martedì 6 giugno 2017

Cosa e la xylella

Ma di cosa si tratta esattamente e. Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. Anna Lisa Bonfranceschi. Volendo per il momento restare in Puglia, va aggiunto che in questa regione xylella fa rima con trivella.


Sfortunatamente al momento non c’è una terapia specifica che si può usare lasciando le piante sul terreno, l’unica cosa che si può fare è estirpare le piante infette.

Come si combatte e come si previene? I metodi di prevenzione più efficaci e le cure da fare al verificarsi di questa malattia batterica. E il commento della signora Aspesi non è altro che un ulteriore contributo al lavaggio di cervello che viene praticato da anni: Abilmente viene mescolato la questione degli ulivi salentini disseccati con la questione della migrazione. Corsica, e la regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra, sugli alberi ornamentali e nella macchia mediterranea. Non sporigeno significa che, per diffondersi, si annida in alcuni insetti vettori, i quali acquisiscono l’agente patogeno da una pianta infetta e lo trasferiscono nelle piante sane, infettando quest’ultime.


Non tutti gli ulivi che ospitano il parassita però presentano i sintomi di disseccamento, motivo per cui non basta sradicare o bruciare solo questi per arrestare la diffusione dal batterio. Oggi ne parliamo con un grande esperto di olivi, Roberto Di Primio di Apice piante Link per.

Da diversi mesi la xylella fastidiosa è stata inserita nella lista EPPO A ma nonostante ciò le politiche di contrasto e contenimento al batterio non sono cambiate. L’altro presupposto è costituito dall’asserita assenza di una cura per le piante colpite dal batterio, almeno ufficialmente. Si parla da anni del problema xylella fastidiosa, ma non tutti sanno che il batteriologo Marco Scortichini ha trovato quella che potrebbe essere una cura. Un paio di giorni fa mia figlia, dopo avere visto un servizio al telegiornale, mi ha chiesto cosa era la xylella.


Sinceramente le ho risposto in modo superficiale e quindi ho cercato qualche informazioni che riporto di seguito. Sempre più spesso si sente parlare di questo batterio-killer che sta rappresentando una vera e propria piaga per gli agricoltori. Scopriamo di che cosa si tratta.


Ma ancora più gravi sono le voci diffuse da chi ha forti interessi economici nel settore oleario secondo le quali la malattia avrebbe conseguenze sulla qualità dell’olio. Una cosa è certa: se di xylella si tratta, c’è stato un enorme ritardo nel contenimento. Parliamo di quasi 4milioni di euro bruciati da questo batterio, che purtroppo non si è ancora arrestato e rischia di provocare conseguenze ancora più devastanti. Immaginate cosa accadrebbe se un batterio ammazzasse all’improvviso la principale industria di una regione lasciando tutti senza lavoro e creando il deserto al suo passaggio. Altieri osserva anche che l’uso dei disseccanti (per eliminare le erbacce) è altamente nocivo.


Bari ,dell’allora Commissario per l’emergenza Silletti,generale della Forestale,dirigenti dell’Osservatorio Fitosanitario della Puglia,dirigenti di centri di ricerca e un docente dell. A parlare è Giuseppe Coppola, proprietario di un oliveto in contrada Santo Stefano, tra Alezio e Gallipoli. Vediamo insieme le sue origini e le cause dell’infezione che ha colpito la Puglia.


Ma cosa è la xylella , cioè l’oggetto del contendere e che sta scatenando furiose polemiche?

Non serve nominare un Commissario se prima non si definisce cosa si deve o si può fare. Non è solo inutile, ma è pure umiliante per il Salento apprendere che viene nominato un Commissario straordinario perché applichi decisioni che verranno prese successivamente, la cui efficacia è scientificamente e quindi, sicuramente, discutibile. Che cosa si prospetta per le varietà comuni nel barese? Per quanto riguarda una cultivar diffusa nel nord della provincia di Bari, la Coratina, i dati, anche se non definitivi, mostrano che questa varietà non resiste al batterio , aggiunge l’esperto. Senza capire una cosa semplicissima: il tanto richiamato principio di precauzione non afferma affatto che le decisioni basate sulla scienza sono tali quando si abbia l’assenza di ogni contestazione da parte di qualunque singolo esponente del mondo scientifico o peggio da parte degli attivisti di un ipotetico “territorio” in cui si deve.


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