venerdì 15 gennaio 2016

Il reflusso provoca tachicardia

Il reflusso gastroesofageo si manifesta spesso con sintomi cardiologici, tipicamente simil- anginosi e può anche provocare palpitazioni. Reflusso , tachicardia e ansia. Una volta escluso ogni tipo di problematica cardiaca, bisogna sapere che la tachicardia può dipendere dal reflusso gastrico ed ernia iatale, con conseguente ansia e perdita del controllo.


Le crisi acute possono avvenire a fine di ogni pasto, soprattutto se si sono assunte bevande gassate. Primariamente in ogni caso è utile trattare la patologia di base: ovvero il reflusso. A novembre mi è stata diagnosticata un ernia iatale che mi causa reflusso gastrico.

Ho fatto la cura è sembrava che tutto andava bene. Da circa settimane non ho più avuto tachicardia al risveglio. Recenti studi tedeschi hanno dimostrato inoltre una netta correlazione tra il reflusso e il peggioramento delle rino-sinusiti croniche, delle poliposi nasali e dell’asma bronchiale.


Dottoressa salve a seguito di una gastroscopia mi è stata diagnosticata la malattia da reflusso gastro esofageo per cui ho seguito una cura a base di lucen da per gg…nonchè prima di questo ho preso sempre lucen da per settimane e quello da per gg…per poi appunto andare dal gastroenterologo perchè l’acidità non passava. Visita cardiologica e diagnosi di reflusso gastro-esofageo. Accade di frequente che durante una visita cardiologica venga diagnosticato un reflusso gastro-esofageo (RGE). Ciò accade perché spesso tra i sintomi del reflusso se ne possono presentare alcuni simili all’angina pectoris o all’infarto, come il dolore al torace.


Siamo specialisti nella cura del reflusso gastroesofageo, ernia iatale e tachicardia da reflusso.

Abbiamo creato un protocollo di cura integrato, il Metodo Trabucco, proprio per guarire definitivamente da queste patologie. Tachicardia e reflusso gastro-esofageo. Buongiorno professore, ho anni e ho sempre goduto di buona salute.


Da qualche settimana mi capita spesso di avere dopo cena episodi di tachicardia. Mi è stato fatto l’elettrocardiogramma che ha dato esito negativo. Un esempio su tutti sono i problemi di stomaco , per i quali probabilmente saresti naturalmente portato a ricercare cause nell’alimentazione o in eventuali intolleranze.


Ernia iatale: cause e sintomi della tachicardia. Nel caso l’ernia iatale interessi anche la sfera cardiaca, portando appunto episodi di tachicardia. Si verifica una compressione da parte dello stomaco sull’atrio destro, azione che avviene soprattutto dopo i pasti. Compresi sintomi e conseguenze, vediamo ora alcune linee guida utili per diminuire il reflusso gastroesofageo.


Come sottolinea il prof. Dal Monte “esistono cibi che possono provocare reflusso o perlomeno aggravarlo, che pertanto vanno evitati ed altri, invece, che non sono particolarmente dannosi. L’ernia iatale e il reflusso possono causare anche tachicardia notturna. Nonostante molti pazienti ne siano convinti, l’origine del disturbo non è cardiaca.


In realtà, il contenuto acido dello stomaco irrita la base dell’esofago e provoca un dolore retro-sternale che può persino ricordare un principio di infarto. Da qualche tempo, avverto spesso una pressione allo stomaco che si spinge anche al petto e che mi provoca tachicardia , ansia e alcune volte nausea. Volevo sapere se potesse esserci correlazione tra le extrasistole e lo stomaco.

Il reflusso acido è una comune patologia nella quale gli acidi digestivi risalgono dallo stomaco nell’esofago. Questo eccesso di acidità irrita l’esofago (il passaggio tra la faringe e lo stomaco), dando una sensazione di bruciore, che, quando è particolarmente acuta, può durare anche ore. Sto parlando del reflusso gastro-esofageo. Cos’è e cosa provoca il reflusso gastro-esofageo?


Si tratta di un vero e proprio “ritorno” in esofago dei secreti acidi prodotti dallo stomaco (secrezione cloro-peptica gastrica). La corrosione può dare perforazioni (ulcere) e sanguinamenti. Detto questo, predisposti alla tachicardia postprandiale sono anche tutti i soggetti ansiosi, e chi soffre di patologie infiammatorie del tubo digerente tra cui reflusso gastroesofageo. Anche le disfunzioni della tiroide possono manifestarsi, tra gli altri sintomi, con un aumento del battito cardiaco dopo uno sforzo digestivo.


Le palpitazioni possono verificarsi sia a riposo che dopo uno sforzo.

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