La sua azione è di fondamentale importanza per la produzione dei globuli rossi , responsabili del trasporto dell’ossigeno dai polmoni verso tutto l’organismo. Questo test misura la quantità di EPO nel circolo ematico. Modalità di prelievo: il prelievo deve essere eseguito a digiuno fra le 7. L’ eritropoietina di origine esogena è più dannosa però per la salute umana rispetto a quella prodotta endogena dal rene. La somministrazione di eritropoietina determina la produzione di globuli rossi anomali e aumenta il rischio di sviluppo di malattie ematiche e tumorali, come le leucemie. Quando si evidenziano dati anomali dalle analisi dell’emocromo può essere richiesto l’esame dell’ eritropoietina utile in particolare quando le alterazioni riguardano il numero degli eritrociti e l’emoglobina, si tratta inoltre di un’indagine che viene eseguita quando il quadro clinico presentato dal paziente fa sospettare la presenza.
Il peso molecolare apparente dell’ eritropoietina è fra 32. Principi attivi: eritropoietina alfa, eritropoietina beta e darbepoetina alfa, eritropoietina teta, eritropoietina zeta. Effetti indesiderati - Effetti collaterali. La terapia con epoetina alfa, ma in generale con la maggior parte di eritropoietine ricombinanti, espone il paziente a particolari rischi che devono necessariamente essere considerati prima della somministrazione di tale farmaco.
Questo ormone è infatti indicato per curare specifici casi di anemia al fine di riportare nella persona affetta dalla patologia un livello di globuli rossi nel sangue corretto ed una risalita dei valori dell’emocromo. L’emoglobina deve essere misurata volte a settimana per 2-settimane dopo ogni aggiustamento di dosaggio in modo da verificare la stabilizzazione dei livelli di emoglobina. Aranesp - soluzione (uso interno) (Darbepoetina Alfa):Antianemici, eritropoietina , a cosa serve, come e quando assumerlo, interazioni, effetti collaterali e indesiderati, confezioni, farmaci equivalenti. Anche con ematocrito basso si potrebbero verificare dei trombi. Con “ eritropoietina ” (abbreviato in “ EPO “, in inglese “erythropoietin”) in medicina ci si riferisce ad un ormone glicoproteico prodotto negli adulti maggiormente dai fibroblasti peritubulari del rene ed in misura minore dal fegato e dal cervello (mentre nel feto viene prodotta principalmente dal fegato), che ha come funzione.
Dosaggio dell’ EPO nella pratica clinica. La eritropoietina può essere misurata in vari fluidi corporei, anche se il siero da sempre costituisce il fluido di elezioni per finalità cliniche. I possibili effetti collaterali dovuti a trattamento con l’ eritropoietina sono: - rischio elevato di sviluppare fenomeni trombo- embolici, a prescindere dal valore di ematocrito raggiunto, per eventuale inibizione dei fattori della coagulazione o per incremento dell’ematocrito per emoconcentrazione. Ma fai attenzione, usare l’ EPO – specialmente l’ EPO sintetico – non è senza rischi.
Infatti, l’aumento dei globuli rossi rischia di causare la viscosità del sangue (sangue più spesso). Linee Guida per il trattamento dell’anemia nell’insufficienza renale cronica Sezioni: 1. Valutazione dell’anemia 2. Obiettivo di correzione dell’anemia 3. Utilizzo del ferro 4. Somministrazione di epoetina 5. Inadeguata risposta all’epoetina 6. In vivo, elevata produzione di globuli rossi che si automantiene, pur in assenza di aumentati livelli sierici di eritropoietina. Questi due fenomeni biologici non si osservano nei soggetti sani o nei pazienti con policitemia secondaria e sono quindi di valore diagnostico nella policitemia vera. EPO è una citochina di eritrociti (globuli rossi) precursori nel midollo osseo. L’azione dell’ EPO si esplica attraverso l’interazione con due differenti forme del suo recettore (EPOR): una omodimerica, responsabile degli effetti eritropoietici, ed una eterodimerica, responsabile degli effetti non eritropoietici.
Diagnostica III livello ! Sono stati rilevati effetti par-ticolarmente negativi dell’ eritropoietina sul cancro dell’ipofaringe19. Eritropoietina svolge un ruolo importante nel cervello della risposta alla lesione neuronale.
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