venerdì 31 agosto 2018

Calazio sulla palpebra superiore

Il calazio a volte può essere confuso con l’ orzaiolo , che si manifesta come zona di gonfiore sulla palpebra. Il calazio di solito è più lontano dal margine della palpebra rispetto all’ orzaiolo e di norma non è molto doloroso. Gonfiore e arrossamento della palpebra , dolore, secrezione e infiammazione della congiuntiva.


Un calazio si forma quando si ostruisce una ghiandola palpebrale. Se si sviluppa un calazio , suggerirei soprattutto di applicare impacchi caldi ed umidi sulla parte esterna della palpebra chiusa, per favorire il drenaggio dalla ghiandola sebacea ostruita.

I calazi piccoli e poco appariscenti possono non richiedere alcun trattamento. Se si nota un rigonfiamento della pelle posta sulla stessa palpebra , come se sotto la cute ci fosse una specie di pallina, si tratta di calazio esterno. Quello interno, per essere precisi, si forma sotto la palpebra e cioè nella parte interna.


Molto raramente il calazio può evolvere in una in una forma vaso-proliferativa “aggettante” che necessita di un escissione chirurgica minima. La Calaziosi multipla. Sebbene gli orzaioli di solito siano all’esterno, possono anche crescere all’interno della palpebra. Blefarite, Orzaiolo , Calazio , Dacriocistite, Xantelasma sono tutti termini che indicano delle malattie che colpiscono le palpebre , sia nella parte interna che in quella esterna.


Un orzaiolo esterno si presenta come un brufolo vicino alle ciglia.

Blefarite La blefarite è un’infiammazione che interessa il margine palpebrale ed è caratterizzata dalla presenza di squame e detriti oleosi a livello dell’impianto delle ciglia. Ancora, se il calazio si trovava sulla palpebra superiore , verranno applicati dei punti molto sottili per suturare l’asportazione. Per poter prevenire eventuali infezioni si applicano nei giorni successivi all’intervento delle gocce di collirio che contengono antibiotici o pomate da porre sulla parte operata, anch’esse a componente antibiotica. Tale tipo di operazione sulla calazio si effettua in poco tempo con anestesia locale ed il paziente può tornare a casa entro la fine della giornata stessa dell’operazione. Visto che ho eseguito presso di voi un intervento Lasik il ottobre, vorrei sapere se posso mettere la crema antibiotica (Eubeatal) che già mi aveva prescritto il dott.


In generale, un calazio non influisce sulla vista. La pressione del calazio sull’occhio non provoca glaucoma. Tuttavia, esistono possibili complicazioni.


Raramente, un calazio può lasciare una cicatrice sulla palpebra. Molti dottori, per curare il calazio , un bozzo che si forma sulla palpebra inferiore o superiore , somministrano ai pazienti affetti da questa patologia, il betabioptal. Il betabioptal è una pomata da usare la sera, tutte le sere, prima di addormentarsi, per una decina di giorni per verificare gli effetti e il sollievo che può dare. Una condizione infiammatoria acuta diffusa all’interno di alcune ghiandole, definita blefarite posteriore o meibomite, che può svilupparsi sulla palpebra superiore o inferiore e può scomparire senza trattamento.


In breve possiamo definire il calazio come un grumo che si può formare sull’occhio, più precisamente a livello della palpebra sia inferiore che superiore. La palpebra è il tessuto di pelle che protegge l’occhio dagli “attacchi” esterni ed atmosferici come vento, polvere etc. Il calazio può essere curato in modo efficace con i rimedi naturali, eccone cinque efficaci ed economici: 1. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano.


Può anche dipendere da un orzaiolo curato male.

Quali sono i sintomi? La calazio si manifesta, appunto, con un granuloma, che può riguardare sia la palpebra superiore sia quella inferiore, accompagnato da gonfiore più o meno esteso, arrossamento, fotofobia, secrezione di liquido, infiammazione della congiuntiva e visione annebbiata. La funzione della palpebra.


Le palpebre sono una delle strutture più importanti e delicate del corpo umano, infatti, hanno la funzione di proteggere il bulbo oculare e assicurare la corretta distribuzione del film lacrimale sulla cornea. In ogni caso è sufficiente l’esame clinico e l’osservazione del paziente per riconoscere con precisione il tipo di cisti sulla palpebra superiore o inferiore dell’occhio, ricorda la dottoressa Di Maria. Dopo la diagnosi si procede con il trattamento: Nella maggior parte dei casi è necessario l’intervento chirurgico.

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