lunedì 28 gennaio 2019

Difficoltà respiratoria da reflusso

La presenza, in alcuni pazienti asmatici, di reflusso gastro-esofageo (malattia da reflusso gastro-esofageo – MRGE), specie se è presente un’iperreattività bronchiale aspecifica, può essere responsabile di crisi asmatiche notturne anche di una certa importanza, con la comparsa dei ben noti sintomi respiratori consistenti in. Queste difficoltà a volte possono portare a complicazioni respiratorie potenzialmente letali. La difficoltà a respirare è uno dei sintomi più terrificanti del reflusso acido e della forma cronica della malattia, che è chiamata malattia da reflusso gastroesofageo (GERD).


La MRGE può essere associata a difficoltà respiratorie come broncospasmo e aspirazione. Difficoltà respiratoria , reflusso Vi prego ho già chiesto un consiglio in precedenza ma senza risposta. Da quasi due anni ho il respiro che mi si spezza necessito di effettuare spesso respiri lunghi ma non ci riesco e mi viene di sbadigliare.

Buongiorno dottore sono una donna di anni e volevo domamdarle se il reflusso può portare difficoltà respiratorie con presenza di muco. Ho fatto ben due rx torace ma non è emerso nulla di rilevante, e dopo una visita orl mi è stato diagnosticato un sospetto reflusso. Dove ho fatto la gastroscopia la mia mancanza di aria, non mi è stata imputata al reflusso. Allora io sto in ansia, perchè io non ho mai avuto problemi se non dopo il reflusso. Gentilmente mi potreste dire se i miei sintomi sono legati al reflusso e all’ernia da scivolamento.


Tuttavia tale rischio, pur essendo comunque basso, è apprezzabile soltanto nelle condizioni più gravi. Durante il sonno può capitare di avvertire una forte sensazione di difficoltà respiratoria , condizione nota come apnea notturna. In genere la difficoltà respiratoria e la tosse che accompagnano una crisi asmatica da esercizio fisico (asma da sforzo), tendono a comparire nel corso dell’attività fisica o successivamente ad essa, qualche volta anche parecchi minuti dopo l’inizio dello sforzo, perdurando poi per un periodo più prolungato rispetto alla DCV.

In presenza di difficoltà ad ingoiare (disfagia), raucedine, tosse persistente e dolore toracico deve essere consultato il medico curante. La malattia da reflusso gastroesofageo può peggiorare i sintomi dell’asma nei soggetti predisposti, in quanto gli acidi gastrici irritano le vie respiratorie. Sintomo principale è la disfagia ( difficoltà di deglutizione persistente e resistente a terapie).


Un reflusso ripetuto può causare lesioni aperte sulla mucosa dell’esofago. Si può avvertire dolore dietro o sotto lo sterno. Soffro di reflusso gastrico diagnosticato da una gastroscopia referto cardias incontinente piloro spastico mucosa iperemica. La mancanza di respiro non è un sintomo tipico dellla malattia da reflusso gastroesofageo. Le consiglio un colloquio con il suo medico di fiducia per la rivalatazione del suo quadro clinico.


Alcuni studi hanno evidenziato come il trattamento farmacologico del reflusso gastroesofageo migliori i sintomi d’asma. Ovviamente, la dieta ha una particolare importanza. Per controllare meglio i sintomi di MRGE si dovrebbero evitare gli alimenti che aumentano la secrezione gastrica, come i cibi grassi e le bevande alcoliche. Affanno, fiatone, fiato corto, e altri sintomi improvvisi o cronici rappresentano alcune delle tipologie principali di difficoltà respiratorie. In molti casi esse rappresentano il campanello d’allarme per diverse malattie, anche gravi.


Riconoscerle e non trascurarle può in molti casi salvare la vita. Potrebbero anche comportare difficoltà nella minzione. Se manifesti effetti collaterali più gravi, come difficoltà respiratorie o gonfiore a viso, labbra, gola o lingua, devi rivolgerti immediatamente al medico.


Questa è stata la mia esperienza, quando ho risolto il reflusso gastrico, sono svaniti i risvegli notturni, i dolori , la tosse , la difficoltà respiratoria , i rigurgiti acidi, il nervosismo, la rabbia etc.

Presumo che lei abbia anche effettuato una radiografia del torace che è necessaria per una migliore valutazione di un paziente con sintomi respiratori. L’ipotesi formulata dal collega pneumologo di sindrome da reflusso gastroesofageo sembra la più plausibile, anche in considerazione del tempo di comparsa dei sintomi. Durante la notte la maggiore difficoltà è quella del poter riposare, la posizione distesa infatti non favorisce certo il rilassamento, ed il reflusso agisce indisturbato aggravando i sintomi.


Il paziente è portato a trascorrere le notti su una sedia o su una poltrona, cercando di trovare beneficio dall’aria della finestra notturna, avvertendo un senso di forte occlusione respiratoria.

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