Il batterio infettante deriva da un ceppo di X. Le criticità trasformate in emergenza hanno spesso permesso di agire in deroga a importanti leggi di tutela e di realizzare piani contrari a qualsiasi sostenibilità e scientificità. Ma quello che si sta sperimentando in Puglia è un vero e proprio metodo. Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti.
Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie.
La regione più a rischio di “importare” tale batterio gram-negativo è l’Abruzzo. Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento (Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente. Ma qual è la situazione in Puglia ? Nella regione degli ulivi il quadro resta grave. Da dove arriva il batterio e come può essersi introdotto?
Xylella fastidiosa, cos’è e sintomi. E’ un batterio che vive e si riproduce all’interno dell’apparato conduttore della linfa grezza (vasi xilematici) importanti per l’apporto di acqua e sali minerali. Ormai alle porte delle province di Brindisi e Taranto la situazione di emergenza xylella è diventata critica più che mai.
L’agricoltura locale sta vivendo una stagione di continua emergenza. La sputacchina non è l’unico insetto a veicolare la xylella fastidiosa. Sono infatti state scoperte due nuove specie di vettori in grado di diffondere il batterio. Delibera di Giunta della Regione Puglia n. Misure di emer-genza per la prevenzione, il controllo e la eradicazione del batterio da quarantena Xy-lella fastidiosaassociato al Complesso del disseccamento rapido dell’olivo”. Determina Dirigenziale Servizio Agricoltura della Regione Puglia n. Secondo gli ultimi dati ufficiali di Italia Olivinicola, gli oliveti che sono stati completamente distrutti da questo batterio occupano una superficie di ben 50.
L’incubo xylella ritorna a far parlare di sé tra le pagine dei quotidiani d’informazione. Il dato raccapricciante è stato diffuso e aggiornato dalla Regione Puglia. Scopriamo insieme in cosa consiste, come ha causato un’epidemia in Puglia e le soluzioni che gli scienziati propongono per debellarlo. L’ infezione colpisce anche altre specie, come testimoniato dalle analisi sulla pianta di rosmarino ad Ostuni. Ciò rende ancora più necessario che gli agricoltori abbiano la possibilità di diversificare le attività colturali per garantirsi un futuro imprenditoriale realistico, affidandosi ai dati scientifici”, ribadisce Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Infatti, alcuni esemplari rimangono misteriosamente verdi, resistendo all’ infezione che ha già colpito Spagna, Francia e Iran. Ma una nuova varietà di pianta, detta Favolosa, resiste alla malattia. Offriremo all’utente la possibilità di ripercorrere cronologicamente gli eventi, approfondire anche gli aspetti più tecnici, farsi un’opinione nella grande confusione imperante sui media.
Deve essere conosciuta per individuare l’ infezione e per sapere cosa fare. In seguito al monitoraggio avvenuto lo scorso mese di agosto, sono stati ritrovati ben nuovi alberi d’ulivo infetti, nelle province di Taranto e Brindisi.
Ultimamente sono stati attaccati anche i territori spagnoli con i loro splendidi mandorli. Il convegno è stato diviso in due sessioni. Il viaggio alla ricerca delle tante verità nascoste dietro al batterio da quarantena ha condotto gli autori fino in Spagna, dove il modello olivicolo intensivo e super-intensivo che si vorrebbe imporre alla Puglia , ha preso piede già dagli anni ’9 portando alla scomparsa delle piccole e medie imprese agricole e allo spopolamento di vasti.
In tutto questo periodo materiale infetto è certamente uscito dal continente americano ed è stato introdotto in altre parti del mondo.
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