giovedì 1 agosto 2019

Ernia iatale tipi

Quando si parla di ernia iatale si pensa a uno dei disturbi più odiati. Ma cos’è precisamente questo tipo di ernia ? Per capire meglio di cosa stiamo parlando, si deve dire che l’ ernia iatale viene causata dallo spostamento di una porzione di stomaco che, attraverso un foro del diaframma, passa dall’addome al torace. Ernia iatale : cos’è.


L’ ernia iatale è una condizione anatomica caratterizzata dal passaggio di una parte dello stomaco nel torace. Questo passaggio avviene a causa dell’allentamento delle pareti dello iato diaframmatico esofageo, una piccola apertura del diaframma attraverso la quale passa l’esofago.

Il più comune è l’ ernia da scivolamento ( tipo I). L’ ernia paraesofagea, in cui la parte superiore della grande curvatura dello stomaco è ruotata, è il tipo II. Come si tratta l’ ernia iatale. Il trattamento dell’ ernia iatale è essenzialmente mirato alla riduzione e alleviamento degli eventuali sintomi legati, come detto, soprattutto al reflusso gastro-esofageo. L’ ernia iatale da scivolamento viene dunque trattata con un inibitore della pompa protonica per ridurre la produzione di acido.


Ma quali sono i sintomi e le possibili cause di un’ ernia iatale ? E i rimedi naturali più efficaci per alleviare il problema? Queste ernie di solito sono piccole e normalmente non causano problemi né sintomi.

Sembra che circa un italiano su dieci si trovi nel corso della sua vita a dover affrontare il problema dell’ ernia iatale. Questo avviene soprattutto nell’età anziana quando il rischio aumenta. Le cause che portano alla comparsa dell’ ernia iatale possono essere differenti e il più delle volte non chiare o sovrapposte tra loro.


L’ ernia più comune è quella inguinale, ma esistono anche le ernie del disco, femorale, ombelicale e iatale. Esistono diversi tipi di ernia , a seconda del punto in cui nascono. Non esiste un solo fattore che comporta l’ ernia , ma di solito essa è causata da una serie di fattori concatenati. I diversi tipi di ernia , possono produrre complicazioni se trascurate. Nella maggior parte dei casi si rende necessario l’intervento chirurgico.


Quelle che interessano la schiena e le cartilagini della colonna vertebrale (la cosiddetta ernia del disco) si articolano in: ernia cervicale (superiore) ernia dorsale (centrale), ernia lombare (inferiore). L’ ernia iatale dello stomaco è una malattia piuttosto diffusa nel nostro Paese: basti pensare che ne soffre il della popolazione. Tuttavia questo disturbo dell’apparato digerente spesso è asintomatico e, pertanto, non è semplice da diagnosticare. Tipi di ernia iatale.


Ecco le principali tipologie , le cause, i sintomi e le cure. Può essere primaria ma di solito viene acquisita dopo prostatectomia perineale, resezione addominoperineale del retto o escrescenza pelvica. La pressione nell’area addominale tende a spingere lo stomaco verso l’alto, nel torace attraverso lo hiatus diaframmatico.


Si parla di un ernia piccola che non causa particolari problemi. Quali sono i sintomi dell’ ernia iatale ?

L’ ernia iatale , come anche altri tipi di ernia , è strettamente correlata alla respirazione e al lavoro del diaframma. E’ noto che colpisce un distretto molto delicato del corpo umano, lo iato (da qui appunto la denominazione di ernia iatale ). La parola iato deriva dal latino “hiatus” ovvero apertura. In un’ ernia iatale da scivolamento, la zona di passaggio tra esofago e stomaco e parte dello stomaco stesso, tutte strutture normalmente situate sotto il diaframma, protrudono al di sopra di esso. Più del dei soggetti negli Stati Uniti (o in Europa) ha un’ ernia iatale da scivolamento.


Un’ ernia iatale può produrre sintomi di reflusso acido, come il bruciore di stomaco, causato dall’acido dello stomaco che entra nell’esofago. Per un’ ernia senza sintomi, il solito corso di azione è quello di guardare e aspettare, ma questo può essere rischioso per alcuni tipi di ernia , come le ernie femorali. Che cosa è l’ ernia iatale da scivolamento? Un’ ernia iatale di tipo misto può necessitare di un’operazione chirurgica, soprattutto se le complicanze generano un quadro clinico d’emergenza.


Per gli altri casi si ricorre all’intervento esclusivamente in caso di complicanze non risolvibili per via farmacologica.

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