venerdì 20 luglio 2018

Collirio calazio

Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore. Il calazio poi viene isolato mediante l’applicazione di una particolare pinza. Il chirurgo esegue una incisione sulla cute della palpebra fino a raggiungere il lipogranuloma. Una volta asportata questa pallina che formava il calazio , bisogna procedere con l’eliminazione del tessuto circostante per evitare di lasciare qualche secrezione.


Usare ed assumere tutti i colliri ed i farmaci prescritti dal medico per prevenire infezioni e dolori. L’occhio operato per la calazio potrebbe essere protetto da una garza che può essere rimossa dopo 5-ore dall’intervento.

La luce intensa può dare molto fastidio per i primi due giorni. In generale uno dei rimedi principali per sconfiggere il calazio è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano. Calazio interno ed esterno. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.


Per poter prevenire eventuali infezioni si applicano nei giorni successivi all’intervento delle gocce di collirio che contengono antibiotici o pomate da porre sulla parte operata, anch’esse a componente antibiotica. Infine, ricordiamo come generalmente l’occhio andrà a protetto da un tampone e bendato. L’ orzaiolo è una condizione patologica molto comune che può colpire i nostri occhi e che può essere trattata con dei farmaci solo sotto prescrizione medica.


Oggi andremo a vedere insieme che cos’è l’ orzaiolo e quali sono i trattamenti utilizzati per curare questo problema e quali sono i principi attivi che sono presenti nelle pomate oftalmiche per l’ orzaiolo.

Agitare prima dell’uso. L’unguento può essere usato al posto del collirio la sera prima di coricarsi. Se consideriamo poi la genesi del calazio legata al malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio con produzione di lipidi con alto punto di fusione e facile infestazione batterica, ed in genere del ruolo dei problemi infiammatori palpebrali nella comparsa dei fenomeni infiammatori della superficie oculare, è particolarmente utile l’uso.


Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Un orzaiolo è generalmente causato da un’infezione stafilococcica. A volte, il soggetto presenta anche blefarite (infiammazione dei margini palpebrali). Alcuni possono contrarre uno o due orzaioli nel corso della vita, ma altri li sviluppano ripetutamente. Tale situazione può verificarsi quale conseguenza della cronicizzazione di un orzaiolo interno.


All’inizio infatti un calazio può non essere distinguibile da un orzaiolo. Dopo alcuni giorni, l’infiammazione acuta si risolve ma appare una massa tondeggiante, indolore, a lento accrescimento nella palpebra. Posologia e modo di somministrazione.


Collirio : La posologia è di 1-gocce 4-volte al giorno, o secondo prescrizione medica. Al trattamento dell’ orzaiolo si procede con l’applicazione di impacchi caldi o nei casi più gravi con l’incisione del bordo palpebrale. Dal punto di vista farmacologico la terapia consiste nella applicazione di pomate o colliri antibiotici. L’ orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente. Se un calazio tende a ripresentarsi in una persona anziana, è necessario considerare queste ultime condizioni.


Nei bambini una recidiva di calazio tende invece ad associarsi ad una congiuntivite virale. Il calazio è un disturbo comune le cui esatte incidenza e prevalenza non sono note.

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