Amplifon mette a disposizione le sue competenze a disposizione di tutti. Otite , acufene e altri problemi all’orecchio ecco cosa deve fare Emanuele. Gentilissimi, sono un ragazzo di anni che cinque anni fa dopo una serie di tuffi al mare ha avuto un problema all’orecchio sinistro, identificato come otite.
Da circa settimane continuo ad avere un’ otite catarrale all’orecchio sinistro (diagnosticata da due otorini diversi, mediante otoscopio e timpanometria) i cui sintomi sono ipoacusia e acufene. Premetto che non assumo farmaci da almeno anni.
Se la diagnosi è giusta la cura è appropriata. Gli acufeni frequenti dovuti ad esposizione a rumore professionale, incidentale o ricreativo meritano di essere approfonditi per poter effettuare una corretta protezione dell’udito onde evitare danni permanenti. Per gli acufeni cronici è utile indagare se ci sono elementi che possano averli causati e andar agire sulle cause. La sensazione è che testa e cuore vadano a tempo.
Come prima cosa hai tutta la mia solidarietà. Ma Renata , come sovente avviene, ha ragione : il tuo peggior nemico ora è lo scoramento , la tua testa che non fa altro che pensar lì ed amplifica enormemente il problema che pure hai. Viene individuata una otite catarrale all’orecchio destro da curare con Augmentin per giorni e un ciclo di aerosol con Fluibron e Aircort per giorni, terminati i quali (siamo a metà dicembre) la congestione alle orecchie si risolve quasi completamente ma subentra un acufene nello stesso orecchio.
Dopo aver constatato un nettamente.
Un episodio di barotrauma e un timpanogramma quasi piatto sono compatibili con la diagnosi di otite sieromucosa. I sintomi sono: sensazione di ovattamento, rimbombo della voce (autofonia) e spesso abbassamento di udito (ipoacusia) ed acufene. Tutte le patologie descritte agiscono sulla coclea, organo che trasforma il suono in segnali bioelettrici da inviare al sistema nervoso centrale, determinando un danno irreversibile a livello delle cellule ciliate.
Tra le cause dell’orecchio esterno che determinano acufene vengono citati il tappo di cerume, l’ otite esterna e l’osteoma. Quanto dura l’ acufene ? Non c’è un limite di durata. Può durare pochi giorni, poche ore al giorno, qualche anno o per sempre. Molte persone che soffrono di acufene hanno dichiarato di avere l’ acufene da sempre oppure di averlo sentito comparire dopo alcuni anni di silenzio.
Anche il perdurare di un acufene e delle alterazioni dell’equilibrio sono effetti direttamente conseguenti a un errato trattamento dell’ otite media. In caso di insorgenza frequente dell’ otite media, può verificarsi un inspessimento della membrana timpanica che può condurre a danni permanenti all’udito. Dopo che vi sia stato un episodio di raffreddore, quando questo termina, la sensazione di blocco alle orecchie persiste al più per uno o due giorni e solo in alcuni casi, persiste per un’intera settimana. L’udito inseguito ad un caso di otite , potrebbe essere temporaneamente compromesso.
A volte, dopo aver acceso il mascheratore, averlo indossato per pochissimo tempo e averlo spento, si può scoprire che l’ acufene si è molto ridotto oppure è scomparso totalmente. Il lasso di tempo in cui l’ acufene può scomparire dopo il mascheramento può variare da alcuni minuti ad alcuni giorni. Classificazione delle otiti medie.
L’ otite media si dice acuta quando si risolve nel giro di tre settimane (nel caso la forma duri da tre settimane a tre mesi si parla invece di otite subacuta). La sintomatologia insorge rapidamente e l’orecchio medio appare infiammato con presenza di versamento nella cavità timpanica.
Quali sono i sintomi? A seconda del fattore scatenante è possibile curare l’ acufene mediante metodi e tecniche diverse. Va fatta anzitutto distinzione tra l’ acufene acuto, dove i rumori di disturbo si manifestano per un breve periodo, e quello cronico, dove al contrario i rumori di disturbo si verificano per un periodo di tempo prolungato. La sintomatologia correlata alla presenza di catarro nelle orecchie è caratterizzata da una sensazione di orecchio pieno, riduzione della capacità uditiva, autofonia, acufeni e una leggera dolenzia anche se, nella maggior parte dei casi il dolore è assente. Può capitare, ad esempio dopo l’utilizzo scorretto dei bastoncini cotonati, che esso si accumuli in eccesso portando alla formazione di un tappo.
La momentanea perdita di udito e l’irritazione dell’orecchio portano quindi alla comparsa dell’ acufene. Lesioni neurologiche. Anche se a mio avviso la forte ansia per l’ acufene ha giocato un ruolo importante, forse determinante, nei sintomi appena citati.
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