Queste criticità durano da decenni e sono più forti proprio nelle aree focolaio del Salento , dove da anni la desertificazione è più evidente che in altre province della Puglia. Questa malattia recentemente ha provocato la perdita di diversi ettari di uliveti secolari nel Salento ed è per questo diventata tristemente famosa. Si tratta di un batterio Gram negativo, che vive e si riproduce all’interno dei vasi xilematici, che permettono il circolo di acqua e sali minerali all’interno della pianta di olivo.
Sono ormai passati due anni da quando una feroce malattia ha cominciato a colpire in maniera inesorabile gli uliveti salentini. Inizialmente non era sicuro che il batterio sia da solo causa della malattia degli ulivi , motivo per cui la malattia è stata chiamata complesso.
Inoltre come concausa viene segnalato l’eccessivo sfruttamento agronomico del suolo, il cui humus si è impoverito. Un professore dell’Università di Bari è arrivato a teorizzare l’istituzione di un museo degli ulivi monumentali: dopo l’espianto di tutti gli alberi, ha detto, ne lasceremo una cinquantina, giusto per ricordare com’era il Salento fino ai primi anni del Ventunesimo secolo”. Piazzasalento è una testata giornalistica iscritta al Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 6. Salento infestati dalla pericolosa malattia degli ulivi Xylella.
Salento con gli ulivi colpiti dalla Xylella, malattia pericolosa delle piante che spesso ha un esito letale. Gli ulivi secolari sono un patrimonio unico di questo territorio. In questo articolo, ho deciso di riassumere alcune tra le principali malattie dell’olivo.
Voglio darti tutti gli strumenti per riconoscerle in tempo, in modo da poter intervenire quanto prima.
Riconoscerle nel minor tempo possibile ci aiuta ad intervenire prima che la malattia prenda il sopravvento e possa così portare alla mancata raccolta. Tuttavia anche l’ ulivo ha le sue malattie , procurate da una serie di elementi, tra cui insetti e funghi che ne compromettono la crescita e lo sviluppo in alcuni casi, mentre in altri ad essere danneggiato è il frutto, con la conseguente scarsa o pessima qualità dell’olio che se ne ricava. In seguito al responso del personale incaricato dal Comune di Lecce , si è provveduto a capitozzare tutte le branche e alla pulizia dei rami. L’agronomo Giovanni Melcarne, inoltre, ha effettuato innesti di leccino per tentare di far sopravvivere l’ ulivo alla malattia. Non ha mai visto nulla di simile.
Sintomi che vanno al di là delle sue stesse conoscenze. Sull’ ulivo – spiega Pantaleo Piccinno - il Salento stava ritrovando le sue radici e la sua cultura grazie anche a una nuova imprenditorialità. L’olio del Salento aveva raggiunto un primato italiano”. A livello nazionale, la Puglia è la prima regione, con circa 1mila tonnellate di olio di oliva prodotte annualmente.
Fatto Quotidiano dalla Regione Puglia. LECCE - Ben interventi dei vigili del fuoco nel solo mese di luglio per sedare gli incendi di ulivi scoppiati in provincia di Lecce. Una corsa febbrile anche per ragioni di sicurezza nelle aree rurali del Salento che ha visto andare in fumo 1. Una grave malattia ha interessato gli ulivi pugliesi, soprattutto quelli del basso Salento : il CoDiRo, ovvero “Complesso del disseccamento rapido degli ulivi ”. Ecco perchè quasi tutta la natura e l’umanità è “colpita” da infinite malattie. Malattie olivo: rimedi efficaci contro fumaggine, occhio di pavone, rogna, cocciniglia, mosca dell’olivo e altre infestazioni.
L’olivo è un protagonista della flora mediterranea. E’ una pianta molto amata in Italia, tanto che anche chi non ha un giardino prova a coltivarla in vaso ( ulivo in vaso, come coltivarlo).
Avviciniamoci agli ulivi del Salento ed ascoltiamo quello che hanno da dirci, come si faceva anticamente con i saggi. Il Ministro Martina, assieme alla Regione, ha invitato da Lecce gli agricoltori ad arare le proprie terre, concludendo poi che in effetti non si taglierà un milione di ulivi , ma forse “solo 35. Cifra poi smentita dallo stesso Commissario Silletti, che ha parlato di un monitoraggio in corso, di potature e sfrondature.
Una partita complicata, tanto da portare il Consiglio dei Ministri, il febbraio, a proclamare lo stato di emergenza, che sarà gestito da Giuseppe Silletti, comandante del Corpo Forestale in Puglia.
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