giovedì 7 maggio 2015

Cibi che creano acidità

L’ acidità del cibo dipende dal suo pH. Quest’ultimo è ciò che determina il pH degli alimenti, suddivisi in acidi e alcalini. Acidità di stomaco: la dieta migliore.


Qualsiasi sia la causa, il primo rimedio in assoluto contro l’ acidità di stomaco è la dieta e lo stile di vita. Quando questo fastidio diventa persistente, prova a rispettare queste semplici regole dietetiche, per contrastarlo rapidamente e ridurre la secrezione gastrica acida. Questo vale anche per le malattie autoimmuni.

Ma vediamo un po’ che cosa significa cibi alcalini e cibi acidificanti. A seconda delle loro caratteristiche nutrizionali, tutti i cibi possono essere classificati in alcalini o acidificanti. Il metro attraverso il quale si può misurare l’alcalinità o l’ acidità dei cibi è il pH. I cibi vanno consumati a crudo, lessati o cotti a vapore. Inoltre i pasti devono essere leggeri e poco sostanziosi ma frequenti, basati su alimenti di facile digestione.


Buona regola è mangiare lentamente, masticando a lungo il cibo : non va infatti dimenticato che il primo passo di una buona digestione comincia proprio in bocca. Il livello di pH corretto per godere di buona salute va da a 45. Alcuni cibi possono causare bruciore di stomaco, ma potete comunque avere un’ampia scelta di alimenti a disposizione.


Quantità eccessiva di cibo Il primo aspetto da tenere in considerazione, se volete contrastare la sensazione di bruciore allo stomaco, non è tanto il tipo di cibo , bensì la quantità dello stesso che consumate ad ogni pasto.

Vediamo, dunque, quali sono i cibi acidificanti e come limitarne il consumo nell’alimentazione quotidiana. Cibi acidificanti quali sono. Come abbiamo visto, preservare il delicato equilibro tra acidità e alcalinità è fondamentale per prevenire l’insorgenza di stati patologici a che gravi e di varia origine.


Forse questo già lo immaginavate, in ogni caso non fa mai male ripeterselo: i cibi grassi e fritti sono pericolosi per la salute. Non esegerate nel consumarli. Provocano infatti disturbi metabolici e sovrappeso, oltre che sviluppare dipendenza.


Esagerare con questi cibi significa stimolare i processi infiammatori, aumentando gli episodi di pesantezza allo stomaco e di acidità. Insaccati e cibi in scatola. Tanto gli insaccati quanto i cibi in lattina spesso sono pieni di additivi che aiutano a mantenerli freschi, ma che hanno l’effetto di aumentare il pH del sangue e dello stomaco.


Regolare i propri “comportamenti scorretti” è fondamentale per diminuire i rischi di acidità di stomaco. Ci sono alcuni alimenti caldi e riscaldanti che possono creare infiammazione. Fai molta attenzione a non fare un uso quotidiano di semi oleosi. Sono quei cibi , o meglio alcune combinazioni di alimenti, che allungano e appesantiscono la digestione, creano fermentazione intestinale (disbiosi), eruttazioni, pirosi, meteorismo, presenza di gas nello stomaco.


Il segreto per convivere con gastrite, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è inserire nella propria dieta il giusto mix di cibi e bevande. In questa guida abbiamo suddiviso diversi cibi e bevande comuni in base alla loro tendenza a. Per quanto riguarda i legumi, la maggior parte di questi sono alimenti acidi, soprattutto se secchi. In particolare rientrano tra i cibi acidi fagioli, lenticchie, ceci, fave. Cereali, pasta, patate e legumi sono in genere cibi ben digeribili e consigliati in una dieta contro il bruciore di stomaco e la gastrite.


Ecco tanti consigli su cosa mangiare e bere se si soffre di questo disturbo.

Mentre vi sono persone che soffrono di bruciori di stomaco dopo aver consumato cibi piccanti, altre al contrario ne traggono sollievo. Il cibo piccante può influire sui livelli di acidità dello stomaco e favorire il reflusso gastrico. Agrumi, caffè: cibi che possono scatenare il bruciore di stomaco. Controllate anche le porzioni, cibi che creano acidità allo stomaco. Molti cibi invece tendono a gonfiare lo stomaco producendo gas intestinali e favorendo la fermentazione, ad esempio i broccoli, ceci, fagioli, lenticchie.


Meglio assumerli con parsimonia accompagnandoli ad alimenti leggeri. Anche i carboidrati, se assunti in modo sbagliato, creano gonfiore e nei soggetti più sensibili anche un’intolleranza.

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