Queste ernie di solito sono piccole e normalmente non causano problemi né sintomi. Valuterei la dieta, ed eventualmente considererei la possibilità di sospendere per un periodo alcune categorie di cibi (cereali, latticini, legumi) per vedere se si tratta di intolleranza alimentare. E se supponi ci siano problemi a livello di valvola ileocecale o ernia iatale , farei un giro da un bravo chiropratico.
Che cos’è l’ernia iatale ? I tipi di ernia iatale , le cause, i sintomi, i rimedi non chirurgici e l’intervento, gli specialisti che la trattano, la prevenzione. Nelle persone con malattia da reflusso gastroesofageo questa valvola non funziona bene, cioè si apre quando non dovrebbe.
Per una buona parte di queste persone il problema può essere il reflusso gastrico, causato da un non perfetto funzionamento del cardias ( una valvola che separa l’esofago dalla cavità gastrica ), o dalla presenza di un’ernia iatale (risalita di parte dello stomaco attraverso l’esofago, verso la cavità toracica ). Tuttavia le valvole , nel loro caso, erano perfettamente normali e il rigurgito, se presente, era minimo. La diagnosi di prolasso della valvola mitrale attualmente è più precisa perché effettuata con un esame detto ecocardiografia o ecocardiogramma, che permette ai medici di identificare facilmente il prolasso e di scoprire eventuali rigurgiti. La sintomatologia che accompagna l’ernia iatale presenta sintomi tipici, quali eruttazione frequente, reflusso acido e rigurgito di cibo. L’ernia iatale e il reflusso gastroesofageo, due disturbi spesso collegati. Tra lo stomaco e l’esofago c’è una valvola , che consente il passaggio del bolo alimentare in un’unica direzione.
Quando c’è un’ernia iatale , ovvero quando lo stomaco si riversa verso il torace, il meccanismo di questa valvola si altera, aprendosi anche in momenti non opportuni come la risalita del contenuto gastrico. Le pareti dello stomaco, dove si trovano i muscoli necessari per il mescolamento e lo svuotamento dei cibi, presentano una zona più spessa chiamata sfintere. Esso è collocato tra stomaco ed esofago e agisce come una valvola.
Si determina una incontinenza di tale valvola (incontinenza cardiale) e la conseguente patologia del Reflusso Gastro Esofageo che sovente si accompagna all’ernia iatale da scivolamento. Reflusso che determina una infiammazione continua dell’esofago la cui mucosa non è progettata per resistere all’acidità elevata dei succhi gastrici. La correzione dell’alterata funzionalità del cardias, valvola che collega esofago e stomaco – spiegano il prof.
Riccardo Rosati e il dott. Alessandro Repici – avviene attraverso un innovativo dispositivo introdotto per via orale sotto guida endoscopica. Va detto però che le liste d’attesa per l’intervento sono piuttosto lunghe, per accedere all’intervento servono più o meno tre mesi. Ecco in cosa consiste e quali rimedi adottare per tornare a stare bene.
La prima conseguenza di un’ernia iatale è la presenza di reflusso gastroesofageo. Per questioni per così dire meccaniche – come la non perfetta chiusura del cardias, la valvola che separa stomaco ed esofago – i succhi gastrici possono risalire fino alla bocca creando irritazione, mal di gola, sensazione di gonfiore a livello del collo, difficoltà respiratorie e altro ancora. Tuttavia, nell’ernia iatale , la valvola tra stomaco ed esofago è più in alto. La conseguenza è la separazione dello sfintere dal diaframma. Per questo, c’è una riduzione della pressione dello sfintere gastro-esofageo a riposo che è proporzionale alla dimensione dell’ernia iatale.
Si distinguono tre diversi tipi di ernia iatale. Nell'ernia da rotazione una porzione di stomaco ruota e risale attraverso lo iato. Porzione di stomaco che non è la giunzione con l’esofago che invece rimane al suo posto.
Ernia iatale da rotazione o paraesofagea. Questa tipologia di ernia iatale è alquanto rara ma è generalmente più pericolosa. Quando ingeriamo qualcosa, la valvola si apre e si chiude automaticamente affinché il cibo non torni indietro.
Se i muscoli di questo passaggio si indeboliscono, una parte del contenuto dello stomaco può ritornare all’esofago, causando bruciore e acidità. Detto del diaframma, citiamo pure il cardias, struttura muscolare con funzione di valvola apri-chiudi, posta al termine dell’esofago e alla bocca dello stomaco. La normalità si ha quando la valvola cardias si apre al passaggio del cibo e si rinchiude automaticamente ed ermeticamente con l’atto della deglutizione.
Il reflusso acido capita quando la valvola si apre (in realtà non “si apre”, piuttosto “si rilassa”) e permette all’acido di risalire all’esofago (chiamiamola “gola” così capisci bene cosa intendo e vedi meglio la situazione, come se già non ce l’avessi abbastanza ben presente).
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