venerdì 18 novembre 2016

Calazio palpebra

Il calazio a volte può essere confuso con l’orzaiolo, che si manifesta come zona di gonfiore sulla palpebra. Il calazio di solito è più lontano dal margine della palpebra rispetto all’orzaiolo e di norma non è molto doloroso. Gonfiore e arrossamento della palpebra , dolore, secrezione e infiammazione della congiuntiva. Il calazio può essere rimosso in due modi, a seconda delle dimensioni della cisti.


Si tratta – in estrema sintesi – di un fastidiosa cisti, o ingrossamento di una ghiandola, che si trova nella palpebra dell’occhio.

Dunque, il calazio è una vera e proprio patologia dell’occhio, visto e considerato che nel resto del corpo non vi sono ghiandole assimilabili a quella che è, suo malgrado, protagonista del nostro. Visto che ho eseguito presso di voi un intervento Lasik il ottobre, vorrei sapere se posso mettere la crema antibiotica (Eubeatal) che già mi aveva prescritto il dott. Calazio palpebra inferiore. Se si nota un rigonfiamento della pelle posta sulla stessa palpebra , come se sotto la cute ci fosse una specie di pallina, si tratta di calazio esterno. Quello interno, per essere precisi, si forma sotto la palpebra e cioè nella parte interna.


Qual è la storia naturale del calazio : che sintomi provoca? Il calazio ha solitamente un esordio acuto con gonfiore, arrossamento e spesso dolore della palpebra che, in un primo momento, può sembrare diffuso, per poi localizzarsi e circoscriversi in corrispondenza della ghiandola interessata.

Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa. Un calazio del margine palpebrale, a carico dello stesso con la forma di una propaggine appuntita.


In alcuni casi più calazi possono comparire contemporaneamente, si tratta di calaziosi. Il calazio si riconosce per il rigonfiamento all’interno o sul bordo della palpebra ed è generalmente indolore. Può essere sia un problema acuto, sia un problema cronico che causa dolore, eritema e gonfiore della palpebra.


Può trasformarsi in un nodulo duro alla palpazione. Il nodulo può svilupparsi alla superficie cutanea ( calazio sovratarsale) o, più spesso, alla superficie posteriore della palpebra ( calazio sottotarsale). La scelta dell’intervento chirurgico per trattare un calazio potrebbe essere necessaria se il calazio è grande o si infetta. Tale intervento consiste nel fare una piccola incisione per rimuovere il calazio dalla palpebra oppure utilizzando il laser.


Si tratta di un disturbo particolarmente fastidioso che si può curare a partire dall’alimentazione. La dimensione del calazio varia: può essere piccola (tipo un grano di miglio) oppure più grande, fino ad arrivare a gonfiori talmente consistenti da causare la chiusura della palpebra. Generalmente il calazio è legato a disordini alimentari, soprattutto al consumo eccessivo di insaccati, dolciumi, ecc.


La calazio si manifesta, appunto, con un granuloma, che può riguardare sia la palpebra superiore sia quella inferiore, accompagnato da gonfiore più o meno esteso, arrossamento, fotofobia, secrezione di liquido, infiammazione della congiuntiva e visione annebbiata. Il calazio si può prevenire pulendo quotidianamente gli occhi: in questo modo si favorisce il buon funzionamento dei dotti escretori delle ghiandole di Meibomio.

Per fare ciò, basta pulire bene le ciglia e la palpebra colpita con un cotton fioc imbevuto d’acqua tiepida o di olio d’oliva. Il calazio non è un tumore o una crescita di qualcosa, e non crea particolari problemi alla vista o agli occhi. Può essere molto soffice o pieno di fluido. Il calazio è molto comune e spesso scompare senza la necessità di un intervento.


Orzaiolo e calazio sono due disturbi a carico dell’occhio che, sebbene possano sembrare molto simili, hanno però origine diversa. Ne ha parlato la dottoressa Alessandra Di Maria, Referente malattie di orbita, palpebre e vie lacrimali in Humanitas, in un’intervista al Corriere della Sera. Esiste poi il “ calazio palpebrale” che si forma sul margine della palpebra e quindi sembra una punta allungata della palpebra stessa.


Quanto dura il calazio ? Se il calazio non guarisce spontaneamente, come avviene nella maggior parte dei casi, ma anzi tende a cronicizzarsi, può ingrandirsi fino a un centimetro provocando conseguenze e complicazioni. I rigonfiamenti più grandi, invece, vengono rimossi attraverso un’incisione sulla palpebra. Spesso il calazio più grande spinge sulla pelle della palpebra , e questo è il motivo principale per cui i medici preferiscono rimuoverli in questo modo. Quali sono le cause del calazio ? Il sintomo proprio del calazio è il dolore alla palpebra associato a una sensazione di pressione.


Come può essere individuato il.

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