giovedì 25 ottobre 2018

Orzaiolo occhio

La vista in genere non ne viene in alcun modo alterata. L’ orzaiolo all’ occhio : perché viene e che cos’è. Calazio e orzaiolo sono disturbi antiestetici, a volte dolorosi, che colpiscono l’ occhio e non vanno confusi tra di loro. Se una persona afflitta da orzaiolo si tocca gli occhi , qualsiasi superficie che tocca senza lavarsi le mani sarà contaminata. Oggi andremo a vedere insieme che cos’è l’ orzaiolo e quali sono i trattamenti utilizzati per curare questo problema e quali sono i principi attivi che sono presenti nelle pomate oftalmiche per l’ orzaiolo.


Orzaiolo all’ occhio : cos’è e da che cosa è provocato.

Il sintomo più comune (e visibile) è dato da una specie di gonfiore. Esse hanno il compito di produrre la componente lipidica del film lacrimale che ricopre l’ occhio. Un orzaiolo generalmente esordisce con arrossamento e dolorabilità alla palpazione dei margini palpebrali. Successivamente, compare un piccolo rigonfiamento tondeggiante.


L’ occhio può diventare lacrimoso, sensibile alla luce intensa, con sensazione di corpo estraneo. Le complicanze di un orzaiolo si verificano raramente. Tuttavia la durata di un orzaiolo può arrivare fino a tre settimane, anche se per determinare che la condizione sia ancora normale è necessario andare dal medico.


La Guava viene usata tra i rimedi per l’ orzaiolo in quanto aiuta a ridurre arrossamento, gonfiore e dolore negli occhi colpiti da orzaiolo.

In questo caso si prepara un impacco caldo di guava. Il calazio e l’ orzaiolo non sono la stessa cosa, anche se alle volte le due condizioni possono essere confuse tra loro. Se notate un occhio con rigonfiamento rosso che lacrima spesso, potreste trovarvi alle prese con un orzaiolo. Per ridurre il gonfiore, imbevi un panno pulito con acqua tiepida e lascialo sugli occhi per 5-minuti.


Quando si parla di rimedi naturali orzaiolo occhio , si apre un capitolo molto ampio. Cominciamo a ricordare i più importanti partendo dalle soluzioni per drenare il pus. Una delle più efficaci è senza dubbio il tampone di cotone imbevuto in acqua calda. Cosa fare quando si presenta un orzaiolo ? Si tratta di un’infiammazione acuta che interessa le ghiandole sebacee situate nei pressi delle palpebre.


Una scarsa pulizia e cattive abitudini igieniche sono le principali cause della comparsa dell’ orzaiolo. Se ci sta venendo un orzaiolo o siamo soggetti ad averne, dobbiamo prestare maggiore attenzione all’igiene del contorno occhi e fare uno sforzo per mantenere questa zona il più pulita possibile. La quotidiana igiene dell’ occhio è fondamentale, così come non portare mai le mani agli occhi se non sono pulite, per evitare appunto la proliferazione dei batteri. Su Amazon sono disponibili ottimi prodotti per l’igiene degli occhi e che quindi aiutano a prevenire fastidiose infezioni come l’ orzaiolo. Se dunque volete accelerare la guarigione, ecco qualche rimedio che farà al caso vostro!


Abbiamo sentito parlare dell’ orzaiolo ma scopriamo al meglio come avviene il suo contagio all’ occhio e come stare attenti a non contrarre tale malattia. Se questo brufolo nell’ occhio persiste, occorre consultare il medico che vi assegni la corretta pomata per orzaiolo che non incida negativamente sul vostro stato interessante. Un’altra cisti sulla palpebra che molti tendono a confondere con l’ orzaiolo è poi il calazio.

Chi soffre spesso di blefarite è maggiormente predisposto allo sviluppo di un orzaiolo. Gli orzaioli, sia gli esterni che gli interni, oltre che da arrossamento, dolore oculare, gonfiore e lacrimazione, sono caratterizzati da fotofobia (sensibilità alla luce) e sensazione di corpo estraneo nell’ occhio. Contagiare altri con l’ orzaiolo è purtroppo molto più facile di quanto si possa immaginare, poiché basta anche solo toccare gli occhi con le mani sporche. Dunque molto importante al fine di evitare la diffusione dell’ orzaiolo è lavarsi le mani dopo aver toccato l’ occhio infetto e mai usare gli asciugamani che hanno usato altri. Improvvisamente ci si ritrova con l’ orzaiolo.


Come mai si presenta quest’infezione? Ci risponde il professor Luigi Marino, oculista, docente di chirurgia refrattiva all’Università di Milano.

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