giovedì 8 ottobre 2020

Xylella fastidiosa batterio

Xylella fastidiosa Wells, Raju et al. Esso occupa tutti quei vasi conduttori della pianta che trasportano acqua e nutrienti. Può attaccare moltissime piante e causare altre patologie.


Microbiologia del batterio. Nella pianta ha capacità di movimento dall’alto verso il basso ma anche viceversa. Per sapere come combattere questo batterio , bisogna innanzitutto capire in dettaglio cos’è e quali sono i sintomi che provoca.

Biologia del batterio. Il batterio si sviluppa nei vasi linfatici e provoa l’olusione del flusso linfatio con conseguenze che possono provocare la morte della pianta. Lo xilema ha la funzione di trasportare l’acqua dalle radici fino alle foglie dove serve da donatore di elettroni per la fotosintesi clorofilliana. Pierce avesse origine virale. Il batterio vive e si riproduce all’interno della linfa delle colture che lo ospitano ed è in grado di provocare pesanti alterazione nel sistema vitale della pianta portandola alla morte.


Non esiste ancora una cura in grado di eliminare il batterio vegetale xylella fastidiosa che minaccia non solo i Paesi mediterranei ma la maggior parte del territorio Ue. Sui giornali, alla televisione, in radio il “ batterio degli ulivi” va e viene periodicamente dal dibattito pubblico. Tuttavia la questione è tutt’altro che risolta.


Un serial killer si aggira per le Puglie.

L’unica soluzione è l’eradicazione degli ulivi? Migliaia di ulivi eradicati o tagliati e ridotti a tronchi morti. E ora minaccia la Corsica, dove si parla di misure di contenimento per impedirne la diffusione. La Corsica è in allerta.


Il batterio entra nei piccoli canali interni della pianta che trasportano acqua e sostanze nutrienti e trasforma il liquido in una gelatina che impedisce alla linfa di passare. A quel punto la pianta viene attaccata dai funghi. La xylella era ben conosciuta dagli esperti di agricoltura, si tratta di un batterio di origine centroamericana. Questo batterio è in grado di diffondersi rapidamente, a volte senza manifestare.


E gli olivicoltori potranno chiedere e ottenere il risarcimento dei danni causati dal batterio grazie alla disponibilità di milioni previsti dal fondo di solidarietà. La diffusione del batterio non si arresta. Ma soprattutto, aggiungono gli esperti, ora minaccia non solo gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo, ma tutta l’Europa.


Ne son prova i focolai manifestatisi in Germania e Olanda. Ma vediamo quale è l’entità delle piante infette. I dati ufficiali disponibili forniti dalla Regione Puglia su 450.


Quindi il suo movimento all’ interno della pianta è acropeto, dal basso verso l’ alto, ma ha anche la capacità di muoversi inversamente alla corrente xilematica e, pertanto, può con atteggiamento inverso, raggiungere le radici. Questo tipo di batterio attacca anche il mandorlo, uno dei pochi alberi presente nella provincia di Lecce oltre all’ulivo. Quel che è certo è che dopo anni la situazione rimane molto critica ed occorre intervenire con delle misure drastiche per evitare che questo batterio continui a distruggere ettari ed ettari di oliveti.


Alcuni provvedimenti legislativi, presi per contrastarla, starebbero minacciando le libertà costituzionali dei contadini pugliesi.

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