Tutto ebbe inizio con alcune segnalazioni di olivicoltori del Basso Salento (Gallipoli e zone limitrofe) che già da diversi anni lamentavano i sintomi di uno strano disseccamento delle piante di olivo , specie di per sé rustica ed abbastanza resistente. Quindi, ancora adesso, non ci sarebbe nessuna certezza scientifica sulla causa della malattia degli ulivi , come invece la Regione Puglia ha dichiarato sin dall’inizio e come sostengono le azioni che vengono messe di nuovo in campo da Regione stessa e Ministero. Malattie batteriche dell’ ulivo.
Due dei più gravi problemi dell’uliveto sono causati da batteri: la rogna, che spesso si propaga per colpa della mosca dell’ olivo , e la Xylella, che ha tanto danneggiato gli ulivi in Puglia negli ultimi anni. In due mesi sono più che triplicati gli ulivi malati di Xylella in Puglia.
Nella cosiddetta fascia di contenimento ad oggi sono 2. Già il marzo scorso l’Osservatorio fitosanitario Xylella della Regione Puglia aveva rilevato un numero triplicato di ulivi colpiti dal batterio rispetto a due mesi prima. Il fenomeno viene chiamato complesso del disseccamento rapido dell’ olivo (CoDiRO). Di esso non si sa nulla e la malattia , per quanto avesse colpito ancora solo pochi esemplari, si diffonde pian piano senza poter essere trattata.
L’impatto sui coltivatori locali è psicologico ancor più che economico. I patriarchi di Puglia , piante che in alcuni casi hanno mila anni e risalgono all’epoca degli antichi Messapi. Tagliare gli ulivi secolari per rivendersi la legna è un atto vile e assurdo, considerato che per 1euro di valore della legna si sottraggono ad un agricoltore 10mila euro di reddito, perché dovrà aspettare decenni prima che i nuovi impianti possano entrare in produzione sottolinea Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Ma sulla nocività di questo strano e volubile killer non ci sono prove (almeno sugli ulivi ).
Per questo la Puglia si è spaccata. Per molti la Xilella è il paravento dietro il quale si nasconde la vera malattia : il denaro. Puglia si nota un fenomeno strano: le foglie di diversi alberi centenari si essiccano. Spesso le malattie batteriche sono assai difficili da debellare, si pensi ad esempio alla Xylella fastidiosa che ha interessato moltissimi uliveti della Puglia. La rogna ulivi , dal canto suo, non è da meno ma le soluzioni per contrastarla esistono e sono efficaci.
Per gli ulivi malati della Puglia , contaminati dal batterio Xylella, è arrivata la sentenza del Consiglio Agricoltura della Commissione Europea: gli ulivi infetti dovranno essere tutti abbattuti. La causa della malattia degli olivi in Puglia non è la Xylella. In Puglia , i mass media hanno iniziato a divulgare la notizia della malattia degli olivi, ponendo l’accento soprattutto su un batterio, che ostruisce i vasi xilematici, identificato come Xylella fastidiosa sottospecie pauca, ceppo codiro. Ecco perchè quasi tutta la natura e l’umanità è “colpita” da infinite malattie.
Fatto Quotidiano dalla Regione Puglia. Le malattie dell’ ulivo. Ma quali sono i problemi legati agli ulivi ? Vediamo insieme i più comuni e diffusi. Olivo malattie e cure.
L’ olivo o ulivo , pur essendo un albero da frutto, viene utilizzato a scopo ornamentale in quasi tutti i giardini per la particolare forma del suo tronco e per la bellezza della sua chioma. L’ olivo , albero della pace e della tranquillità, richiede numerose cure in quanto soggetto a diverse malattie e parassitosi animali. La rogna o tubercolosi, nota e diffusa malattia in tutti gli areali di coltivazione dell’ olivo , è causata da un batterio che fa parte della popolazione microbica epifita che vive costantemente sulla vegetazione senza provocare alcun danno e che, quando trova le condizioni favorevoli, aggredisce la pianta producendo tumori essenzialmente su.
Tra queste, quella secondo cui la malattia degli ulivi salentini farebbe parte di un piano occulto della multinazionale Monsanto per rimpiazzare le piante con ulivi geneticamente modificati, nonostante non esistano in commercio e, in ogni caso, il loro impianto non sarebbe permesso in Italia. Svolta nell’inchiesta della Procura di Lecce sulla diffusione del batterio Xylella fastidiosa. Sono dieci i nomi che sono stati iscritti sul registro degli indagati. La Xylella ha percorso circa 1chilometri in anni, alla velocità, quindi, di chilometri all’anno.
Di questo passo, in altri anni sarà raggiunta l’intera Puglia , fino alla provincia di Foggia, passando per la zona degli ulivi secolari di Fasano e quella a più alta densità produttiva di Andria, la capitale italiana dell’olio.
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