mercoledì 8 febbraio 2017

Fobia da contatto

Per questo motivo il soggetto che soffre di questa fobia ha scarse relazioni con gli altri e, naturalmente, evita qualsiasi contatto di tipo fisico. Una variante di questa sindrome è la paura di essere contaminato dagli altri. La paura del contatto fisico si esprime essenzialmente con il disagio e la repulsione ingiustificata e incontrollata del contatto con le persone.


Le persone affette da questa fobia cercano di proteggere disperatamente i propri spazi, per timore di possibili invasioni della loro sfera personale o per timore di eventuali contaminazioni. Nei casi di afefobia generalizzata, invece, la fobia del contatto fisico è estesa a tutte le persone, sia conosciute, sia estranee.

Spesso alla base della paura del contatto fisico c’è un trauma non superato o la deprivazione di affetto e di vicinanza da parte degli educatori durante l’infanzia. Si tratta del timore di offendere o danneggiare altri in situazioni sociali. Tale fobia è nettamente diversa da una tradizionale fobia sociale in cui la persona ha paura di essere personalmente messa in imbarazzo e umiliata. Paura di non ricevere la lettera dalla Scuola di Hogwarts al compimento dell’undicesimo compleanno. Rowling e, nonostante possa sembrare irrealistica, alcuni studi evidenziano che tra molti ragazzi (suggestionati dalla saga stessa) è radicata effettivamente questo tipo di paura.


La fobia deriva dalla saga di Harry Potter creata da J. Mnemofobia: paura dei ricordi.

Monofobia: paura della solitudine. Monopatofobia: paura di ammalarsi relativa a una singola, determinata malattia. Per indicare la rupofobia, a volte, viene utilizzato il termine misofobia (dal greco mysos, sporco), che più precisamente indica una paura patologica del contatto con lo sporco, per evitare qualsiasi tipo di contaminazione o infezione. In altri casi può costituire una fobia costante, magari anche caratteristica quando a soffrirne sono personaggi celebri come Alfred Hitchcock, il maestro che fece della paura la sua fonte di ispirazione artistica. Fobofobia, la paura delle paure.


Rara e anche difficile da comprendere, la fobofobia letteralmente è la paura di sviluppare una fobia. Nella maggior parte dei casi questa fobia ha risvolti di tipo sessuale in quanto la paura del contatto fisico è legato solo alle persone del sesso opposto. Sì, per chi non ama il contatto fisico la vita sociale può essere difficile da gestire e indubbiamente fonte di stress! Il doverci toccare a vicenda non è un’esigenza per tutti. C’è chi ama il contatto fisico, chi ne sente bisogno e chi, invece, si irrigidisce come un pezzo di legno se viene abbracciato.


Questa fobia , in realtà, è abbastanza comune, ma la stranezza è che entrare in contatto con un pagliaccio può provocare veri e propri attacchi di panico nelle persone coulrofobiche. Ombrofobia Ombrofobia, la paura della pioggia. L’ombrofobia è una delle paure più strane che esistono. Magari schivano anche i baci sulla guancia, gli abbracci o ancora, evitano i luoghi affollati dove il contatto fisico tra persone è quantomeno inevitabile (bus, metro, concerti, etc.). Il contatto fisico tra due persone può assumere significati diversi, a seconda del soggetto che ne è coinvolto.


Si definisce fobia specifica dal momento che la fobia si presenta all’interno di un contesto ben preciso, in genere, si è portati a pensare che sia meno invalidante di altri tipi di problematiche.

Le reazioni in genere consistono in alterazioni psico-fisiologiche (tachicardia, sudorazione), blocco del pensiero, fuga e richiesta di aiuto. Fobia scolastica: come riconoscere le variabili del comportamento di rifiuto scolastico. La parola scuola suscita in ognuno di noi emozioni contrastanti e alla memoria evoca ricordi non sempre piacevoli: compagni poco simpatici, interrogazioni a sorpresa, insegnanti severi, note sul registro, e molto altro ancora. Che differenza c’è tra una paura e una fobia ? Chi soffre di una fobia organizza la propria vita nel tentativo di eliminare il più possibile il contatto con l’oggetto temuto. Spero possiate rispondere anche a questo primo quesito.


Al nono posto troviamo una fobia ben nota: quella degli spazi aperti, o agorafobia. Le persone che soffrono di questa fobia spesso temono di non potersi rifugiare immediatamente in un luogo ritenuto sicuro, e che gli spazi aperti non possono offrire. Questa fobia insorge nell’infanzia, come conseguenza dei rigidi divieti imposti dagli educatori, ma non solo, secondo l’interpretazione psicoanalitica, invece, questa fobia del contatto è la reazione ad un desiderio sessuale rimosso di avere contatti fisici con altre persone. Uno singolo non mi fa nulla, anzi sono un’amante degli insetti.


Fobia degli agglomerati di animali, in particolare insetti. Ma quando vedo gli agglomerati di insetti provo una sensazione assurda, come se ci fosse qualcosa di sbagliato.

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