mercoledì 6 maggio 2015

Calazio dieta alimentare

Trova più Diete Alimentari. La dieta contro il calazio prevede il consumo di tanta frutta e verdura di stagione (almeno cinque porzioni al giorno), olio extravergine d’oliva, alimenti ricchi di Omega (frutta secca e pesce azzurro), cereali integrali e legumi. Largo spazio anche a due antisettici naturali: la curcuma e l’aglio. Oltre all’alimentazione sana, bilanciata e priva di alimenti grassi e molto conditi, vi sono dei metodi semplici e naturali in alternativa alle pomate oftalmiche, spesso molto costose e inefficaci.


Il calazio di solito più che dolore provoca fastidio o prurito e per combattere questi sintomi il rimedio migliore è il calore.

La dimensione del calazio varia: può essere piccola (tipo un grano di miglio) oppure più grande, fino ad arrivare a gonfiori talmente consistenti da causare la chiusura della palpebra. Generalmente il calazio è legato a disordini alimentari , soprattutto al consumo eccessivo di insaccati, dolciumi, ecc. Calazio : cause, sintomi , cure, alimentazione e rimedi naturali. Leggi anche: Classifica dei cibi con maggior quantità di grassi esistenti. Ma qual è la causa del calazio ? Di calazio possono soffrire sia adulti che bambini ed è un fenomeno abbastanza frequente.


In tutti i casi, è bene evitare di sfregarsi l’occhio, per non peggiorare la situazione e per non infiammare tutta la zona palpebrale.

Mio marito (anni) è afflitto da calazi ricorrenti e attualmente ne ha uno sulla palpebra superiore che gli da molto fastidio ormai da mesi. Si presenta come una piccola tumefazione di forma circolare a livello della palpebra. Anche lo stress o un’alimentazione non corretta contribuiscono all’insorgenza del calazio. Ci sono cibi che favoriscono la produzione di ormoni che portano a produrre molto sebo e che quindi affaticano il lavoro delle ghiandole di Meibomio.


Il troppo carico di lavoro potrebbe facilitare l’ostruzione del dotto escretore. Il calazio , invece, è un accumulo di materiale all’interno della palpebra, causato dall’ostruzione di una ghiandola sebacea. Il piccolo nodulo (cisti) che si forma può avere dimensione molto variabile, da appena visibile al volume di circa un pisello o più.


Buon giorno, mia figlia di anni, da circa un anno, soffre di calazi all’occhio sinistro. I disturbi le si sono. In questo caso serve maggiore attenzione rispetto al calazio perché l’ orzaiolo è altamente infettivo. Quando si avvertono i primi sintomi dunque è necessario fare molta attenzione a non contagiare anche le altre persone, utilizzando asciugamani e fazzoletti personali. Si deve tamponare e non fregare il calazio in modo da lavare bene la parte e quindi con un bastoncino che si usa generalmente per pulire le orecchie o una piccola garza sterile, bagnare più volte al giorno il calazio con un buon olio di oliva.


Queste ghiandole sono dotate di un canalino di escrezione, visibile sul bordo della palpebra, che può ostruirsi causando un accumulo di secreto e conseguente formazione del calazio. Si tratta di un fastidio di tipo non infettivo dovuto a un’errata o assente espulsione di pus e secrezioni lipidiche, di norma utili a lubrificare l’occhio, al contrario di quanto capita con l’ orzaiolo che può essere invece causato da batteri o virus. Il calazio è un disturbo che può colpire sia la parte interna che esterna dalla palpebra.

Dunque, il calazio è una vera e proprio patologia dell’occhio, visto e considerato che nel resto del corpo non vi sono ghiandole assimilabili a quella che è, suo malgrado, protagonista del nostro approfondimento di oggi. Ma che cosa è, nel dettaglio, il calazio ? Con un orzaiolo interno, di solito dolore e gli altri sintomi sono più gravi rispetto a un orzaiolo esterno. Dolore, arrossamento ed edema tendono a comparire sotto alla palpebra. Talvolta, l’infiammazione è grave e può essere accompagnata da febbre o brividi. Quali sono gli alimenti che danno più frequentemente intolleranza?


Si usa un veloce test, il breath test, per fare diagnosi. In casi più gravi, invece, potrà durare anche mesi. Bere acqua a volontà favorisce l'eliminazione delle tossine.


Come si cura il calazio ? Anche se avere un orzaiolo non risulta essere un’esperienza particolarmente piacevole, poiché può essere fastidioso o addirittura doloroso, il primo consiglio utile per una pronta guarigione è quello di non schiacciare l’ orzaiolo come se fosse un brufolo! Nelle prime ore che seguono l’intervento, è possibile che si manifestino sintomi e segni quali gonfiore palpebrale, dolore, fastidio, bruciore e sensazione di corpo estraneo nell’occhio.

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