A differenza di un orzaiolo il calazio è in genere meno doloroso e tende a regredire spontaneamente in più o meno tempo a seconda della severità dell’infiammazione. La diagnosi è in ogni caso di pertinenza medica. L’orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente.
Queste ghiandole sono dotate di un canalino di escrezione (dotto escretore) che è visibile sul bordo della palpebra (freccie gialle della foto ) attraverso il quale riversano il loro secreto lipidico andando a costituire la porzione lipidica del film lacrimale, essenziale per il mantenimento della fisiologia della superficie oculare. Gonfiore e arrossamento della palpebra, dolore, secrezione e infiammazione della congiuntiva.
Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Calazio interno ed esterno. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.
Tumefazione, a impronta infiammatoria, di una delle ghiandole di Meibomio situate nello spessore delle palpebre. Si tratta di un fastidio di tipo non infettivo dovuto a un’errata o assente espulsione di pus e secrezioni lipidiche, di norma utili a lubrificare l’ occhio , al contrario di quanto capita con l’ orzaiolo che può essere invece causato da batteri o virus. A volte il calazio è piccolo e non fastidioso, e molte persone decidono di “convivere” con questo problema nella speranza che non degeneri. Nessun punto viene applicato e dopo un quarto d’ora il paziente può andare a casa senza nessuna benda e nessun tampone.
Ciò evita incisioni esterne, suture cutanee o altre azioni sulla palpebra che possono lasciare segni antiestetici peggiori del calazio stesso.
Il calazio in questa maniera é trattato in maniera completa e definitiva. Se un calazio tende a ripresentarsi in una persona anziana, è necessario considerare queste ultime condizioni. Nei bambini una recidiva di calazio tende invece ad associarsi ad una congiuntivite virale.
In generale uno dei rimedi principali per sconfiggere il calazio è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano. Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore. Quando dipende dalla blefarite, il calazio può formare piccole crosticine tra le ciglia, fino a provocare prurito ai bordi palpebrali e bruciore. Il problema principale procurato dal calazio è di natura estetica perché, crescendo proprio lungo il margine palpebrale, sottrae allo sguardo la sua naturale espressione ed il suo fascino.
Per vedere un calazio interno è necessario sollevare la palpebra e rovesciarla leggermente. Si vedrà il calazio di un colore grigio-giallo. Questo processo crea la formazione di una tumefazione grossolanamente circolare che si può apprezzare sotto la cute palpebrale mediante la palpazione (inserire foto n° con circoletto rosso). Gli orzaioli (esterni) si determinano per infiammazioni delle ghiandole di Zeis, mentre i calazi per quelle di Meibomio.
Se di grosse dimensioni, un calazio può anche indurre astigmatismo per compressione sulla cornea. Se consideriamo poi la genesi del calazio legata al malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio con produzione di lipidi con alto punto di fusione e facile infestazione batterica, ed in genere del ruolo dei problemi infiammatori palpebrali nella comparsa dei fenomeni infiammatori della superficie oculare, è particolarmente utile l’uso. Scopri le foto e immagini di notizie editoriali stock perfette di S. Scarica immagini premium che non troverai da nessuna altra parte.
Il carcinoma della ghiandola sebacea è una forma rara e aggressiva di cancro delle palpebre, spesso mal diagnosticata in quanto mascherata da altre condizioni meno gravi quali il calazio , la meibomite e le cisti benigne e qualche volta si può presentare come un carcinoma a cellule basali.
Lazio su Getty Images. Un orzaiolo è generalmente causato da un’infezione stafilococcica. A volte, il soggetto presenta anche blefarite (infiammazione dei margini palpebrali). Alcuni possono contrarre uno o due orzaioli nel corso della vita, ma altri li sviluppano ripetutamente.
Anche per il calazio gli impacchi di acqua tiepida e camomilla sono utilissimi. Per entrambi i disturbi, infine, è bene evitare di strofinare gli occhi con mani o tessuti non puliti.
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