giovedì 29 novembre 2018

Ulivo malato

L’ olivo è un protagonista della flora mediterranea. E’ una pianta molto amata in Italia, tanto che anche chi non ha un giardino prova a coltivarla in vaso ( ulivo in vaso, come coltivarlo). Questa malattia batterica si manifesta soprattutto sui rametti più giovani dell’albero d’ olivo , ma anche sui rami (branche) primari o secondari, sui fusti, sulle foglie, sui frutti e sulle radici. Le cause della presenza della Rogna dell’ olivo sono dovute alla penetrazione del batterio attraverso le ferite.


La malattia si manifesta con la comparsa di macchie di colore rosso mattone sulle foglie di ulivo , che successivamente assumono un colore bruno, con una leggera depressione nella pagine inferiore, soprattutto in autunni caldi e umidi. Talvolta segue la caduta delle foglie e perdita di produzione.

Solo una volta attuate tutte le prevenzioni del caso, si possono utilizzare prodotti chimici. Si manifesta con macchie sulle foglie con una colorazione tra il giallo e il blu. Olivo malattie e cure.


Gli ulivi possono perdere le foglie anche per altri tipi di patologie, come, per esempio, per colpa della fumaggine, un altro tipo di fungo che si. Per verificare se l’ ulivo ha questo problema, basta dare un’occhiata alle sue foglie e notare se hanno delle macchie tondeggianti grigie con un contorno brunastro. Quando fa molto caldo, il bordo della macchia presenta anche un alone di colore giallo.


Se la malattia non è ancora molto sviluppata, è preferibile non. Algeria) mi dicono che é una malatia contagiosa e che devo eliminare e bruciare tutti gli alberi grazie in anticipo cordiali saluti G.

La fumaggine è una malattia dell’ ulivo provocata da funghi, ma legata all’azione di insetti: sono infatti i residui zuccherini dell’infestazione della cocciniglia che aiutano la proliferazione dei funghi portatori di questo problema. La fumaggine si riconosce per uno strato nerastro che va a coprire tutte le parti verdi della pianta. Insetti parassiti dell’ ulivo : conoscerli per eliminarli. Rogna dell’ olivo (Pseudomonas savastanoi) La Rogna dell’ olivo è una malattia provocata da un batterio riconosciuto scientificamente con li nome di Pseudomonas savastanoi. La Rogna è presente in gran parte del nostro paese, specialmente nelle zone in cui il clima è più umido e le temperature sono più basse della media nazionale.


Tale batterio può colpire anche l’oleandro e la patologia provocata è detta rogna dell’Oleandro. E’ una malattia abbastanza diffusa che colpisce piante di tutte le età. La rogna dell’ olivo è una malattia provocata da un batterio chiamato: Pseudomonas savastanoi.


Ma sulla nocività di questo strano e volubile killer non ci sono prove (almeno sugli ulivi ). Per questo la Puglia si è spaccata. Per molti la Xilella è il paravento dietro il quale si nasconde la vera malattia : il denaro. Puglia si nota un fenomeno strano: le foglie di diversi alberi centenari si essiccano. Il batterio penetra all’interno dell’ olivo attraverso le ferite provocate dalle operazioni colturali, come la potatura o la raccolta, dagli agenti atmosferici come grandine e gelate tardive oppure dagli insetti che attaccano l’ olivo , in particolare la mosca dell’ olivo.


Questa malattia attacca l’ olivo con differente intensità nelle diverse aree di coltivazione, anche se negli ultimi anni si rileva una maggiore pressione del fungo, tale da interessare aree sempre più estese, con danni di un certo rilievo. Potatura olivo : regole fondamentali. Archiviata oramai la raccolta e la molitura delle olive, è giunto il momento di pianificare la potatura dell’ ulivo. Qual è il periodo di potatura dell’ olivo ? Ecco regole fondamentali: 1.

Accertatevi bene che l’ olivo da potare sia entrato in riposo vegetativo. L’albero malato di Xylella in piazza a Melissano Melissano – Monta la polemica sui social dopo l ’ installazione, in piazza San Francesco, dell ’ ulivo colpito da X ylella , allestito dalla Pro Loco come albero simbolo di questo Natale al posto del più tradizionale abete. Queste criticità durano da decenni e sono più forti proprio nelle aree focolaio del Salento, dove da anni la desertificazione è più evidente che in altre province della Puglia.


E questo produce danni alle radici come marciumi in quanto il terreno é sempre umido.

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