Inoltre, il disturbo ossessivo-compulsivo è egodistonico - cioè il paziente si lamenta del problema e vorrebbe liberarsi dei sintomi - mentre il disturbo di personalità ossessivo-compulsivo è egosintonico: la persona identifica certi suoi bisogni e desideri proprio con il soddisfacimento dei sintomi ossessivi e li considera parte di sé. In seguito ad episodi di questo genere, le persone iperprotettive e controllanti possono superare la loro mania di controllo. E’ vero che, a volte, possono sembrare strane e bizzarre, ma avere alcune piccole fissazioni o manie non è di per se indice di una patologia in corso, perché, anche se con poco piacere, la persona riesce comunque a rinunciare al suo comportamento abituale senza grosse difficoltà. Come riconoscere un maniaco del controllo (per starne alla larga) Maniaco del controllo ? Disturbo ossessivo compulsivo di controllo (Checking) Chi soffre di un Disturbo ossessivo compulsivo di controllo ha paura di essere responsabile, per propria negligenza, di eventi terribili (ad esempio, incendi o furti), di poter far del male a se stesso o alle altre persone.
Le persone con disturbo ossessivo compulsivo non possono controllare queste ossessioni e compulsioni.
La maggior parte delle volte sono i rituali che finiscono per controllare l’individuo. Ad esempio, se le persone sono ossessionate da germi o sporco, essi possono sviluppare un rito come la mania di lavarsi le mani più e più volte. A differenza di altri disturbi il DOC si manifesta con sintomi e fenomeni eterogenei.
Se vivi con un maniaco del controllo , cerca di risolvere il problema in modo strategico e attento. Non devi restare sotto il suo controllo , ricorda che hai il diritto di fare quello che vuoi. I sintomi sono pensieri o, più spesso, immagini relative a scene in cui la persona attua comportamenti indesiderati e inaccettabili.
Questi sono privi di senso, pericolosi o socialmente sconvenienti (aggredire qualcuno, avere rapporti omosessuali o pedofilici, tradire il partner, bestemmiare, compiere azioni blasfeme, offendere persone care, ecc.). Se dovessi riconoscerti in qualcuna di queste caratteristiche, o hai sovrapposto questi tratti caratteriali a qualcuno che ti sta intorno, probabilmente hai riscontrato i primi, e più evidenti, sintomi di quelle che, in psicologia, vengono denominate come manie di controllo. Naturalmente ci sono casi in cui il bisogno di controllo è una spia di problemi più gravi come i disturbi d’ansia e di alcuni disturbi di personalità: in casi come questi è bene rivolgersi ad uno specialista.
Ma nei casi meno gravi puoi mettere in atto alcune strategie per imparare a limitare la mania di controllo. Nei casi più gravi il bisogno di controllo diventa il perno sintomatologico dei Disturbi d’Ansia e di alcuni Disturbi di personalità. Nel disturbo bipolare di tipo i pazienti non manifestano episodi di mania veri e propri, risultando così ipomaniaci e non presentando sintomi psicotici.
Anche la funzionalità a livello della vita quotidiana non viene compromessa, al contrario di quanto accade in pazienti affetti da mania. Il problema è che il bisogno di controllare invade l’altro, che sentendosi soffocato, può reagire con un’esplosione di rabbia. Di solito il maniaco del controllo non si rende conto di avere quest’ansia, solo quando giungono altri stimoli riescono ad uscire da questa mania. Mania del controllo e uomini di valore.
Ma con uomini del genere di certo non si può essere felici. Si può solo esercitare la mania del controllo. Un uomo equilibrato che ha un minimo di interesse per te, è in grado di tollerare la tua mania di controllo per un tempo limitato. Queste sono grossomodo tutte le mie manie giornaliere, il problema è che se non le compio mi viene un senso di ansia o angoscia schiacciante nel petto e quella fissa diventa una calamita, un gesto che DEVO fare per forza. Per quanto riguarda invece il controllo ho anche qui parecchi esempi.
Essi sono sintomi subdoli, difficili da riconoscere come tipici della schizofrenia, similmente a quanto visto per i sintomi negativi. Il disturbo bipolare è caratterizzato dal passaggio ricorrente da mania (umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile) alla grave depressione, nonostante molti pazienti abbiano una predominanza dell’uno o dell’altro. Parlare di questo disturbo senza filtri però si può ed è molto più comune di quello che pensiamo. Charlotte, la 21enne intervistata da Broadly dice di aver superato le sue manie di controllo del partner e ora vive la sua relazione con serenità e fiducia.
Da qui partono i comportamenti di verifica, di controllo , le richieste di chiarimento, che peggiorano la situazione perché introducono nuovi elementi, i quali possono in teoria essere tutti altre fonti di dubbio logico. Soffro di doc da controllo da una eternità, mi ricordo quando circa anni fa avendo i mobili nuovi a casa, passavo i pomeriggi a controllare che non li avessi rovinati con graffi,centimetro per centimetro, poi, come te ho sempre avuto dubbi sui soldi del resto ricevuti, su quante banconote ero io a dare, e mai convinto che i conti tornassero.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale per il disturbo bipolare si basa inizialmente sulla psicoeducazione al disturbo bipolare, alle fasi, ai sintomi , agli aspetti prognostici, ai farmaci, e prevede schede di automonitoraggio di alcuni sintomi chiave come il sonno, l’umore, etc. Poi si rifà più propriamente alle tecniche della terapia. Bisogno di controllo , ansia, bisogno di gestire ogni situazione.
Tra i vari argomenti trattati dallo Studio Psicologico Milano con la counselor professionista Dr. Francesca Minore, qui ci interessa esplorare le ragioni che determinano il disagio e le soluzioni per risolverlo.
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