Se si nota un rigonfiamento della pelle posta sulla stessa palpebra , come se sotto la cute ci fosse una specie di pallina, si tratta di calazio esterno. Quello interno, per essere precisi, si forma sotto la palpebra e cioè nella parte interna. Gonfiore e arrossamento della palpebra , dolore, secrezione e infiammazione della congiuntiva. Come intuibile, in altri casi il calazio non rimane così indifferente e innocuo, ma inizia ad assumere dimensioni crescenti e tali da rendere difficoltosa la chiusura della palpebra o, peggio, provocando un astigmatismo.
Un calazio non è un tumore e non provoca cambiamenti permanenti nella vista.
Che cos’è il calazio ? Questa ciste, si forma all’interno della palpebra superiore o inferiore e di norma non è infettiva. Calazio palpebra inferiore. Quando si forma un calazio sulla palpebra inferiore si può iniziare a curarlo con l’assunzione di antibiotici per via orale in aggiunta all’utilizzo del collirio antibiotico Colbiocin o delle pomate Tobadrex o Betapiotal.
Il calazio può essere rimosso in due modi, a seconda delle dimensioni della cisti. Come si forma il calazio della palpebra ? Un calazio del margine palpebrale, a carico dello stesso con la forma di una propaggine appuntita. In alcuni casi più calazi possono comparire contemporaneamente, si tratta di calaziosi.
La dimensione del calazio varia: può essere piccola (tipo un grano di miglio) oppure più grande, fino ad arrivare a gonfiori talmente consistenti da causare la chiusura della palpebra. Generalmente il calazio è legato a disordini alimentari, soprattutto al consumo eccessivo di insaccati, dolciumi, ecc. Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.
In generale uno dei rimedi principali per sconfiggere il calazio è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano. Il calazio si riconosce per il rigonfiamento all’interno o sul bordo della palpebra ed è generalmente indolore. Si tratta di un fastidio di tipo non infettivo dovuto a un’errata o assente espulsione di pus e secrezioni lipidiche, di norma utili a lubrificare l’occhio, al contrario di quanto capita con l’orzaiolo che può essere invece causato da batteri o virus.
Il calazio è un disturbo che può colpire sia la parte interna che esterna dalla palpebra. Le cisti della palpebra non sono invece correlate allo stile di vita, solo per il calazio , a volte, gli stimoli alla sua formazione possono essere legati a disturbi alimentari o gastroenterici in pazienti con predisposizione a sviluppare calazi, aggiunge la specialista. Il trattamento chirurgico. Tumori palpebrali: per un intervento così delicato e non rischiare danni estetici o funzionali, rivolgiti all’ultra specialista della palpebra. Tipici di blefariti, seborrea e acne rosacea, i calazi si distinguono facilmente dalle altre patologie oculari per la formazione di piccole cisti in corrispondenza della ghiandola coinvolta nell.
Esiste poi il “ calazio palpebrale” che si forma sul margine della palpebra e quindi sembra una punta allungata della palpebra stessa. Se il calazio non guarisce spontaneamente, come avviene nella maggior parte dei casi, ma anzi tende a cronicizzarsi, può ingrandirsi fino a un centimetro provocando conseguenze e complicazioni. La calazio si manifesta, appunto, con un granuloma, che può riguardare sia la palpebra superiore sia quella inferiore , accompagnato da gonfiore più o meno esteso, arrossamento, fotofobia, secrezione di liquido, infiammazione della congiuntiva e visione annebbiata.
L’orzaiolo è un’infiammazione acuta delle ghiandole sebacee della palpebra (quasi sempre le ghiandole di Zeis o di Moll) generalmente causata da infezione batterica determinata dal batterio Staphylococcus aureus.
L’infiammazione si rende evidente con una tumefazione arrossata e dolorosa sul bordo della palpebra superiore o inferiore. Una condizione infiammatoria acuta diffusa all’interno di alcune ghiandole, definita blefarite posteriore o meibomite, che può svilupparsi sulla palpebra superiore o inferiore e può scomparire senza trattamento. Il bozzo che caratterizza il calazio è causato da un blocco nella ghiandola meibomiana sulla palpebra. Un calazio è un piccolo gonfiore, generalmente indolore, che appare sulla palpebra. Le giandole di questo tipo producono olio in eccesso sia nella palpebra superiore sia in quella inferiore.
Certe persone sono maggiormente soggette rispetto ad altre di avere il calazio.
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