martedì 26 febbraio 2019

Disfagia da reflusso

Dopo un mese, mi è stato consigliato di fare una gastroscopia dalla quale è stata riscontrata: “una malattia da reflusso gastroesofageo con discreta ipocontinenza cardiale. Hp negativo – Cardias in sede beante e moderata ipocontinenza con reflusso in corso di esame. Esiste inoltre una sintomatologia particolare che, seppur ricollegabile alla malattia da reflusso è atipica.


Difficoltà a deglutire ( disfagia ): circa una persona su con la malattia da reflusso gastroesofageo ha problemi a deglutire ( disfagia ). Può verificarsi se l’acido dello stomaco causa lesioni all’esofago, comportando un restringimento dell’esofago e rendendogli difficile deglutire del cibo. Ho inoltre bruciore alla gola e, talvolta, senso di vuoto allo stomaco e acidità.

Ho già avuto in passato reflusso gastroesofageo, eliminato totalmente dopo qualche mese di cura, che però, a differenza di adesso, non era esordito con disfagia ma piuttosto con nausea e vomito. Improvvisamente negli ultimi giorni ho riscontrato una forte difficoltà nella deglutizione ed al pronto soccorso mi hanno detto che questa disfagia potrebbe essere causata dal reflusso , prescrivendomi lansoprazolo 15mg ogni mattina. Di mia iniziativa ho anche comprato Esoxx e sto cercando di mangiare solo ciò che non interferisce con il reflusso. Grazie ora mi sento più tranquilla.


La saluto cordialmente. L’ esofagite di Barrett è una delle forme più gravi di degenerazione della mucosa dell’esofago dovuta a reflusso. Il reflusso gastroesofageo è una condizione cronica, ricorrente, che colpisce quasi un terzo della popolazione degli Stati Uniti. La malattia da reflusso gastroesofageo (gastroesophageal reflux disease, GERD) è caratterizzata da sintomi cronici o da complicanze provocate dal movimento in senso retrogrado nell’esofago del contenuto gastrico.


La disfagia crico-faringea è la sensazione di notevole difficoltà nel deglutire localizzata alla base del collo.

Ansia e stress possono contribuire ad acuire la sintomatologia. Può essere o meno dolorosa. E causata dalla stenosi dell’esofago o da suoi problemi di motilità. L’infiammazione dell’esofago provoca l’ alito cattivo. La disfagia è una sintomatologia complessa che può portare a conseguenze pericolose come la malnutrizione, la disidratazione, la sindrome da all’allettamento e la polmonite ab ingestis.


Per questi motivi la disfagia è presa molto seriamente in ambiente sanitario e la sua cura e riabilitazione sono di fondamentale importanza. Nel tempo, la disfagia può anche causare sintomi quali perdita di peso e infezioni ripetute al torace. La disfagia è un sintomo (quindi è scorretta la locuzionbe sintomi della disfagia ) che caratterizza numerose condizioni e patologie. Dai dati presenti in letteratura si rileva che la disfagia è una condizione presente nel fisiologico processo di invecchiamento in circa un quinto della popolazione la cui età è superiore a anni. Diagnosi malattia da reflusso gastroesofageo La diagnosi della malattia da reflusso gastroesofageo va fatta con la gastroscopia e l’ecografia dell’addome superiore, per escludere lesioni.


Ma talora bisogna effettuare anche una pH-metria o pH-impedenziometria esofagea. Disfagia , episodica, Malattia da reflusso gastroesofageo Sintomo: le possibili cause includono Malattia da reflusso gastroesofageo, Neoplasia esofagea maligna, Dispepsia. Controlla lelenco completo delle possibili cause e condizioni ora!


Parla con il nostro Chatbot per restringere la ricerca. Questi sintomi possono divenire più frequenti in caso di esofagite, cioè di un’infiammazione dell’esofago, e possono essere accompagnati da altri “segnali”, quali disfagia , cioè difficoltà a deglutire, tosse stizzosa, farigolaringite e addirittura asma. Prevenire la tosse da reflusso è possibile, allo stesso modo con cui si previene il reflusso gastroesofageo. Ecco i consigli utili: Seguire una dieta sana ed equilibrata. Ridurre al minimo indispensabile o eliminare il consumo di alcool, cibi piccanti, cibi troppo speziati e altri cibi o bevande che possono favorire l’insorgenza del reflusso.


La disfagia esofagea invece si può risolvere con l’ausilio di farmaci che riducono il reflusso gastroesofageo.

Un’altra soluzione è rappresentata da un intervento chirurgico che favorisce la dilatazione dell’esofago grazie ad un endoscopio, rimuovendo anche l’eventuale presenza di tumori. L’esistenza del reflusso può essere nota al paziente oppure essere asintomatica e quindi del tutto ignota. Non è infrequente, infatti, che la diagnosi di reflusso venga sospettata dall’otorino in base al riscontro negli esami dei tipici segni di infiammazione cronica a carico dell’orofaringe, del rinofaringe e della laringe.

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