giovedì 23 agosto 2018

Calazio come curarlo

A differenza di un orzaiolo il calazio è in genere meno doloroso e tende a regredire spontaneamente in più o meno tempo a seconda della severità dell’infiammazione. La diagnosi è in ogni caso di pertinenza medica. Se il calazio è associato a una pre-esistente blefarite, inoltre, possono formarsi piccole crosticine fra le ciglia che causano prurito e bruciore. In generale uno dei rimedi principali per sconfiggere il calazio è il calore. La prima cosa da fare dunque, non appena avvertite i sintomi della patologia, è quello di mettere sulla parte colpita un panno caldo oppure un asciugamano.


Quando si forma un calazio sulla palpebra inferiore si può iniziare a curarlo con l’assunzione di antibiotici per via orale in aggiunta all’utilizzo del collirio antibiotico Colbiocin o delle pomate Tobadrex o Betapiotal. Orzaiolo e calazio sono due disturbi a carico dell’occhio che, sebbene possano sembrare molto simili, hanno però origine diversa. Ne ha parlato la dottoressa Alessandra Di Maria, Referente malattie di orbita, palpebre e vie lacrimali in Humanitas, in un’intervista al Corriere della Sera. Come curare il calazio al meglio?


In genere, il calazio tende ad andar via spontaneamente, senza alcun tipo di trattamento. In alcuni casi, il medico può consigliare comunque un trattamento specifico. Per prima cosa, è necessario non provare in alcun modo a spremere il calazio. L’ideale sarebbe toccarlo il meno possibile. A volte il calazio è piccolo e non fastidioso, e molte persone decidono di “convivere” con questo problema nella speranza che non degeneri.


Calazio come curarlo

L’orzaiolo e calazio sono disturbi causati dalle ghiandole palpebrali, potrebbero sembrare simili, ma è giusto non confonderle, infatti la loro origine è ben differente. Il chirurgo esegue una incisione sulla cute della palpebra fino a raggiungere il lipogranuloma. Il calazio poi viene isolato mediante l’applicazione di una particolare pinza. Una volta asportata questa pallina che formava il calazio , bisogna procedere con l’eliminazione del tessuto circostante per evitare di lasciare qualche secrezione. Si tratta di un fastidio di tipo non infettivo dovuto a un’errata o assente espulsione di pus e secrezioni lipidiche, di norma utili a lubrificare l’ occhio , al contrario di quanto capita con l’ orzaiolo che può essere invece causato da batteri o virus.


Il calazio è un disturbo che può colpire sia la parte interna che esterna dalla palpebra. Esistono due forme di calazio a seconda di dove si trova. Si parla di calazio esterno quando la cisti è posta sulla cute della palpebra e si vede un rigonfiamento della stessa.


Calazio interno ed esterno. Il calazio si presenta come un piccolo nodulo compreso in pieno tarso e protrude sotto la pelle e sotto la congiuntiva, può essere vicino al margine ciliare o proliferare più verso la cute o più verso la congiuntiva ( calazio interno o esterno), nel caso di calazio interno si può notare un papilloma infiammatorio. Se un calazio tende a ripresentarsi in una persona anziana, è necessario considerare queste ultime condizioni.


Nei bambini una recidiva di calazio tende invece ad associarsi ad una congiuntivite virale. Il termine “ calazio ” è spesso usato come sinonimo di “orzaiolo”, ma ciò non è corretto, poiché tecnicamente il calazio deve essere considerato una entità a parte ed è una complicanza dell’orzaiolo. Il calazio è la flogosi delle ghiandole di Meibomio che si trovano nelle palpebre e che producono sebo. Non è da confondere con l’orzaiolo, come vedremo.


Andiamo a scoprire cosa scatena questa infiammazione, quali sono i sintomi, come distinguerlo il calazio da un orzaiolo e come curarlo con i rimedi naturali. Quando dipende dalla blefarite, il calazio può formare piccole crosticine tra le ciglia, fino a provocare prurito ai bordi palpebrali e bruciore. Il problema principale procurato dal calazio è di natura estetica perché, crescendo proprio lungo il margine palpebrale, sottrae allo sguardo la sua naturale espressione ed il suo fascino.


Il disturbo può colpire sia la parte esterna che quella interna dell’occhio ed è possibile curarlo con metodi naturali e alimentazione sana e bilanciata. A differenza dell’orzaiolo, che è un’infezione batterica o virale e va combattuta con i farmaci, il calazio si può trattare con efficacia adottando particolari precauzioni nell’alimentazione e usando metodi naturali.

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