lunedì 27 febbraio 2017

Ernia paraesofagea

In caso di ernia iatale una parte più o meno consistente dello stomaco risale attraverso questa apertura, causando i sintomi tipici della malattia. I medici distinguono tre diversi tipi di ernia iatale. Ernia iatale paraesofagea. Questa forma, più grave della precedente, si riscontra con minore frequenza rispetto all’ ernia iatale da scivolamento (essa rappresenta, infatti, soltanto il dei casi circa) e la sua sintomatologia è alquanto diversa.


Esiste poi l’ ernia paraesofagea in cui la porzione di stomaco che si è spostata in altro risulta fissa nella cassa toracica, questo tipo di situazione spesso genera reflusso gastroesofageo e accumulo di aria che provoca eruttazioni.

Esiste poi una tipologia di ernia mista in cui si mischiano le caratteristiche delle due sopracitate ernie. Nell’ ernia paraesofagea lo stomaco scivola lungo l’ultima porzione dell’esofago, che resta fisso nella sua sede, e sporge nel torace rivestito dal sacco erniario. La paraesofagea (o da rotolamento) è più rara, ma allo stesso tempo più pericolosa. In questo caso il cardias rimane nella sua posizione naturale ed il fondo dello stomaco a passare dallo iato.


Il problema più grave in questa situazione è il possibile strozzamento dell’ ernia fra lo iato e l’esofago , cosa che potrebbe compromettere l’afflusso di sangue nella zona. Queste ernie di solito sono piccole e normalmente non causano problemi né sintomi. Il più comune è l’ ernia da scivolamento (tipo I).

L’ ernia paraesofagea , in cui la parte superiore della grande curvatura dello stomaco è ruotata, è il tipo II. I sintomi dell’ ernia paraesofagea sono quelli dell’ ernia da scivolamento con reflusso, ma sono aggravati da: Difficoltà respiratorie dovute alla compromissione dell’efficienza del diaframma da parte dell’ ernia. La maggior parte dei pazienti con ernia iatale da scivolamento è asintomatica, ma possono presentarsi dolore toracico e altri sintomi da reflusso. Quali sono i sintomi dell’ ernia iatale?


Nel caso l’ ernia iatale interessi anche la sfera cardiaca, portando appunto episodi di tachicardia. Si verifica una compressione da parte dello stomaco sull’atrio destro, azione che avviene soprattutto dopo i pasti. La gestione dell’ ernia paraesofagea resta una delle sfide più difficili per i chirurghi che trattano i complessi disturbi esofagei benigni.


Queste grandi ernie sono dei disturbi acquisiti, di conseguenza colpiscono invariabilmente i soggetti più anziani. Ecco in cosa consiste e quali rimedi adottare per tornare a stare bene. Non è comune come l’ ernia scorrevole.


Si produce quando una parte dello stomaco risale attraverso lo iato del diaframma. Nei casi più rari, può verificarsi una combinazione delle due tipologie di ernie. Di conseguenza, il cardias non è più in grado di impedire efficacemente la risalita del contenuto acido dello stomaco in esofago.


Compare così il famoso reflusso gastroesofageo. Il secondo tipo di ernia iatale, quella da rotazione o ernia paraesofagea è invece più raro, ma anche più pericoloso. La patologia è piuttosto comune ma di ardua diagnosi.

I restanti casi di ernia iatale sono invece da rotolamento o paraesofagei, in cui una porzione dello stomaco risale attraverso lo iato e si ritrova nell’esofago. ERNIA DA ROTAZIONE o PARAESOFAGEA : condizione più rara, in questo caso la giunzione tra stomaco ed esofago rimane nella sua sede naturale mentre il fondo dello stomaco passa in torace. ERNIA MISTA: tipo di ernia iatale con caratteristiche proprie di entrambe le forme precedentemente descritte.


La pressione nell’area addominale tende a spingere lo stomaco verso l’alto, nel torace attraverso lo hiatus diaframmatico. L’ ernia entra ed esce dalla cavità torica ma, a differenza delle altre, è spesso di piccole dimensioni e non provoca dolore né altri sintomi. L’ ernia iatale è un’alterazione anatomica, che viene classificata in tipi. Nel caso dell’ ernia iatale, si può verificare l’ ernia scorrevole o paraesofagea. Se pensi di avere un’ ernia iatale, continua a leggere per conoscere come trattarla.


La fundoplicatio è un intervento noto fin dagli anni ’5 praticato in laparoscopia solo in tempi più recenti, con diversi nomi, quelli dei chirurghi che per primi l’hanno eseguita ciascuno con aspetti originali.

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