mercoledì 27 luglio 2016

Arresto cardiaco coma farmacologico

Agli individui a rischio di arresto cardiaco , il medico consiglia di adottare uno stile di vita sano (quindi non fumare, mantenersi attivi, attenersi a una dieta bilanciata ecc) e sottoporsi regolarmente ai controlli cardiologici, in maniera tale da monitorare la salute del proprio cuore. Sintomi e sintomi premonitori di un arresto cardiaco. L’insorgenza dell’ arresto cardiaco è spesso istantanea, senza segni clinici o sintomi premonitori. In alcuni casi il paziente può avvertire una sintomatologia riferibile alla condizione clinica che è causa dell’ arresto : palpitazioni, vertigini, dispnea, dolore toracico.


Vi scrivo per chiedervi un parere sulla situazione di mia madre.

Mio padre giorni fa ha avuto un aritmia maligna con seguente arresto cardiaco :essendo stato parecchi minuti senza ossigeno al cervello gli si è formato un importante edema cerebrale ed è tuttora in coma. Tali danni, possono essere causa di un mancato risveglio da coma farmacologico ? Alla tipologia di arresto cardiaco trattabile appartengono quelli causati da aritmie reversibili. Approfondisci cosa sono e quali sono le conseguenze delle aritmie cardiache. Un esempio di aritmia che conduce ad un arresto cardiaco trattabile è quello procurato da fibrillazione ventricolare. A dispetto di alcune critiche a suo carico, il coma farmacologico sembra essere una soluzione di una certa utilità e in grado di funzionare.


Le cause, i sintomi e gli esami per la diagnosi. Compromissione delle valvole cardiache.

Malformazioni congenite che determinano cardiopatie, coma farmacologico dopo arresto cardiaco. Spero bene per te, sono due cose completamente diverse. Problemi nutrizionali che determinano bassi livelli ematici di potassio e magnesio.


Arresto cardiaco e infarto, mamma e zio, mi hanno spiegato. COMA CALMO: Il coma calmo è una perdita protratta della coscienza caratterizzata da un’immobilità del paziente. Si può riscontrare quale complicanza del diabete e di alcune forme di intossicazione (barbiturici, oppiacei, sedativi ed altri depressori del SNC, monossido di carbonio, cianuri, acido solfidrico e derivati del petrolio). Attualmente Magrini, detto “il Magro” dai tempi dell’attività agonistica, si trova in stato di coma farmacologico , ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Domani alle ci sarà un nuovo consulto.


C’è cauto ottimismo sulle sue condizioni e non è escluso che si provi a togliere Magrini dal coma farmacologico. Tra i le conseguenze dell’ arresto cardiaco , si fa riferimento la maggior parte delle volte al decesso. Ma tra i danni causati da un blocco al cuore vi è anche un deterioramento cerebrale, chiamato in termine scientifico ipossia cerebrale. Il coma farmacologico viene solitamente indotto tramite una categoria di farmaci, i barbiturici, che lavorano sulla riduzione del metabolismo nei tessuti cerebrali e il flusso di sangue. Con questa terapia si riduce la pressione intracranica che potrebbe danneggiare la corretta ossigenazione del cervello, in modo da ridurre o prevenire eventuali danni.


Con l’avvento del defibrillatore automatico esterno (DAE), apparecchio salvavita accessibile e utilizzabile anche da personale “laico” purché addestrato ed autorizzato. La durata del coma farmacologico viene decisa in base alla condizione del paziente e questa rappresenta anche la differenza principale rispetto al coma naturale: quello indotto farmacologicamente è reversibile in qualsiasi momento, a giudizio dei medici. Il risveglio dal coma farmacologico non può avvenire in maniera repentina, innanzitutto perché andrebbe a compromettere i risultati prodotti lungo tutto il tempo di cura e, secondariamente, cosa da non trascurare, non sarebbe umanamente possibile visto il dosaggio di medicinali ad alto tasso soporifero.

SEGNI EVIDENTI DI ARRESTO CARDIACO. La persona in arresto cardiaco è sempre incosciente. La respirazione è assente, oppure può essere presente una respirazione agonica o boccheggiamento (gasping) da non confondersi con la respirazione vera e propria in quanto non è efficace ad ossigenare il sangue. Mio papà è in coma farmacologico , ha avuto un arresto cardiaco dopo un grande sforzo fisico non sapendo di avere un cuore già molto malato.


Un paziente in coma per un grave trauma cranico o altre condizioni lesive (ictus, tumore, anossia, ecc.) è sempre un’incognita, non solo per la difficoltà di capire se supererà la condizione di vita sospesa, ma anche perché non si sa quando e, soprattutto, come lo farà: Schumacher è solo uno degli esempi più noti e recenti.

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