martedì 11 dicembre 2018

Reflusso legumi

Io i legumi non li digerisco proprio, ho reflusso gastroesofageo biliare e vorrei sapere se la farina di ceci , per fare delle focaccine salate veloci per colazione, può dare grandi problemi. Non posso mangiare glutine, ne latticini e graminacee,e vorrei perdere qualche chilo, percio vorrei ridrre i carboidrati complessi. Bene anche tutte le proteine magre, presenti nel latte, pesce, carne bianca e legumi. Il reflusso gastroesofageo è un disturbo caratterizzato dalla risalita anomala dei succhi gastrici all’interno dell’esofago, il canale che collega la bocca allo stomaco.


Normalmente il cibo ingerito raggiunge lo stomaco attraverso l’esofago e lì, grazie all’ambiente acido, gli alimenti vengono digeriti. I legumi sono tossicologicamente simili ai cereali.

Come il grano, i legumi sono mangiati dagli erbivori e per questo hanno sviluppato tossine per proteggersi dai mammiferi, compresi gli umani. Le principali tossine dei legumi includono le lectine e gli inibitori alfa-amilasi (presenti anche nei cereali). Reflusso gastroesofageo per quasi italiani su 1per colpa di cattive abitudini alimentari. Lo dice una ricerca dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano che ha individuato i cibi no (cioccolato, carni grasse, thè, bevande gassate, agrumi) e sì (verdura, legumi , frutta tranne gli agrumi, olio extravergine di oliva, pane integrale). Se si soffre regolarmente di reflusso acido, è consigliabile mantenere un diario alimentare e dei sintomi, per aiutare a tenere traccia degli alimenti che causano il bruciore di stomaco.


Alcuni alimenti esacerbano i sintomi del reflusso gastroesofageo. Per questo mi ha fatto sempre sorridere, ed a volte tanta rabbia, una cara e vecchia amica affetta da ernia iatale e reflusso gastroesofageo. Sorridere, perché ha continuato per anni, malgrado le mie invocazioni a smetterla, a mangiare le cose più terribili, a cominciare dal cappuccino e brioscia mattutini rigorosamente da prendere al bar sotto casa.

Mangiare legumi fa bene, ma dobbiamo abituare l’intestino. Il rimedio principale per il reflusso gastro-esofageo rimane l’alimentazione. Ecco l’elenco degli alimenti da evitare e di quelli consigliati. Tuttavia, lo svuotamento gastrico può essere rallentato in quanto lo stomaco ha la funzione di frammentare tali fibre. Ciò significa che un pasto serale molto abbondante di fibre potrebbe quindi favorire il reflusso.


Bere acqua naturale non gassata: l’acqua diluisce i succhi gastrici e quindi protegge lo stomaco. Come è chiaro da questo breve elenco, nella dieta per il reflusso gastroesofageo è bene includere alimenti digeribili e caratterizzati in generale da un basso livello di acidità, al fine di evitare sia di stressare ulteriormente le pareti dell’esofago, sia di esasperare l’attività gastrica e quindi di accentuare il cattivo funzionamento del cardias. E questo genera, in chi ne soffre, il reflusso.


Formaggi e latticini. Sono alimenti cui prestare particolare attenzione. Se soffrite di reflusso gastroesofageo evitate i pomodori, i peperoni e - a parte fagiolini e piselli - i legumi. Se la valvola che separa l’esofago dallo stomaco (chiamato sfintere esofageo inferiore) non funziona correttamente, il contenuto dello stomaco che si trova nell’addome (dove la pressione è positiva) può risalire lungo l’esofago nel torace (dove la pressione è negativa). Gli alimenti ricchi di grassi, che non fanno altro che aumentare i sintomi del reflusso , come le carni rosse, il pesce grasso e gli insaccati.


Il segreto per convivere con gastrite, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale è inserire nella propria dieta il giusto mix di cibi e bevande. In questa guida abbiamo suddiviso diversi cibi e bevande comuni in base alla loro tendenza a. Tra i cibi da evitare si segnalano: cioccolato, carni grasse, tè, bevande gassate, agrumi. Sì invece a: verdura, legumi , frutta (esclusi gli agrumi), olio extravergine di oliva, pane integrale.

Ora sapete tutto sulle proprietà di cereali integrali e legumi e su come introdurli nella dieta in modo facile. Le spezie sono tra i più famosi responsabili del reflusso gastrico. Contengono la capsaicina, che rallenta la digestione.


Questo significa che il cibo rimane più a lungo nello stomaco, situazione che è considerata a rischio per chi ha il reflusso gastrico. Anche mangiare cibi salati può aumentare il rischio di reflusso gastrico. In generale la frutta consentita in caso di gastrite è quella poco acida e quindi soltanto le banane fresche e secche, le mele fresche e quelle disidratate e il succo di mela.

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