venerdì 28 settembre 2018

Calazio terapia antibiotica

In altri casi, invece, il calazio inizia a crescere e assume una dimensione tale che rende difficoltosa la chiusura della palpebra e ancor peggio, provoca un astigmatismo più o meno grave. Di conseguenza bisogna trovare una terapia più forte, che sia in grado di debellare la patologia. Il paziente affetto da blefarite acuta o calazio è di solito un paziente che, al di fuori del pronto soccorso oculistico, giunge all’oculista ed in particolare a me, spesso dopo essere già stato trattato.


Spesso con i rimedi più strani e non particolarmente efficaci. Il calazio in molti casi scompare spontaneamente senza nessuna terapia nel giro di un mese circa.

L’applicazione topica (crema) di antibiotici è spesso inutile, a meno che non ci sia una chiara componente infettiva (infezione). Esistono dei rimedi naturali? E’ proprio a queste domande che andremo a rispondere nel presente articolo.


Che cos’è l’ orzaiolo ? Prima di concentrarci sui trattamenti previsti per curare l’ orzaiolo è il caso di chiarire in cosa consiste questa condizione patologica che interessa i nostri occhi. Un prodotto adatto è il Biodeltacortilene pomata oftalmica che andrà applicata nei modi e nella posologia che le indicherà il suo oculista curante. La terapia dell’ orzaiolo consiste nell’applicazione locale di antibiotici sotto forma di colliri o, meglio ancora, sotto forma di pomate oftalmiche, che hanno il vantaggio di rimanere più a lungo a contatto con il tessuto infetto.


Il bordo della palpebra deve essere pulito per mantenere liberi i dotti delle ghiandole, e se la cute è arrossata e calda non bisogna fare impacchi caldo-umidi.

Attualmente si preferisce prescrivere come antibiotico un macrolide. Nei bambini si consiglia sempre una terapia antibiotica e cortisonica locale, disinfettando la cute palpebrale con salviette apposite prima di ogni applicazione. Nell’adulto l’intervento si esegue in anestesia locale con una piccola infiltrazione di anestetico in prossimità del calazio.


A chi soffre di frequenti recidive, può essere prescritta una terapia antibiotica per uso topico oppure orale, da seguire con continuità. Calazio rimedi naturali. Tra i rimedi naturali troviamo il cavolo, da far bollire in una pentola.


Poi bisogna schiacciare le foglie fino a creare una crema da spalmare sul calazio. Dopo gli impacchi caldi e umidi, e dei lievi massaggi da fare sulla parte interessata, è possibile che possiate ottenere dei buoni risultati, determinati alla liberazione del dotto ostruito. Se il calazio persiste, potete provare con delle pomate a base di antibiotici come la tetraciclina o la minociclina.


Il calazio è un’infiammazione di una delle ghiandole presenti all’interno delle palpebre, che si ostruisce e quindi si gonfia. Un orzaiolo è generalmente causato da un’infezione stafilococcica. A volte, il soggetto presenta anche blefarite (infiammazione dei margini palpebrali). Alcuni possono contrarre uno o due orzaioli nel corso della vita, ma altri li sviluppano ripetutamente. In alcuni casi il calazio tende guarire spontaneamente nel giro di 2-settimane, senza bisogno di ricorrere ad alcun trattamento.


Per facilitare la guarigione si consigliano degli impacchi umidi usando acqua non troppo calda più volte al giorno, in modo da aiutare il drenaggio della ghiandola ostruita. Orzaiolo e calazio sono due disturbi a carico dell’occhio che, sebbene possano sembrare molto simili, hanno però origine diversa.

Ne ha parlato la dottoressa Alessandra Di Maria, Referente malattie di orbita, palpebre e vie lacrimali in Humanitas, in un’intervista al Corriere della Sera. Per prevenire l’ orzaiolo , ed evitare dunque l’uso ulteriore di collirio antibiotico per l’ orzaiolo , è consigliabile evitare di toccare gli occhi con mani poco pulite (specialmente durante l’applicazione e la rimozione delle lenti a contatto) e pulire sempre per bene le ciglia con un prodotto delicato (magari uno detergente per bambini). La dimensione del calazio varia: può essere piccola (tipo un grano di miglio) oppure più grande, fino ad arrivare a gonfiori talmente consistenti da causare la chiusura della palpebra. Generalmente il calazio è legato a disordini alimentari, soprattutto al consumo eccessivo di insaccati, dolciumi, ecc.


Il bozzo che caratterizza il calazio è causato da un blocco nella ghiandola meibomiana sulla palpebra. Le giandole di questo tipo producono olio in eccesso sia nella palpebra superiore sia in quella inferiore. Certe persone sono maggiormente soggette rispetto ad altre di avere il calazio.


Il calazio e l’ orzaiolo sono due disturbi dell’occhio che spesso vengono confusi tra loro. Sono causati da un’infezione o da una cisti e provocano fastidi di diverse gravità, per questo è bene capire tra calazio e orzaiolo le differenze in modo da curali al meglio. Le complicanze di un orzaiolo si verificano raramente. L’ orzaiolo regredisce spontaneamente nell’arco di circa giorni. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.


Se il problema non si risolve entro pochi giorni, sarà il caso di intervenire farmacologicamente: i rimedi per l’ orzaiolo più diffusi sono sotto forma di pomata o collirio contenenti antibiotici quali Tobramicina, Eritromicina e Vancomicina.

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