Si raccomanda generalmente il trattamento con antibiotici per impedire la diffusione dell’ impetigine ad altri esseri umani. Infatti, è importante la prevenzione, evitando di frequentare posti pubblici o con la cura quotidiana e costante, fino alla fine del contagio, di solito ore dopo l’inizio del trattamento antibiotico. Le colture delle lesioni sono indicate solo quando i pazienti non rispondono alla terapia empirica. I pazienti con impetigine recidivante devono essere sottoposti a coltura nasale.
L’ impetigine è tipicamente trattata sia con una pomata antibiotica che da farmaci assunti per via orale. L’ impetigine si presume che sia più comune nei bambini perché il loro sistema immunitario non è ancora completamente sviluppato, il che li rende più vulnerabili alle infezioni come impetigine. Denominata anchepiodermite, l’ impetigine deve esser trattata con antibiotico , perché spesso l’agente patogeno che la provoca è lo Staphylococcus Aureus o lo Staphylococcus Pyogenes 2. Per debellare l’infezione batterica è necessario il ricorso alla terapia antibiotica. Il tipo di trattamento dipenderà dal tipo di impetigine e dalla gravità dei sintomi.
Se l’infezione è lieve, il dermatologo può solo raccomandare di mantenere la pelle pulita. Un’infezione più grave può ,invece, richiedere un trattamento antibiotico. Gli antibiotici topici vengono applicati direttamente sulla pelle. Necessaria nelle forme diffuse di impetigine , si basa sull’utilizzo di antibiotici di uso comune quali l’Augmentin, il Panacef o il Klacid.
Attenzione: la terapia va comunque effettuata per almeno giorni, anche se assistiamo ad un rapido miglioramento delle lesioni cutanee dopo un paio di giorni! L’ impetigine in genere migliora senza trattamento in circa due o tre settimane in pazienti altrimenti sani e con sistema immunitario in salute, tuttavia il trattamento è raccomandato per ridurre la durata della malattia a circa 7-giorni e soprattutto per diminuire il rischio che l’infezione si diffonda ad altri pazienti. Raramente, nel 5- dei casi circa, è dovuta esclusivamente allo stafilococco aureo.
Se diagnosticata per tempo l’ impetigine può essere curata applicando il Gel al Cloruro d’Alluminio (Gel Astringente) su tutte le aree colpite. Attenzione : la terapia va comunque effettuata per almeno giorni, anche se assistiamo ad un rapido miglioramento delle lesioni cutanee dopo un paio di giorni! Se l’ impetigine è già diffusa si ricorre alla somministrazione di antibiotico per via orale. Veniamo quindi alla terapia necessaria per eliminare i batteri portatori di tale infezione. Se siete di fronte a un caso di impetigine lieve, il vostro medico vi proporrà l’applicazione di una pomata antibiotica sulle vescicole, consigliandovi di trattare la pelle con una detersione delicata volta a eliminare le croste.
La complicanza potenzialmente più grave dell’ impetigine è certamente la glomerulonefrite, una grave malattia dei reni che compare in circa l’un per cento dei casi, soprattutto nell’infanzia. Con il trattamento antibiotico e alcune restrizioni dietetiche, la maggior parte dei pazienti guarisce comunque senza conseguenze. In casi di cellulite non complicata è raccomandata una terapia antibiotica di giorni (in caso di mancata risposta la terapia può essere prolungata). In alcuni pazienti dopo l’inizio della terapia antibiotica si può verificare un peggioramento dei sintomi sistemici e della flogosi cutanea probabilmente legato alla lisi batterica. L’ impetigine viene generalmente curata solamente con antibiotici da applicare direttamente sulla zona colpita dall’infezione: si tratta di creme come Mupiskin e Bactroban che possono essere utilizzate anche sui bambini e non presentano grandi controindicazioni.
Solo raramente si rende necessaria l’assunzione di antibiotici per via orale. Il problema è che in questi anni (di abuso di farmaci ) questo tipo di batteri ha sviluppato una resistenza e quindi l’immunità agli antibiotici normali. In poche parole, questi rimedi antibiotici creati in laboratorio funzionano sempre meno e sempre peggio contro l’ impetigine. I casi più gravi o diffusi, in particolare di impetigine bollosa, possono richiedere farmaci antibiotici per via orale.
Negli ultimi anni, i germi hanno sviluppato una resistenza ai comuni antibiotici. Nel caso specifico dello S. Aureo (in generale, non riferendoci al caso stretto dell’ impetigine ) gli antibiotici di prima scelta sarebbero le penicilline, sfortunatamente col passare del tempo sono diventati sempre più numerosi quei ceppi resistenti a questa classe di farmaci , pertanto in caso di infezioni sistemiche l’ antibiotico di. La diagnosi è semplice ed è essenzialmente clinica.
I principi attivi utilizzati dovrebbero essere attivi sia contro lo Staphylococcus aureus sia contro lo Streptococcus pyogenes.
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