiti solo due alberi dopo la conferma, venerdì, dei primi casi di olivi contaminati nella Francia Continentale, con Antibes e Mentone. Perché è così letale per i nostri ulivi? A tale manifestazione di sintomi fu inizialmente dato il nome di “CoDiRO” (Complesso da disseccamento rapido dell’olivo).


Analisi di laboratorio rilevarono nelle piante sintomatiche una compresenza di diversi fattori che si pensava potessero esserne insieme la causa. Ma da tempo ormai sta flagellando oltre agli ulivi anche mandorli e querce in Spagna, nella regione di Madrid.

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