In molti casi la febbre è l’unico sintomo, alcuni bambini possono avere la gola leggermente arrossata o un leggero raffreddore, essere stanchi e irritabili. Dopo tre giorni la febbre cessa e compare una eruzione cutanea sul corpo che di solito ha inizio da torace, schiena e addome, per poi diffondersi alle braccia e al collo. Malattie esantematiche nei bambini. Le malattie esantematiche sono tra le più comuni patologie che possono colpire i bambini , dal morbillo alla scarlattina fino a quelle meno conosciute, possiamo provare ad informarci per riuscire a riconoscerle e curarle nel modo appropriato.
Febbre e malessere scompaiono in 3-giorni, le ulcere in bocca nel giro di settimana, mentre le vescicole possono persistere anche per giorni.
Non vi sono complicazioni: qualche problema può talora derivare dal fatto che il bambino ha difficoltà a bere per il dolore alla bocca. E’ un’infezione della pelle molto contagiosa. Colpisce per lo più i bambini e si presenta con bolle rosse e piene di siero, pruriginose, localizzate in prevalenza su viso (bocca e naso), mani, braccia, gambe e genitali.
Le bolle possono scoppiare e in tal caso si formano croste giallo-marrone. Lupus eritematoso sistemico (LES). Mia figlia, di sedici mesi, ogni tanto presenta (soprattutto al mattino appena alzata) delle bolle sulla pelle simili alla reazione da puntura di zanzara, anche se molto più piccole.
In pratica si tratta di una chiazza rossa con al centro una bollicina bianca del diametro di mezzo millimetro.
Coxsackie: questa malattia colpisce mani e piedi e comporta la fuoriuscita di diverse bolle rosse che non prudono, accompagnate dalla febbre. Talvolta le bolle possono venire anche ai glutei e alle mani. La trasmissione avviene per via aerea (tosse, starnuti) o per contatto, per questo è bene far lavare spesso le mani ai bambini. In generale le bolle sulla pelle non lasciano cicatrici visibili a posteriori. La terapia da seguire nel caso delle bolle sulla pelle varia comunque a seconda delle cause che hanno scatenato questa reazione cutanea, in linea di massima sarebbe meglio, come per ogni cosa, prevenire la formazione delle bolle sulla pelle.
In particolare, nei bambini è difficile distinguerla da forme più comuni come la dermatite atopica o l’eczema, mentre nell’adulto la distribuzione in gruppi delle vescicole può essere confusa con la riattivazione dell’infezione da Herpes zoster (più comunemente detto fuoco di S. Antonio). Contro il caldo è utile rinfrescare il bambino con un bagno tiepido, utilizzando un detergente delicato oppure amido o bicarbonato. Se il prurito è diffuso o persiste può servire un antistaminico per bocca su prescrizione medica. Eczema e orticaria nei bambini.
Le macchie che compaiono sulla pelle dei bambini sono spesso dovute a eczema e. Se il bambino porta abitualmente il cappellino l’eruzione può talvolta diffondersi anche sulla fronte o sul cuoio capelluto. Hai bolle di questo tipo sulla schiena , sul volto o su altre parti del corpo? Il sintomo - Vescicole - è tipico di malattie, condizioni e disturbi evidenziati in grassetto. Cliccando sulla patologia di tuo interesse potrai leggere ulteriori informazioni sulle sue origini e sui sintomi che la caratterizzano. Brufoli sulla pancia.
Dopo aver eliminato la causa ceretta dei brufoli della pancia è meglio concentrarsi sule relative problematiche in base alla zona.
La pancia indica problematiche virali o batteriche o reazioni allergiche che partono dall’interno dell’organismo. I brufoli sulla pancia possono indicare anche uno squilibrio di zuccheri. I soggetti più colpiti sono quelli con la pelle particolarmente sensibile, come i bambini. Fra gli adulti a soffrirne maggiormente sono gli uomini, specialmente se con qualche chilo di troppo e gli anziani costretti a letto o su una sedia a rotelle.
Spesso non serve ricorrere a terapie specifiche, ma è sufficiente una pomata con ossido di zinco. Essendo provocata da un batterio, non porta gravi conseguenze, neanche se presa in gravidanza. Può però provocare alcune complicazioni, per esempio malattie reumatiche o malattie a carico dei reni. Se il bambino è ancora allattato esclusivamente al seno, si punta il dito addirittura contro il latte materno, nella convinzione che quel che mangia la mamma passi nel latte e scateni le allergie.
Ecco che allora come primo approccio si mette a dieta il bambino (o la mamma che allatta) e si eliminano dalla sua dieta determinati cibi, senza avere elementi concreti per farlo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.