Bentomed combatte le infiammazioni e rafforza la mucosa gastrica. Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, o parzialmente decremati come il Grana Padano DOP. Acqua, piccole quantità durante i pasti, ma non meno di litri al giorno.
Finocchi, carote, zucchine, cavolo (possono attenuare i dolori di stomaco). Tisane e infusi a base di finocchio, camomilla, malva, liquirizia. In più se il pomodoro è acido, la mozzarella (anche quella di bufala) è basica e la loro combinazione per tutti quelli che soffrono di gastrite si può rivelare pesantissima e non è un caso che anche una semplice ‘caprese’ non sia indicata.
La gastrite , sovente accompagnata dal reflusso gastroesofageo, è causata, principalmente da una cattiva alimentazione. Vediamo, dunque, quali alimenti si possono mangiare quando si fa una dieta per la gastrite. Chi soffre di gastrite deve fare molta attenzione a ciò che mangia, ma deve correggere anche il suo stile.
Gastrite e alimentazione. Insomma: con la gastrite , infiammazione della mucosa gastrica, non si scherza e per tenerla adeguatamente a bada una sana alimentazione ha un ruolo importante. Mangiare in modo sano e corretto è infatti uno dei modi più naturali per prevenire e combattere questo problema.
Ma quali sono i cibi che si possono mangiare in caso di gastrite ? Definizione di gastrite.
Per gastrite si intende l’infiammazione delle pareti dello stomaco causata dal progressivo indebolimento dello strato mucoso interno che riveste l’epitelio gastrico. Diversi sono i fattori che possono causare gastrite (stress, fattori genetici, ecc) e diverse sono le forme di gastrite ad oggi conosciute. Invece la gastrite cronica, a differenza di quella acuta, si manifesta in modo più silente.
I sintomi più evidenti, infatti, sono più che altro legati a disturbi della digestione o, nei casi più importanti, possono anche manifestarsi sintomi tipici dell’anemia, quindi debolezza, pallore, dispnea. Il segreto per convivere con gastrite , reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è inserire nella propria dieta il giusto mix di cibi e bevande. In questa guida abbiamo suddiviso diversi cibi e bevande comuni in base alla loro tendenza a. La gastrite però, può migliorare a seguito di un cambiamento delle proprie abitudini alimentari e dello stile di vita. Oltre all’importanza di una dieta ben bilanciata, suddivisa in diversi pasti e ricca di tutti i micronutrienti più importanti, della cessazione dal fumo e dal consumo di alcol, è importante sapere cosa mangiare in caso di gastrite e cosa, invece, evitare.
Dieta contro la gastrite : cibi acidi da evitare e cibi consigliati. Bentomed favorisce naturalmente un equilibrio intestinale ottimale. Cosa mangiare: Latte magro, formaggi freschi e non fermentati mozzarella , robiola, stracchino, fior di latte sono indicati nella gastrite , nelle malattie epatiche, e in dosi moderate anche nell’obesità. Disturbi della digestione da gastrite ? La gastrite iperemica porta alla cattiva digestione, soprattutto dopo pranzi e cene grasse e ricche di pietanze.
Pertanto, seguire una dieta con piccole ma ricche porzioni senza l’uso di spezie piccanti, fritture e bevande contenenti alcol, è il primo passo per curarla. Se soffrite di intolleranza al lattosio, per non rischiare di incappare in problematiche più serie come la gastrite , è meglio correre subito ai ripari. E quali sono le cause principali?
Pesce: branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla).
Solo il formaggio caprino magro e qualche formaggio magro possono essere consumati con tranquillità. Da evitare sono tutti i tipi di latte e yogurt, la mozzarella , la provola (l’affumicatura peggiora la situazione), fiocchi di latte, gelato, creme pasticciere, panna da cucina e panna acida. Salumi: sono da preferire i salumi magri e privati del grasso visibile quali fesa di tacchino o di pollo, bresaola, prosciutto crudo e speck, questi ultimi due sgrassati.
La gastrite è una patologia causata da un processo infiammatorio ai danni della mucosa gastrica, con una incidenza molto alta in quasi tutto il mondo, in particolar modo nelle parti più civilizzate dell’occidente, arrivando a colpire in alcune regioni anche il della popolazione con una età superiore ai anni.
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