mercoledì 16 dicembre 2015

Helicobacter e reflusso

Bentomed combatte i batteri e rafforza la mucosa gastrica. Negli individui più sfortunati, il processo infiammatorio gastrico può divenire intenso e provocare sintomi come bruciori e dolori gastrici, nausea , vomito, eruttazione frequente , reflusso gastroesofageo e perdita di peso. In alcuni soggetti (come ho avuto modi di assistere) si ha un peggioramento del reflusso , anche se ciò non sempre é statisticamente accertato. Ecco un articolo presente sul sito. E’ noto da tempo che la presenza di infezione da helicobacter pylori è considerata un fattore protettivo nei confronti della malattia da reflusso , tuttavia il rapporto tra infezione e reflusso e’ ancora poco definito.


Mi dispiace deluderLa ma l’ Helicobacter ed il reflusso non hanno niente da spartire.

Sono due problemi completamente diversi. Inoltre se sta assumendo pantoprazolo il risultato del test per l’ Helicobacter verrá quasi sicuramente ( e falsamente) negativo. Inoltre, l’ Helicobacter può essere riscontrato nel corso di una gastroscopia effettuata per altri motivi (per esempio, per il reflusso acido), in quanto è prassi obbligatoria ricercarne la sua presenza nel campione istologico prelevato.


Nel secondo caso il bruciore è più forte, è localizzato sopra l’ombelico ma sotto lo sterno e può essere accompagnato da gonfiore e pesantezza. Un esempio fra tanti è il reflusso gastroesofageo (GERD) e prova ne sono le linee guida appena pubblicate sull’American Journal of Gastroenterology che rivoluzionano in parte le conoscenze e l’approccio diagnostico terapeutico con il valore aggiunto di essere come si dice ‘evidence based’ ovvero compilate tenendo corto del valore. D’altra parte si pensa anche che il batterio presente nello stomaco possa risalire alla bocca a causa di un reflusso gastro-esofageo: ne consegue che, in questo caso, il contagio avvenga attraverso il contatto orale.


Infine la trasmissione dell’ helicobacter pylori può avere luogo anche per il contatto con acque contaminate. E’ stato dimostrato che l’eradicazione dell’ Helicobacter fa aumentare il reflusso nei soggetti predisposti.

Infatti l’ helicobacter non fa soltanto danni, ma abbassa l’acidità di stomaco e protegge dal rigurgito lontano dai pasti. In questo momento è normale che si senta così. In caso di ulcera o gastrite da helicobacter è consigliato masticare lentamente quando si mangia per favorire la digestione. L’eccesso di cibo, inoltre, stimola una superproduzione di succhi gastrici ed esercita una pressione sullo stomaco facilitando il reflusso acido. Il peperoncino è inoltre un cicatrizzante molto efficace e ha un’azione antibatterica documentata, utilissima per impedire la proliferazione dell’ Helicobacter pylori.


L’importante è non esagerare con le quantità ed evitare il consumo durante la fase acuta di gastrite e reflusso. Gastrite e reflusso : quale acqua bere? In altri casi, l’infezione si manifesta con reflusso gastroesofageo, bruciori e dolori gastrici, nausea e vomito.


Dalla sintomatologia si passa al danno mucoso con formazioni di ulcere nel duodeno e nello stomaco. Basta ascoltare un paziente gastropatico per capire che tali linee guida. Compresi sintomi e conseguenze, vediamo ora alcune linee guida utili per diminuire il reflusso gastroesofageo. Come sottolinea il prof.


Reflusso gastroesofageo: dieta e altri rimedi. Dal Monte “esistono cibi che possono provocare reflusso o perlomeno aggravarlo, che pertanto vanno evitati ed altri, invece, che non sono particolarmente dannosi. Avete mai sentito parlare di Helicobacter Pylori?


Il nome è curioso quanto, ahimè, i suoi effetti sullo stomaco. Si tratta, infatti, di un batterio spiraliforme, in grado di invadere la mucosa che riveste lo stomaco e colonizzarla.

In realtà il reflusso acido è causato di solito da un ernia iatale o un infezione di Helicobacter pylori, tuttavia può essere attribuita anche all’uso di alcuni farmaci, come quelli usati per combattere l’ansia, per la pressione del sangue, per l’osteoporosi, antidepressivi, antidolorifici e antibiotici. Tutti sono concordi nell’affermare che la presenza di helicobacter sia “protettiva” verso la comparsa o il peggioramento del reflusso gastroesofageo. Ma allora cosa rende nocivo l’ helicobacter pylori? Si è scoperto che il batterio era già presente nello stomaco dei nostri antenati e si suppone la sua esistenza già 60. La gastrite cronica, invece, trova più spesso spiegazione nelle infezioni sostenute da Helicobacter pylori.


La gastrite causata da Helicobacter Pylori , così come quella determinata da stati ansiosi, tende ad avvertire oltre ai sintomi più classici quali bruciori di stomaco, nausea e mal di stomaco, anche dei giramenti di testa. Sembra infatti che questi possano essere determinati da fenomeni di distensione gastrica e di reflusso acido. I lattobacilli ed i bifidobatteri sono gli unici nemici dell’HP in quanto disattivano l’ensima ureasi ed espongono l’ helicobacter all’ambiente acido dello stomaco.


Le principali cause del reflusso esofageo.

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