Questo tipo di approccio (“gestire” le ossessioni ) può essere valido per alcune persone e può dare risultati più o meno durevoli, ma può anche esporre a ricadute come è ovvio che sia quando un problema di qualunque genere non è affrontato a partire dalla causa, ma solo dalle conseguenze. Quando hai un’ ossessione , non ti rimane molto tempo per le altre cose: dare il massimo sul posto di lavoro, curare i rapporti interpersonali e dedicarsi a interessi non connessi alla tua ossessione. Quando inizi a investire il tuo tempo in altri settori della vita, non ne avrai molto altro da dedicare alla tua ossessione.
Precisamente si può passare dai disturbi psicosomatici, tra cui annoveriamo le ripercussioni corporee dei propri pensieri ossessivi, che possono manifestarsi sotto forma di psoriasi, di rush cutanei o altro, a veri e proprio stati depressivi cronici. Il tuo sito Luca è interessantissimo.
Una cos mi chiedo: guarire dal DOC vuol dire non avere più neppure una ossessione ? Perché per me questo è un obiettivo difficile, la personalità ossessiva non si può “rinnegare” o stravolgere, credo non lo si potrà fare mai nel corso della vita. Domanda di Andrea3su disturbo ossessivo compulsivo.