martedì 2 ottobre 2018

Cisti oculare

E infatti, esse possono anche regredire spontaneamente col tempo, così come si sono formate. Solo quando la cisti oculare tende a crescere anziché regredire si può intervenire con la prescrizione di farmaci specifici e, al limite, con un piccolo intervento di rimozione. Cisti della palpebra. Le cisti sono neoformazioni di solito capsulate da consistenza duro-elastica dal contenuto liquido o semisolido prodotte dalla struttura da cui derivano, in genere una ghiandola o il suo dotto escretore.


Che cosa sono le cisti della palpebra? La congiuntiva è, per generare la secrezione di fluido lacrimale, che a sua volta bagna e lubrifica la superficie oculare.

Una cisti dermoide epibulbare posteriore si trova di solito sotto la palpebra superiore, nel punto in cui entra in contatto con il bulbo oculare. Cos’è l’orbita oculare. Nella grande maggioranza dei casi, i problemi alla vista quali le comuni ametropie, la cataratta o il cheratocono, sono legati all’anatomia interna dell’occhio, mentre quelli che vedono l’apparire di cisti , sporgenze, formazioni contenenti liquidi sono connesse con palpebre, zona ciliare e superficie oculare.


L’orbita è composta da varie ossa del cranio e della faccia. ATTENZIONE: LE SEGUENTI IMMAGINI POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ. Il piccolo nodulo ( cisti ) che si forma può avere dimensione molto variabile, da appena visibile al volume di circa un pisello o più. I sintomi principali del calazio sono: gonfiore più o meno accentuato sulla palpebra, rossore, senso di pesantezza alla palpebra, visione offuscata, leggero dolore nell’area gonfia.


A partire da queste osservazioni, i ricercatori sono convinti che il calazio sia strettamente legato alla copresenza di simili disturbi.

La cisti dermoide si presenta clinicamente come una lesione che cresce lentamente, unilaterale, senza dolore, mobile o fissa rispetto alle strutture sovrastanti. Se la cisti dermoide si rompe spontaneamente, compaiono fenomeni infiammatori orbitari. Alcuni tipi di cisti possono essere asintomatici. Tumore localizzato generalmente a livello della giunzione sclero-corneale (limbus) o nella parte laterale della palpebra superiore.


Contiene elementi cutanei come epitelio, grasso, peli, ecc. La terapia medica può essere associata alla chirurgia nel caso delle cisti spinali. Solitamente le cisti oculari e spinali vanno rimosse chirurgicamente. Il calazio può essere rimosso in due modi, a seconda delle dimensioni della cisti.


Calazi relativamente piccoli sono rimossi eseguendo una piccola incisione nella parte posteriore della palpebra. L’edema viene definito “maculare cistoide“ quando la fluorangiografia e l’OCT – due esami strumentali che consentono lo studio della retina – rivelano un accumulo di liquido che ha l’aspetto di numerose cisti : nel momento in cui si infiltra il liquido sieroso, gli strati della macula si distanziano tra loro. Nel nostro centro oculistico affrontiamo anche i casi più gravi di questa malattia. La cisti è trafitto, il contenuto patologico della vescica viene aspirato. Quando si irritano la cornea, il rossore o la secchezza degli occhi, vengono prescritte gocce idratanti.


Gocce antinfiammatorie, le emulsioni sono solitamente prescritte se la cisti congiuntivale si alza dopo la malattia. Dermoide dell’angolo esterno cutaneo- oculare. Le cisti dermoidi sono amartomi ecto-mesodermici, situate lungo le linee di fusione embrionarie, costituite da una cavità delimitata da epitelio cheratinizzato e contenente peli e ghiandole, talora lipidi e altri tessuti.


CISTI SEBACEA : complicanze e recidive. La cisti sebacea, specialmente quando viene toccata e schiacciata, può infettarsi e causare un ascesso, un accumulo di pus associato a dolore e rossore che quando fuoriesce all’esterno si presenta denso e maleodorante.

Fondo oculare “aperto”. Il cerchio verde più’ piccolo circoscrive il polo posteriore quello più’ grande corrisponde all’equatore. Il margine posteriore della retinica periferica è dato da una linea ideale che congiunge i punti in cui le vene vorticose (vene vorticose, per quadrante) passano dalla coroide alla sclera.

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