Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore. In pratica proprio vicino al bulbo oculare. Come abbiamo detto, fortunatamente, questa tipologia è meno frequente e può creare problemi più gravi, come il calazio. Ovviamente, avere l’orzaiolo può essere una fonte di forte disagio dal punto di vista estetico, ma non dimentichiamo che può essere anche molto doloroso per chi ne soffre.
Tali farmaci, sia pomate che compresse orali, sono molto più efficaci nel caso l’oculista abbia di fronte un paziente che è soggetto a sviluppare calazi.
Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Calazio interno ed esterno. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.
Dopo gli impacchi caldi e umidi, e dei lievi massaggi da fare sulla parte interessata, è possibile che possiate ottenere dei buoni risultati, determinati alla liberazione del dotto ostruito. Se il calazio persiste, potete provare con delle pomate a base di antibiotici come la tetraciclina o la minociclina. COMPLESSIVAVENTE 4. L’orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente.
Il calazio è un’infiammazione, ma non infettiva, mentre un orzaiolo è in genere causato da un’infezione batterica.
A differenza di un orzaiolo il calazio è in genere meno doloroso e tende a regredire spontaneamente in più o meno tempo a seconda della severità dell’infiammazione. La diagnosi è in ogni caso di pertinenza medica. All’inizio, un calazio può causare edema della palpebra, lieve dolore e irritazione.
Tuttavia, questi sintomi scompaiono dopo pochi giorni, lasciando come esito un edema palpebrale tondo non dolente, che cresce lentamente durante la prima settimana. Orzaiolo e calazio sono due disturbi a carico dell’occhio che, sebbene possano sembrare molto simili, hanno però origine diversa. Ne ha parlato la dottoressa Alessandra Di Maria, Referente malattie di orbita, palpebre e vie lacrimali in Humanitas, in un’intervista al Corriere della Sera.
Il calazio , viceversa, frequentemente cronicizza e, passata la fase acuta in cui si può avere gonfiore della palpebra, arrossamento e anche dolore, rimane una pallina visibile e palpabile che spesso può essere rimossa solo con l’intervento chirurgico. Qual è la storia naturale del calazio : che sintomi provoca? Il calazio è anch’esso il segno di un’infezione di una ghiandola delle palpebre ma, a differenza dell’orzaiolo, è un brufolo duro, rotondo, liscio non dolente che di solito cresce ad una certa distanza dalla rima palpebrale. Gli orzaioli ed i calazi di solito non sono pericolosi e raramente danneggiano l’occhio o la vista. Il calazio si presenta come un piccolo nodulo compreso in pieno tarso e protrude sotto la pelle e sotto la congiuntiva, può essere vicino al margine ciliare o proliferare più verso la cute o più verso la congiuntiva ( calazio interno o esterno ), nel caso di calazio interno si può notare un papilloma infiammatorio.
Se consideriamo poi la genesi del calazio legata al malfunzionamento delle ghiandole di Meibomio con produzione di lipidi con alto punto di fusione e facile infestazione batterica, ed in genere del ruolo dei problemi infiammatori palpebrali nella comparsa dei fenomeni infiammatori della superficie oculare, è particolarmente utile l’uso. Gentile utente, in base alla sua descrizione, suppongo si tratti di un calazio. Il calazio si riconosce perché si manifesta come una tumefazione del margine palpebrale, in corrispondenza della ghiandola ostruita.
Trattamento del calazio. Il calazio viene curato attraverso l’utilizzo di pomate antibiotiche e steroidee.
Fondamentale, inoltre, la corretta igiene della palpebra che deve essere sempre pulita per mantenere liberi i dotti ghiandolari. La blefarite è un’infiammazione del bordo palpebrale. Il calazio un’infiammazione della ghiandola di Meibonio (la ghiandola che sbuca sul bordo palpebrale e prodice sebo, la componente grassa delle lacrime che servono a lubrificare l’occhio), che poi forma un granuloma (nodulino infiammato). Orzaiolo esterno : come suggerisce il nome, il rigonfiamento si presenta nella zona esteriore della palpebra, generalmente sul bordo.
Questa è al tipologia di orzaiolo più dolorosa ed è quella provocata dall’infezione più classica delle ghiandole di Meibonio. Colbiocin pomata , orzaiolo ?
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