martedì 4 luglio 2017

Orzaiolo è infettivo

L’ orzaiolo è contagioso ? Ecco come fare ad evitare il contagio. Orzaiolo : perché viene e quanto è contagioso. Improvvisamente ci si ritrova con l’ orzaiolo. Come mai si presenta quest’infezione?


Ci risponde il professor Luigi Marino, oculista, docente di chirurgia refrattiva all’Università di Milano.

Mentre l’ orzaiolo è contagioso , il calazio, essendo una cisti e non un’infezione, non lo è. Nel caso si abbia a che fare con un orzaiolo interno, normalmente si deve ricorrere a un intervento di un medico specializzato che provvederà alla fuoriuscita del pus. Abbiamo sentito parlare dell’ orzaiolo ma scopriamo al meglio come avviene il suo contagio all’occhio e come stare attenti a non contrarre tale malattia. A causare l’ orzaiolo è sempre un agente infettivo , frequentemente lo Stafilococco, un batterio che può vivere sul bordo palpebrale ed è responsabile di molti altri disturbi, come tossifenzioni alimenari, follicoliti e foruncoli.


Alcuni fattori di rischio aumentano il rischio di comparsa del disturbo. Spesso il problema si risolve da sé: nel giro di pochi giorni, infatti, il rigonfiamento si apre senza il nostro intervento, lasciando finalmente fuoriuscire il liquido. Se invece si tratta di un orzaiolo interno alla palpebra, la cura è più problematica perché è più difficile da.


A questo riguardo è necessario fare molta attenzione a non toccare con mani nude la zona colpita perchè c’ è un alto rischio di contagiare anche l’occhio sano, oppure trasmettere lo stafilococco (il batterio) ad altre persone.

Sì, l’ orzaiolo è molto contagioso e, come la congiuntivite, può passare facilmente ad un altro occhio, o ad altro membro della famiglia, se si usano i medesimi asciugamani. Attenzione, quindi, alla condivisione di qualsiasi cosa che sia entrata in contatto con l’ orzaiolo : tutto dev’essere pulito, disinfettato e soprattutto monouso. Tuttavia, per fortuna, l’infezione appare sulla palpebra, quindi in una sede che non facilita il contatto diretto.


Per questa ragione i rischi di un contagio sono molto limitati. In caso contrario infatti tende ad aggravarsi e può salire allo stadio più grave (che è quello del calazio). Motivo per il quale va trattato e curato in modo approfondito. Per tutti coloro che ne sono già affetti, l’ orzaiolo è piuttosto contagioso per se stessi, ma non per gli altri. I rimedi contro l’ orzaiolo all’occhio.


Per diffonderlo all’altro occhio sano, è infatti sufficiente il solo contatto delle mani sporche con gli occhi per poter consentire al batterio di creare il danno e favorire la formazione dell’ orzaiolo. Il calazio può risultare invalidante ma è benigno e non presenta alcun pericolo per la vista o per la salute. Molto comune, non è assolutamente contagioso.


Da non confondere con l’ orzaiolo che è un’infezione della ghiandola che si forma sul bordo della palpebra, sulla radice delle ciglia. Con un orzaiolo interno, di solito dolore e gli altri sintomi sono più gravi rispetto a un orzaiolo esterno. Dolore, arrossamento ed edema tendono a comparire sotto alla palpebra. Talvolta, l’infiammazione è grave e può essere accompagnata da febbre o brividi.


Ad ogni modo, è bene precisare che l’ orzaiolo è molto contagioso , visto che trasmettere i suoi batteri, anche solo tramite un semplice contatto a mani nude. Solo se dopo un lasso di tempo maggiore a ciò che ci si aspetta (più di settimane) è bene ricorrere al consiglio di un medico per un’eventuale operazione. E’ altamente contagioso ed è meglio aspettare la risoluzione automatica del problema.

Questo tipo di orzaiolo è sempre bene farlo controllare dal vostro medico di famiglia oppure dal vostro oculista. La tumefazione non è dolorosa, non si accompagna a febbre ed è generalmente monolaterale. Il termine “calazio” è spesso usato come sinonimo di “ orzaiolo ”, ma ciò non è corretto, poiché tecnicamente il calazio deve essere considerato una entità a parte ed è una complicanza dell’ orzaiolo.


Come la maggior parte delle malattie degli occhi, difatti l’ orzaiolo è contagioso , ma solo attraverso il contatto diretto. Se una persona afflitta da orzaiolo si tocca gli occhi, qualsiasi superficie che tocca senza lavarsi le mani sarà contaminata. La frequenza di comparsa è in genere estremamente rara, ma in soggetti predisposti è possibile osservare la comparsa di uno o più orzaioli più assiduamente.


L’oculista può praticare un’incisione nell’ orzaiolo e drenarne via il pus.

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