mercoledì 2 marzo 2016

Nevrotico ossessivo

Le coazioni e le ossessioni sono derivati pulsionali, oppure esprimono tendenze anti istintuali? La risposta, come in tutte le cose complesse, è che il sintomo ossessivo esprime sia la pulsione, sia la difesa da essa. Il fatto è che la pulsione del nevrotico ossessivo non è né lecita, né realistica. L’idea di base e che il disturbo nel caso specifico sia di tipo nevrotico. L’approccio alla nevrosi ossessiva è quindi rimasto saldamente ancorato ai concetti metapsicologici della tradizione classica, mentre si è assistito a sempre più sottili quanto utili distinzioni in ambito clinico-diagnostico fra nevrosi ossessiva propriamente detta, manifestazioni ossessive, carattere ossessivo , tratto e stile ossessivo.


Il termine ossessivo quindi si riferisce a quelle persone che presentano un persistente stato di allerta legato alla esagerata preoccupazione di evitare un rischio o una responsabilità.

Non il dubbio cartesiano che è generatore dell’esistenza del soggetto ma, al contrario, il dubbio omicida, il dubbio che dice: “Vedi non sai bene cosa stai dicendo”. Disturbo ossessivo - compulsivo. Persistente intrusione di pensieri estranei e indesiderati (ossessioni) e di azioni la cui necessità è irresistibile (ad esempio lavarsi le mani, controllare la chiusura dei rubinetti del gas ecc.) e la cui ultimazione, spesso ritualizzata, comporta una momentanea riduzione dell’ansia. L’ ossessivo vive di logica, nella razionalità e nell’ordine, concetti che mal si miscelano alle emozioni. E’ molto formale nelle relazioni , educato e corretto al punto da risultare giudicante, critico, controllante e punitivo nei confronti di coloro che non rientrino negli schemi.


Nel paziente nevrotico si possono osservare anche fobie (paura eccessiva di parlare in pubblico, degli spazi aperti, degli insetti ecc.) o comportamenti ossessivo -compulsivi (es. continuare a lavarsi le mani). Il pensiero ossessivo è sostanzialmente una idea che irrompe nella coscienza, e che non si può controllare. Le facoltà razionali dell’io non sono in grado di respingerle, e l’idea sgradita diventa cosciente.


Sintomi e tratti caratteristici della nevrosi ossessiva (o disturbo ossessivo - compulsivo ) La nevrosi ossessiva tende a nutrirsi di dubbi.

I pazienti, infatti, temono che una cosa possa verificarsi e impiegano ogni briciola delle loro forze interrogandosi su cosa fare per evitare la catastrofe, mantenere il controllo e sfuggire al pericolo. Nevrosi ossessiva: il “disturbo ossessivo compulsivo ” è il disturbo centrale di questa forma di nevrosi , e consiste nella presenza ripetitiva dei medesimi pensieri e ricordi angoscianti, tristi e avvilenti, e nella pratica di azioni ripetitive svolte nell’arco della giornata, fungendo da “rituali”. I momenti in cui si richiede un nuovo adattamento psicologico potrebbero essere quelli che facilitano un attacco di nevrosi. La vita di chi soffre di nevrosi ossessiva compulsiva (DOC).


Il nevrotico è malato perché non ha coscienza dei propri problemi. Le cause principali del disturbo ossessivo - compulsivo si trovano nel trauma mentale improvviso. In questo caso, un adulto non è nemmeno in grado di valutare cosa è successo.


Più precisamente, una certa situazione potrebbe non essere così seria, ma il bambino ha stampato questo ricordo per molto tempo. Ma non aver paura della malattia, perché con una tempestiva diagnosi di nevrosi guarita con successo. Con un flusso facile, puoi fare a meno di osservare la routine quotidiana, alternando riposo e piccoli carichi, corretta alimentazione e assunzione di sedativi e preparati a base di erbe. Il disturbo ossessivo compulsivo è inserito nel all’interno della categoria dei disturbi d’ansia, insieme al disturbo da attacchi di panico, le fobie, il disturbo post-traumatico da stress ed il disturbo d’ansia generalizzato.


In un ulteriore ricerca dei significati, il rituale nevrotico-ossessivo avrebbe uno spes­ sore metaforico o metalinguistico, nel senso che il signifi­cato va ricercato, al di là dei meccanismi emergenti ed ap­ parenti, in un appello alla morte sovrana, che è in ogni an­goscia, giacché ogni angoscia è angoscia di morte. Eziologia dimenticata del disturbo ossessivo - compulsivo Vorrei che il Lettore capisse che, per trovare la causa di questo disturbo, come succede per gran parte delle malattie psicosomatiche, ci si deve concentrare sui traumi psicologici che hanno portato alle fissazioni o alle false percezioni del paziente più che su qualsiasi altra cosa. Si ha così il tema dell’exploit.


L’ ossessivo si assoggetta docilmente al proprio dovere, fa il proprio lavoro, esegue senza discutere i compiti più duri e più spossanti. Il lavoro è potente nell’ ossessivo – dice Lacan – perché è svolto con diligenza per liberare il tempo dalla grande vela, che sarà il tempo delle vacanze. Approfondendone l’evoluzione, si scopre che la diagnosi di Nevrosi Ossessiva ha una lunga storia alle spalle. Tutti i clinici sanno bene come il nevrotico ossessivo e il paranoico condividano un tratto comune, ovvero la passione assoluta per il pensiero.


Potrebbero essere espressione di uno stato nevrotico disturbi come l’ansia, l’attacco di panico, la fobia, la somatizzazione, l’ipocondria o il disturbo ossessivo compulsivo.

Nelle nevrosi l’esame di realtà e l’Io hanno un buon funzionamento pertanto le persone sono consapevoli delle proprie difficoltà. In molte delle manifestazioni ossessivo -compulsive , di tipo dubitativo, basate sul timore di non avere eseguito correttamente atti comuni della vita quotidiana, come per esempio chiudere il gas , la luce…, non esiste una situazione traumatica da cui trae origine il meccanismo nevrotico. Se sono in bagno e non le rispondo inizia a guardare se sono ancora vivo dal buco della serratura.


Chissà quante volte mi avrà visto col cazzo in mano.

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