lunedì 22 agosto 2016

Il calazio

Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore. Clinica Segni e sintomi. Il calazio può insorgere come cronicizzazione di un orzaiolo. L’ orzaiolo lo si riconosce dal rigonfiamento all’interno o sul bordo della palpebra e, a differenza del calazio , provoca più dolore (nel caso del calazio il dolore insorge solo se ci sono complicazioni più serie) e nelle situazioni gravi può procurare anche febbre.


In genere, anche l’ orzaiolo sparisce spontaneamente. Se di grosse dimensioni, un calazio può anche indurre astigmatismo per compressione sulla cornea.

Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Calazio interno ed esterno. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa. L’ orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente.


Non è da confondere con l’ orzaiolo , come vedremo. Andiamo a scoprire cosa scatena questa infiammazione, quali sono i sintomi, come distinguerlo il calazio da un orzaiolo e come curarlo con i rimedi naturali. La dimensione del calazio varia: può essere piccola (tipo un grano di miglio) oppure più grande, fino ad arrivare a gonfiori talmente consistenti da causare la chiusura della palpebra.


Generalmente il calazio è legato a disordini alimentari, soprattutto al consumo eccessivo di insaccati, dolciumi, ecc.

La principale differenza riguarda, quindi, il dolore e la presenza di materiale purulento. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano. Qual è la storia naturale del calazio : che sintomi provoca? Il chirurgo esegue una incisione sulla cute della palpebra fino a raggiungere il lipogranuloma. Una volta asportata questa pallina che formava il calazio , bisogna procedere con l’eliminazione del tessuto circostante per evitare di lasciare qualche secrezione.


Scegli uno specialista che se ne occupa. Quando è un orzaiolo vero e proprio in due o tre giorni sparisce e la palpebra torna normale, mentre il calazio allo sgonfiarsi della palpebra rimane una nocciola bel delimitata, di dimensioni variabili da caso a caso, dura, arrossata e che può alterare la forma della palpebra. Un orzaiolo è generalmente causato da un’infezione stafilococcica. A volte, il soggetto presenta anche blefarite (infiammazione dei margini palpebrali). Alcuni possono contrarre uno o due orzaioli nel corso della vita, ma altri li sviluppano ripetutamente.


Un calazio è talvolta confuso con l’ orzaiolo , ma mentre il primo è un’infezione indolore di una ghiandola meibomica, il secondo invece, è un’infezione batterica dolorosa di una ghiandola del bordo palpebrale. Una patologia che viene scambiata spesso per il calazio è l’ orzaiolo , un’infiammazione della ghiandola sebacea che può causare maggiori problemi del calazio in quanto è molto infettivo. Le migliori cure per il calazio. Le cure fondamentali per il calazio si dividono in due: terapia medica e terapia chirurgica.


Un tempo si riteneva erroneamente che il calazio avesse origini infettive mentre studi più recenti hanno confermato che una alimentazione sbagliata o la presenza di un’infezione possa contribuire all’insorgere della malattia. Capita, infatti, che un orzaiolo non trattato efficacemente possa evolvere in calazio. Si tratta di un fastidio di tipo non infettivo dovuto a un’errata o assente espulsione di pus e secrezioni lipidiche, di norma utili a lubrificare l’occhio, al contrario di quanto capita con l’ orzaiolo che può essere invece causato da batteri o virus.


Tramite un breve esame visivo lo specialista sarà in grado di formulare la diagnosi di calazio interno.

Come si può curare il calazio ? Importante è tenere pulito il bordo della palpebra così che i dotti delle ghiandole siano liberi. Nel caso in cui vi sia arrossamento o surriscaldamento della cute bisogna evitare di applicare impacchi caldo-umidi. Di conseguenza, quando si parla di calazio , ci si riferisce ad una patologia dell’occhio.


Altro sintomo del calazio è l’arrossamento della palpebra che diventa più sensibile agli agenti esterni come aria e acqua. Questo tipo di infiammazione è un processo cronico ed i sintomi sono incredibilmente lievi, se si esclude la sensazione di peso palpebrale o di fastidio per la presenza di “qualcosa” sull’occhio.

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