mercoledì 20 febbraio 2019

Ghiandole palpebrali

Il processo infettivo di una ghiandola sebacea di una ciglia, di una ghiandola tarsale o di una delle ghiandole lacrimali accessorie che si aprono in superficie tra i follicoli della palpebra, invece, provoca una tumefazione dolorosa localizzata, conosciuta come orzaiolo. La superficie interna delle palpebre è rivestita dalla congiuntiva tarsale, liscia e trasparente. Le palpebre possono essere sede di diversi processi patologici, tra i quali le infiammazioni, comprendenti le blefariti (infiammazioni del margine libero palpebrale ), il calazio e l’orzaiolo (infiammazioni delle ghiandole palpebrali ). Le ghiandole sebacee palpebrali possono essere annesse al follicolo pilifero ( ghiandole di Zeiss) o avere uno sbocco diretto sulla superficie cutanea ( ghiandole di Meibomio).


Il carcinoma della ghiandola sebacea è un tumore estremamente aggressivo con un alto tasso di recidiva, potenziale metastatico significativo e un notevole tasso di mortalità.

Origina dalle ghiandole di Meibomio, di Zeiss e dalle ghiandole sebacee. La palpebra superiore è interessata nei due terzi dei casi. Queste ghiandole producono sostanze lipidiche oleose che vengono rilasciate a livello dei margini palpebrali e raggiungono il film lacrimale grazie agli ammiccamenti palpebrali. Le sostanze lipidiche oleose galleggiano sulla superficie del film lacrimale e servono a ridurne l’evaporazione.


Sono principalmente rappresentate ghiandole sebacee e ghiandole apocrine ciliari del Moll. Nello spessore di ciascun tarso si trovano le ghiandole del Meibomio che secernono il sebo palpebrale. Il calazio rappresenta una neoformazione palpebrale ed è un’infiammazione cronica delle ghiandole di Meibomio.

Tumori palpebrali maligni Le neoplasie palpebrali maligne costituiscono circa il di tutti i tumori oculari, sono molto comuni perché molte sono indotte dall’esposizione ai raggi solari. Il primo è una cisti che deriva da un’infiammazione di una ghiandola di Meibomio, il secondo, invece, è un’infiammazione di una ghiandola sebacea. Le cisti di Moll (idrocistoma apocrino delle ghiandole di Moll) sono piccole, rotonde, contengono un liquido traslucido e si formano lungo il margine della palpebra agli angoli degli occhi.


Le cisti di Zeis (idrocistoma eccrino delle ghiandole di Zeiss) sono piccole, rotonde e contengono una secrezione lattescente. In molti casi il gonfiore palpebrale può essere dovuto semplicemente a una allergia. La congiuntiva che tappezza la superficie interna delle palpebre presenta infatti numerose ghiandole lacrimali accessorie e elementi linfoidi che la rendono particolarmente sensibile a reazioni di tipo allergico.


Blefarite da Herpes Simplex, ovvero piccole ulcere palpebrali molto dolorose. Calazio, ossia un’infiammazione delle ghiandole sebacee del Meibomio. Congiuntivite infettiva, un’infezione della congiuntiva.


Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio) che si presenta con piccole ulcere e vescicole su base eritematosa con forte dolore. Detersione dei bordi palpebrali e della radice delle ciglia che si deve effettuare tirando la rima palpebrale a palpebre chiuse con un dito verso l’orecchio e strofinando energicamente la radice delle ciglia (come nelle foto sotto), con la salvietta detergente – dall’angolo palpebrale vicino al naso sino a congiungersi con l’altro dito. Ghiandole Salivari Ghiandole Mammarie Animali Ghiandole Esocrine Ghiandola Sottomandibolare Ghiandola Parotide Ghiandole Sudoripare Ghiandole Sebacee Ghiandola Sottolinguale Ghiandola Di Harder Ghiandole Surrenali Ghiandole Paratiroidi Ghiandole Del Meibomio Apparato Lacrimale Ghiandole Di Brunner Ghiandole Salivari Minori Ghiandole Odorifere.


Si tratta di ghiandole che producono una sostanza oleosa che attraverso i dotti escretori del lobulo sebaceo viene immessa nella parte centrale del follicolo pilifero. Un calazio si forma quando si ostruisce una ghiandola palpebrale. Se si sviluppa un calazio, suggerirei soprattutto di applicare impacchi caldi ed umidi sulla parte esterna della palpebra chiusa, per favorire il drenaggio dalla ghiandola sebacea ostruita.


I calazi piccoli e poco appariscenti possono non richiedere alcun trattamento.

I sintomi sono caratterizzati da bruciore e sensazione di calore sul bordo palpebrale. Molto frequente è anche il prurito, a causa del quale si tende a strofinare la palpebra con la mano. Quest’ultimo comportamento va però evitato, in quanto favorisce l’infiammazione, provocando, nel tempo, microlesioni della cute palpebrale. Durante l’ammiccamento le ghiandole di Meibomio si riempiono per poi rilasciare, sotto l’azione dell’ammiccamento successivo, il secreto attraverso i dotti escretori situati sul margine palpebrale.


Alla produzione dei lipidi partecipano anche le ghiandole sudoripare di Moll e le sebacee di Zeis. Malattie Della Palpebra Neoplasie Della Palpebra Adenocarcinoma Sebaceo Blefaroptosi Ectropion Blefarite Neoplasie Delle Ghiandole Sebacee Neoplasie Delle Ghiandole Salivari Neoplasie Delle Ghiandole Sudoripare Entropion Idrocistoma Malattie Della Ghiandola Salivare Blefarospasmo Infezioni Parassitarie Oculari Malattie Della Ghiandola. Cerca i segni di calazio.


In genere aumenta di dimensione, partendo da un piccolo puntino difficile da vedere fino a diventare una cisti grande come un pisello. Le ghiandole di Meibomio sono grandi ghiandole sebacee situate nei tarsi palpebrali , deputate alla sintesi e alla secrezione attiva di lipidi e proteine che sono rilasciati ai margini palpebrali superiore e inferiore, anteriormente alla giunzione mucocutanea. Il calazio è una flogosi granulomatosa di una ghiandola di Meibomio, il cui dotto escretore risulta ostruito.


Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.

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