mercoledì 16 marzo 2016

Dieta azotemia

Innanzitutto, è indispensabile idratare con costanza l’organismo, garantendogli un buon apporto idrico giornaliero. L’acqua, infatti, è un ottimo alleato in caso di azotemia alta, perché favorisce l’eliminazione dell’urea e, di conseguenza, delle scorie proteiche, attraverso l’urina. Cosa mangiare in caso di azotemia alta. Possono però esserci patologie a carico dei reni, pressione alta, diabete o azotemia.


Se i valori della creatinina nel sangue sono troppo alti, è necessario consultarsi con uno specialista e stare attenti a cosa si mangia. Azotemia alta: sintomi , cause e possibili cure.

L’ azotemia è un indice numerico che sta ad indicare il valore di concentrazione nel sangue dell’azoto che non deriva da proteine. Proviamo a dare insieme uno sguardo ai valori che rientrano in quelli cosiddetti “normali” e quali azioni occorra intraprendere nel caso questi dovessero essere superati ( azotemia alta). Se l’ azotemia è alta, allora i reni non riescono a lavorare come dovrebbero. L’azoto che non deriva dalle proteine viene espulso dai reni tramite l’uretra.


Tale dato è riferito alla concentrazione plasmatica di urea. Altra causa di una azotemia oltre la norma potrebbe essere anche una ridotta assunzione di acqua durante la giornata e di norma basta bere un po’ di più per normalizzare il livello di azotemia. Esiste un farmaco per l’ azotemia alta?


Per abbassare i livelli di azotemia la cosa più importante è seguire una dieta.

Il test dell’ azotemia è consigliato dal medico per poter valutare il corretto funzionamento dei reni. Livelli di azotemia troppo alti o troppo bassi possono dipendere anche da altri fattori come un eccessivo esercizio fisico o una dieta troppo ricca di proteine. L’ azotemia è un valore che indica la quantità di scorie azotate ricavate dalla sintesi delle proteine presenti nel sangue.


La funzionalità dei reni è legata all’ azotemia e permette di verificare quante scorie azotate sono rimaste in circolazione. Da evitare sono tuttavia cibi proteici, come ad esempio la carne, il prosciutto crudo, il salame ed altri insaccati. Quando l’urea si accumula in eccesso nel sangue è possibile dosarla con un esame chiamato azotemia. Per questo motivo la dieta deve ridurre la quantità di proteine introdotte fornendo contemporaneamente il quantitativo minimo necessario al bilancio proteico. Con azotemia si intende la concentrazione di urea nel sangue.


Dal fegato viene rilasciata nel sangue, in seguito filtrata dai reni ed espulsa con le urine. Tra i principali sintomi dell’ azotemia troviamo l’astenia, la perdita di peso, la diarrea, il vomito, la tachicardia e il pallore. Davanti a un sospetto di iperazotemia è bene consultare subito il proprio medico.


Per una dieta accurata sarebbe necessario un consulto medico ma generalmente bisogna evitare o meglio non abusare dei cibi proteici. Cibi con alto tasso di proteine sono dunque carne, pesce ma anche uova, legumi e formaggio. Per quanto riguarda, invece, i cibi consigliati essi sono cereali, frutta e verdura.


Un livello di azotemia alto è, di norma, la conseguenza di una dieta alimentare fortemente sbilanciata a favore delle proteine che sono poi quelle a determinare la produzione di scorie azotate. Questo è uno dei motivi per cui certe diete estreme sono del tutto sconsigliate. I sintomi dell’ azotemia alta sono molti e comprendono l’astenia, il pallore, il dimagrimento eccessivo, il vomito e la diarrea.


Il quadro può essere accompagnato anche da altre manifestazioni, come la tachicardia, l’aumento della pressione sanguigna, il tremore e una ridotta produzione di urina.

Anche l’ azotemia bassa è una condizione che si può verificare, anche se con un’incidenza inferiore e che, come vederemo, presenta cause molto differenti tra loro. Un simile apporto calorico deve essere garantito aumentando, rispetto alla dieta di un soggetto sano, le percentuali di carboidrati e di lipidi nella dieta.

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