Può essere da scivolamento (molto comune e spesso reversibile) o da intrappolamento (più complicata). Le cause dell’ ernia iatale sono varie. Solitamente si tratta di una patologia ereditaria oppure legata all’obesità, alcuni tipi di esercizi fisici come il sollevamento pesi o la tensione quando si deve defecare. Indipendentemente dalle cause la patologia è abbastanza diffusa se si considera che, persone su prima dei anni ne soffre.
Nel caso dell’ ernia iatale , si può verificare l’ ernia scorrevole o paraesofagea.
Se pensi di avere un’ ernia iatale , continua a leggere per conoscere come trattarla. L’ ernia iatale , come anche altri tipi di ernia , è strettamente correlata alla respirazione e al lavoro del diaframma. E’ noto che colpisce un distretto molto delicato del corpo umano, lo iato (da qui appunto la denominazione di ernia iatale ). La parola iato deriva dal latino “hiatus” ovvero apertura. Questi esercizi , una volta eseguiti ed insegnati da esperti, vanno eseguiti anche a casa.
Per ottenere buoni risultati, vanno ripetuti almeno volte a settimana. Non è possibile curare definitivamente l’ ernia iatale una volta comparsa, si può solo agire sui sintomi. In un’ ernia iatale da scivolamento, la giunzione tra l’esofago e lo stomaco (conosciuto come sfintere gastro-esofageo) e una parte dello stomaco scivolano sopra al diaframma.
I pazienti che non lamentano alcun sintomo tipico dell’ ernia iatale non dovrebbero allarmarsi eccessivamente: non è un caso, infatti, che l’ ernia iatale di lieve entità venga diagnosticata causalmente, con un controllo medico non specifico. Queste ernie di solito sono piccole e normalmente non causano problemi né sintomi. L’ ernia iatale non è una patologia, ma un’alterazione anatomica che fa sì che una parte dello stomaco risalga (il fondo) verso il torace. Tale condizione favorisce il reflusso del contenuto gastrico all’interno dell’esofago.
Ernia iatale e reflusso esofageo sono due facce della stessa medaglia? Secondo la meta-medicina il reflusso gastrico, l’ ernia iatale , l’esofagite, trovano ragione di esistere, come sintomi, proprio in questa fioritura del problema: la mancanza di visione e di fiducia nel poter far entrare le esperienze, digerirle e poi “tirarle fuori” naturalmente digerite, attraverso la rabbia, che quindi è repressa. Generalmente non tutti i pazienti con ernia iatale sperimentano sintomi, infatti, la diagnosi è talvolta casuale e segue accertamenti medici richiesti per altre cause. L’ ernia iatale viene diagnosticata tramite esami radiografici, tomografia computerizzata (TAC) o esofagogastroduodenoscopia. Purtroppo non esistono veri e propri farmaci che permettono la scomparsa di questo problema.
Soltanto accorgimenti di tipo alimentare potranno alleviare quelli che sono i sintomi, anche se non si andrà a risolvere definitivamente il problema. I problemi gastrici legati all’ ernia iatale possono portare a bruciori di. L’ ernia iatale da scorrimento è caratterizzata da un allargamento dello iato esofageo e dalla risalita di una porzione dello stomaco al di sopra del diaframma. Questo non è un motivo valido per mangiare di più. Proprio come per il reflusso gastroesofageo, anche per l’ ernia iatale , la principale cura prevede un corretto approccio dietetico.
Se sospettate di soffrire di ernia iatale è importante consultare il medico per decidere insieme quale è la cura più adatta in base alla propria condizione. In seguito, all’inizio della mia carriera professionale, ho avuto modo di trattare diverse patologie per una formazione ed esperienza globale sui pazienti, ma ho deciso presto che il reflusso gastroesofageo, l’ ernia iatale e le patologie correlate meritavano tutta la mia attenzione. Come praticare lo yoga per ernia iatale Relief.
Un ernia iatale si verifica quando lo stomaco sporge attraverso un buco nel diaframma. Trattamento dell’ ernia iatale. Non esiste alcun trattamento farmacologico che possa guarire una ernia iatale da scivolamento stabile e pertanto l’unica possibilità è un trattamento chirurgico.
Intervento che viene effettuato in laparoscopia per ridurre l’invasività.
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