martedì 23 giugno 2015

Scompenso polmonare

Ciascuna di queste anomalie ha caratteristiche particolari, ma tutte hanno un carattere comune tale da indurre edema polmonare : colpiscono la metà sinistra del cuore. Infatti, vengono anche definite patologie dello scompenso cardiaco sinistro. Edema polmonare non cardiogeno.


Insorge per cause diverse. Malattie veno-occlusive polmonari.

In chi soffre di scompenso cardiaco sinistro, il sangue tende a refluire verso i polmoni , provocando dispnea (cioè fiato corto) ed edema polmonare. Con scompenso cardiaco destro, invece, gli esperti fanno riferimento alla condizione medica per cui il ventricolo destro è incapace di incanalare adeguatamente il sangue nelle arterie polmonari. Questa condizione è causa di ipertensione polmonare e congestione polmonare. HF acuta: in un paziente con scompenso cardiaco cronico o precedentemente non affetto da disfunzione cardiaca possono verificarsi eventi acuti o fattori scatenanti (rottura improvvisa di una cuspide valvolare in seguito a un trauma, infarto miocardico massivo, tamponamento cardiaco, embolia polmonare.). Compare più frequentemente di notte, sovente in pazienti con cardiopatia nota, ma anche in individui senza precedenti di malattia cardiaca.


In Italia ogni hanno si hanno 1mila nuovi casi di scompenso cardiaco e ogni giorno si verificano 5ricoveri ospedalieri. L’insufficienza funzionale cronica ( scompenso cardiaco cronico, SCC) del cuore può avere anche esito fatale. Il corretto trattamento dell’edema polmonare varia in base alla specifica patologia che l’ha causato ma, trattandosi di una condizione che pone potenzialmente a rischio la vita del paziente, vanno messe in atto una serie di misure comuni atte a sostenere la circolazione, lo scambio dei gas e la meccanica polmonare.

Il medico pratico deve saper riconoscere per tempo i segni dello scompenso ed intervenire. Qualora sia coinvolto il cuore sinistro il sintomo principale è la dispnea nelle sue varie forme, a seconda della gravità: da sforzo, notturna, da decubito e imputabile alla congestione polmonare secondaria all’aumento della pressione venosa polmonare. Evolvendo, infatti, questa patologia può portare allo scompenso cardiaco, ricorda la dottoressa Daniela Pini, medico internista e cardiologo di Humanitas. L’ipertensione arteriosa polmonare è una patologia molto seria caratterizzata da un aumento della pressione nei vasi che trasportano il sangue dal cuore ai polmoni. Ne consegue lo scompenso ventricolare destro.


L’insufficienza polmonare può portare a una dilatazione del ventricolo destro e, infine, a uno scompenso cardiaco destro, ma nella maggior parte dei casi l’ipertensione polmonare contribuisce a queste complicanze in modo molto più significativo. Informazioni sullo scompenso cardiaco. Entrando più nel dettaglio, le persone con scompenso cardiaco possono manifestare: Difficoltà a respirare o mancanza di respiro: se il cuore non riesce a pompare sangue a sufficienza nel corpo, può verificarsi un ritorno di fluidi nei polmoni con conseguente comparsa di difficoltà respiratorie. Un malfunzionamento dei polmoni provoca una scarsa ossigenazione del sangue, che a sua volta impedisce al cuore di nutrire adeguatamente l’organismo. D’altra parte, lo scompenso cardiaco e il suo conseguente accumulo di liquidi anche a livello polmonare , impedisce ai polmoni di funzionare in modo corretto.


Lo stesso sangue andrà quindi ad accumularsi nei polmoni , nelle estremità, nel fegato e nell’addome, venendosi così a creare la condizione di “ scompenso cardiaco congestizio”. L’insufficienza cardiaca più frequentemente riguarda le camere sinistre, provocando un accumulo di liquidi nei polmoni e di conseguenza mancanza di fiato. I sintomi clinici possono essere suddivisi in base alla presenza di scompenso sinistro o destro (tenendo presente che spesso si presenta al medico già uno scompenso globale). Inizialmente, questa condizione non dà sintomi evidenti, ma può determinare un accumulo sia acuto sia, più lentamente, cronico della parte acquosa del sangue nei polmoni , negli arti inferiori. Presta attenzione a come ti senti ogni giorno.


Lo scompenso cardiaco è caratterizzato dall’incapacità del cuore di fornire sangue in quantità adeguate a soddisfare i fabbisogni dell’organismo. In tal modo potrai reagire tempestivamente a eventuali problemi.

Leggi di seguito i sintomi comuni dello scompenso cardiaco e alcuni suggerimenti su come gestirli nel modo più efficace. Una delle cause più comuni di scompenso cardiaco è un’insufficienza del ventricolo sinistro in seguito a un infarto del miocardio. Per prevenire l’insorgenza di uno scompenso cardiaco in presenza di malattia coronarica si raccomandano una dieta bilanciata, povera di grassi e ad alto contenuto di fibre e il controllo del peso. Essi sono farmaci fondamentali per il trattamento quando vi sia un sovraccarico di volume che si manifesta con congestione polmonare (edema polmonare ). Tuttavia, nonostante il loro effetto immediato di beneficio sui segni dello scompenso non sembra che l’impiego di diuretici sia correlato con aumento di sopravvivenza del soggetto.


I nostri studi – spiega la ricercatrice Banfi – evidenziano che SP-B non è presente nel soggetto sano, si manifesta nei pazienti con scompenso cardiaco quando c’è un danno ai polmoni. In particolare abbiamo riscontrato che maggiore è il valore di SP-B nel sangue, peggiore è la prognosi dello scompenso. Lo SC acuto è una causa frequente di ricovero ospedaliero e negli over è la principale causa di ospedalizzazione nel Regno Unito (1).


Nel caso di scompenso cardiaco diastolico il cuore non ha abbastanza sangue da far arrivare agli organi in periferia perché si è riempito poco.

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