martedì 14 giugno 2016

Dolori intercostali cosa fare

Rappresentano di fatto una delle cause più comuni di dolore intercostale. Il dolore può invece permanere per un periodo più prolungato nel caso in cui si sviluppi uno stiramento o uno strappo muscolare. Con il termine neurite si intende la presenza di fenomeni infiammatori a carico dei nervi intercostali.


Dolore intercostale : cosa fare ? Molto spesso, il dolore intercostale si presenta sotto forma di fitta che tende ad andar via spontaneamente nel giro di un paio d’ore. Quando il dolore tende ad essere persistente e interessa in particolare modo il lato sinistro del corpo, può rappresentare un campanello d’allarme per condizioni ben più gravi come un possibile infarto.

Poiché tra le cause di dolore intercostale ci sono anche condizioni morbose gravi, i medici consigliano un consulto specialistico ogniqualvolta la sensazione dolorosa è intensa, duratura e associata ad altri segni sospetti. Il dolore intercostale è un sintomo che il paziente riporta, generalmente, durante un esame obiettivo. Per evitare inutili apprensioni è importante. Se avvertite dolori allo sterno, che si irradiano anche al braccio sinistro e avvertite fame d’ aria e sudorazione fredda, potrebbero esserci problemi cardiaci. Per questo sapere cosa fare quando ci si trova ad affrontare questi fastidi non è sempre semplice.


Particolarmente preoccupante risulta il dolore intercostale a sinistra, che fa pensare subito all’inizio di un infarto. Per questo motivo è importante conoscere quali sono i sintomi di un infarto in arrivo, per sapere quando si devono chiamare i soccorsi. I dolori intercostali si collocano negli spazi intercostali , ossia tra le costole.

Sono dei dolori lancinanti e acuti che possono essere sintomi di diverse patologie. Nella maggior parte dei casi non gravi. N on bisogna preoccuparsi perchè le fitte scompaiono da sole senza alcun tipo di intervento. Dato che la stessa è una struttura cava contenente altri organi (cuore, polmoni, esofago) è opportuno specificare che tali dolori possono essere provocati da una moltitudine di fattori, più o meno gravi.


Per completezza vanno in fine analizzate le cause che generano dolori intercostali e non hanno una natura organica ma sono di origine psicologica. Vediamo quali sono le principali. Se i colpi di freddo aggravati dalle sudate acuiscono i dolori intercostali , il primo passo da fare è coprire la parte dolente e tenerla al caldo.


Ma nella stragrande maggioranza dei casi, se i dolori intercostali sono di lieve intensità, possiamo stare tranquilli perché si tratta soltanto di un malessere passeggero. Ci sono dolori che più di altri ci fanno pausa ed entrare nel panico perché vengono associati a campanelli d’allarme di un malessere grave. Sforzi fisici eccessivi.


Se il dolore è in alto nello sterno, o al petto, la problematica potrebbe essere un’ulcera o il reflusso gastrico: tuttavia non bisogna sottovalutare la possibilità che possa trattarsi anche di un problema. Quali sono le cause e con che sintomi si manifesta? Caratteristiche del dolore e Trattamenti Disponibili. Infatti, anche se la causa è banale (per esempio, stress o ansia) è importante non sottovalutarla ma farsi indirizzare correttamente da un esperto ( visita specialistica , esami diagnostici, terapie). Volendo schematizzare, si possono suddividere dolori intercostali sul lato sinistro e dolori intercostali sul lato destro.


In caso di dolori intercostali sul lato sinistro sotto al seno la prima cosa da fare è non farsi prendere dal panico. E’ quindi importante mantenere la calma e capire per quale motivo si stanno manifestando tali sintomi. Tutti noi abbiamo sofferto, almeno una volta nella vita, di dolori intercostali e altre fitte “misteriose”, di origine sconosciuta, che possono colpire indistintamente la parte sinistra o la parte destra.

La mancata osservazione del riposo comporta un allungamento dei tempi di recupero. Cosa fare e cosa non fare per guarire meglio. Assumere gli antidolorifici secondo le modalità suggerite dal medico. Il dolore tende ad aumentare coi movimenti della gabbia toracica durante gli atti respiratori, che attivano i muscoli che mobilizzano le costole.


Quando il dolore è molto intenso il paziente fatica a respirare, sviluppando dispnea (difficoltà respiratoria con sensazione di fame d’aria e fiato corto) e conseguenti.

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